Michail’ Christoforovic Cakul’, sacerdote cattolico

1885 – 1937
Fonte:
CulturaCattolica.it

Padre Michail nasce a Revel. Frequenta il seminario ed è ordinato sacerdote nel 1908. Nello stesso anno è vicario della parrocchia di Gomel; dal 1910 nel villaggio Rudnja-Sljagin; dal 1912 è parroco a Simbirsk ed in seguito nella chiesa dell’Immacolata concezione della Vergine Maria a Mosca; dopo la chiusura della chiesa è parroco , sempre a Mosca, della chiesa dei SS. Pietro e Paolo.
Il 26 marzo 1924 è arrestato sotto accusa di spionaggio, non specificato. Viene liberato il 3 aprile. Il 14 febbraio 1927 è arrestato per la seconda volta, anche questa volta liberato dopo pochi giorni per essere poi nuovamente arrestato il 29 febbraio 1929 “per spionaggio e per aver dato vita ad un organizzazione di carattere controrivoluzionario”. Viene liberato il 3 maggio 1929. Ma non è finita, il 13 aprile 1931 è arrestato nell’ambito dell’inchiesta collettiva del clero e dei laici cattolici di Mosca. E’ accusato di “aver usato la chiesa a scopo di attività controrivoluzionaria e propaganda antisovietica durante la predicazione e di aver organizzato dei circoli illegali di terziari e in particolare di aver organizzato circoli illegali di giovani studenti, in stretta collaborazione con la comunità dei cattolici bizantini fin dall’anno 1919”.
Probabilmente durante l’interrogatorio venne torturato e accusò sia se stesso che gli altri imputati. Lui viene liberato con l’obbligo di vivere lontano da Mosca. Vi può ritornare nel 1934 finché il 3 maggio 1937 è arrestato per l’ultima volta assieme all’organista accusato “di aver celebrato la messa nel giorno della festa nazionale polacca su richiesta del consolato polacco”. E’ condannato a 10 anni di lager. Nel lager viene nuovamente processato e condannato a morte nello stesso anno 1937.