Ding Dong; Ding Dong - George Harrison
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Questa canzone - che si potrebbe definire “della novità” - ha una storia abbastanza strana. Fa parte dell’Album “Dark Horse” che George Harrison incise nel 1974. Nel 1969 il musicista con la prima moglie Pattie si era trasferito nell’Oxfordshire in una splendida villa gotica appartenuta ad un eccentrico baronetto inglese di nome Sir Frankie Crisp; quest’ultimo aveva progettato un immenso parco in cui aveva disseminato una serie di cartelli, incisioni e frasi celebri che avevano molto colpito George. Questa canzone utilizza delle citazioni di Sir Frankie: nella strofa alcuni versi da “In memoriam” di sir Alfred Tennyson, e nel bridge un altro aforisma sul tempo che passa: “Ieri oggi era domani, e domani oggi sarà ieri”.
I versi di Tennyson sono tradizionalmente riferiti al nuovo anno: “Congeda il vecchio, fai entrare il nuovo”, ma nel loro significato più profondo sono un invito ad accogliere la novità che viene dalla verità. Per questo la canzone (che utilizza nel “Ding Dong” una melodia tradizionale, ma che per il resto ha un ritmo trascinante) è un fresco richiamo di riinizio, ricordando la frase dell’Apocalisse: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”.
Ding Dong; Ding Dong by George Harrison | |
Ring out the old Ring in the new Ring out the old Ring in the new Ring out the false Ring in the true Ring out the old Ring in the new Ding-dong, ding-dong Ding-dong, ding-dong Ding-dong, ding-dong Ding-dong, ding-dong Yesterday, today was tomorrow And tomorrow, today will be yesterday So ring out the old Ring in the new Ring out the old Ring in the new Ring out the false Ring in the true Ring out the old Ring in the new Ding-dong, ding-dong |
Congeda il vecchio Festeggia il nuovo Fa' uscire il vecchio Fa' entrare il nuovo Congeda il falso Festeggia il vero Fa' uscire il vecchio Fa' entrare il nuovo Ding dong….. Ieri, oggi era domani E domani, oggi sarà ieri. Così di' di no al vecchio Di' di sì al nuovo Suona la fine del vecchio Suona l'inizio del nuovo Di' di no al falso Di' di sì al vero Congeda il vecchio Festeggia il nuovo Ding dong… |