Iogan (Ivan) Andreevic Cimmerman, sacerdote cattolico

1885 -1937
Fonte:
CulturaCattolica.it

Padre Ivan nasce nel villaggio Zel’man in una famiglia contadina. Frequenta il seminario di Saratov e viene ordinato sacerdote nel 1908. Dal 1913 esercita il ministero nei villaggi Berezovskoe e Kozickoe, dal 1918 nei villaggi Rovnoe e Rottammel’.
Nel 1918 è arrestato a Rovnoe accusato di “propaganda antisovietica” e dopo due mesi viene liberato. Nel 1920 è nuovamente arrestato per essersi opposto alla chiusura della chiesa da parte dei comunisti. E’ liberato dopo 3 mesi. Nel gennaio 1923 è nominato parroco nel villaggio Brabander dove viene arrestato “per aver disgregato l’organizzazione del komsomol”, ma ancora una volta viene liberato dopo pochi giorni, per essere poi arrestato nel 1925 accusato di propaganda antisovietica. Ostinali loro, ma anche lui. Doveva avere un caratterino abbastanza temprato. Viene mandato al confino per 2 anni. Liberato dal confino riprende il suo solito lavoro nella parrocchia di Caricyne. Il 2 febbraio 1930 viene arrestato nell’ambito dell’inchiesta collettiva del clero cattolico tedesco. Il 6 giugno 1931 è condannato a 3 anni di lager. Nel 1934 è liberato dal lager e ritorna alla sua parrocchia. Il 20 aprile 1935 è ancora arrestato (ma non per l’ultima volta) e il 15 settembre dello stesso anno è condannato a altri 3 anni di lager da scontarsi a Karlag. Qui viene arrestato per l’ultima volta e (come era d’obbligo nel 1937) condannato alla pena capitale.
Padre Ivan Andreevic Cimmerman è fucilato il 17 agosto 1937.