I personaggi di G. K. Chesterton: l’ateo 4 – Il conflitto non è tra ragione e fede
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Se l’ateo conducesse fino in fondo il suo pensiero dovrebbe concordare con Lucifero, che all'apertura del romanzo “La Sfera e la Croce” dice al Santo monaco Michele: “Tu conosci la verità, e la verità eccola: il cielo è cattivo, lo spazio celeste è cattivo, cattive anche le stelle[...]. L'universo non ha più misteri, e il cielo è la disperazione”. (GKC, La Sfera e la Croce, pag. 14).
Questa è infatti l'unica conclusione possibile, se l'ateismo di Turnbull fosse vero. Se Dio non c'è, hanno ragione il giudice e i medici del manicomio, che istigati da Lucifero, badano esclusivamente ai loro fini di potere, e Lucifero stesso: il mondo è cattivo. Ha ragione il sogno che Lucifero gli manda: l'unico modo di rendere "migliore" l'uomo è di asservirlo ad un potere che decide chi sia degno di vivere e chi no, in nome della razza, o della rivoluzione sociale, o di qualche altra schiacciante Utopia. Se Turnbull conducesse un serio esame delle sue premesse, invece di accontentarsi di un affronto sentimentale del problema, dovrebbe ammettere che, come MacJan ha già capito, le due posizioni che si combattono nel mondo non sono l'ateismo e la Fede, lui e MacJan, ma Lucifero e MacJan, o meglio Lucifero e il Santo Michele. Non la Sfera e la Croce, la ragione contro la religione, perchè ci vuole un mondo, per piantarci la Croce, e ci vuole la Croce, contrariamente a quanto lui credeva, perché il mondo resti umano. Questo è il segreto che rendeva falsa la posizione di Turnbull, pure nobilissima nella sua aspirazione: come dice MacJan dopo il suo sogno: “Noi non possiamo credere che la sfera sarà sempre una sfera. Noi non possiamo credere che la ragione è ragionevole”. (Ibidem, pag. 305)
La Croce non nega la ragione, ma la salva. Senza la Croce, non resta alla ragione che imporre la sua supremazia con la violenza, senza la Croce anche le virtù impazziscono, diventano contro l'uomo. Il mondo è il teatro della lotta tra il Bene e il Male, mentre la posizione di Turnbull è una complicazione che nasce dalla sua insufficiente riflessione, poiché egli sostiene affermazioni di cui non condivide le conseguenze. Fa così almeno in parte gli interessi di Lucifero. Tuttavia ben più utile a Lucifero è l'indifferenza del giudice, poiché nella decisione radicale per l'esistenza, non-decidere equivale a decidere per il no. L'appassionata negazione di Turnbull invece non solo corre il rischio di risvegliare gli animi di quelli che Lucifero ha già conquistato con l'indifferenza, ma è anche una posizione instabile perchè fondata su un equivoco. Nel sogno che Lucifero incautamente gli manda per guadagnarlo totalmente ubriacandolo di potere egli vede per la prima volta le vere implicazioni delle sue teorie, il loro logico svolgimento nella violenza e nel sopruso. Egli rifiuta sdegnosamente un allettamento così grossolano.
Ciò che egli desiderava non era questo, anche se questo era il logico risultato di ciò che lui desiderava.