C'è una seconda implicazione della antropologia chestertoniana, oltre la centralità più volte richiamata dell'uomo comune; non solo la ricerca intellettuale, come definizione del significato ultimo dell'esistenza non è prerogativa del filosofo, ma è...
Un terzo filo giustifica invece l'importanza che abbiamo visto accordare all'uomo comune. Perché che questa sia la struttura dell'uomo in quanto tale non può che significare che è la struttura di ogni uomo.
L'esigenza di definire il significato ultimo...
L'uomo infatti non può vivere per il tempo e se anche ama un bene che passa, lo ama in quanto lo pensa eterno.
La causa per cui la bandiera sventola può essere vana o effimera, l'amore può essere una semplice infatuazione e durare una settimana. Ma il...
La definizione della natura essenziale dell'uomo come ragione e libertà ha alcune importanti e centrali conseguenze. Essa ci ha posto infatti al centro della ricerca e del percorso filosofico chestertoniano, nel luogo ove tutte la diverse tematiche dei...
La libertà può dunque essere definita energia di adesione ad uno scopo. Essa esiste come conseguenza della natura essenzialmente razionale dell’uomo, ma è resa operante solo dall’esistenza di uno scopo. Questo scopo per essere scelto deve essere reale e...
La libertà non si attua restando astratta, non è la semplice esistenza di infinite possibilità; la libertà si attua nella scelta di una precisa possibilità. Un uomo che sceglie di andare in prigione è più libero di un uomo che non sceglie nulla. L'errore...
Non c'è quindi una legge di natura che costringa l'uomo nelle sue catene di causalità necessaria. Il determinismo è confutato innanzitutto sul piano della esperienza concreta e poi su quello più propriamente scientifico.
La difesa della libertà umana...
La concezione della natura che Chesterton propone è una concezione magica:
“Un albero dà i frutti perché è un albero magico. L'acqua scorre verso il piano perché è fatata; il sole splende perché è fatato”. (GKC, Ortodossia, pag. 73)
Tuttavia questo...
La filosofia del giardino delle fate è una filosofia tutt’altro che fantastica o irrealistica; le fate sono le più razionali tra tutte le creature e ben più sottili ragionatrici dei materialisti che possono fondare il loro determinismo solo omettendo...
Ogni azione umana presuppone la responsabilità e la libertà: a che scopo per esempio portare avanti una controversia se l’avversario polemico non è libero di mutare la sua opinione, perchè essa deriva da eredità ed ambiente? Pur negando la libertà, egli...
La libertà che è la seconda caratteristica dell'umano non è però un fattore accanto ad un altro fattore. Chesterton sembra quasi considerare questi due fattori un'unica realtà: dice infatti ragione o volontà. La libertà è infatti figlia della ragione,...
Se la ragione, allargati tutti i suoi confini, scopre che non sono sufficienti a contenere la sintesi più ampia, che rimane nel Mistero, la soluzione più ragionevole resta ciononostante tenere stretti entrambi i termini contraddittori, senza cedere alla...
Immedesimarsi col peccatore è esercizio spirituale perché significa fare memoria del fatto che l'umanità è solidale nel peccato, che il peccatore non è diverso dagli altri se non nell'unico punto su cui Padre Brown non lo segue, la volontà finale di...
La sfida di una ragione aperta al reale è vinta quando trovando nella realtà due verità contraddittorie, essa sarà capace di tenersi le due verità e anche la contraddizione.
La fiaba, il giardino delle fate non sono affatto evasioni; lungi dall'essere irreali sono più reali del reale perché sono un tentativo di dirne la verità profonda.
"Il circolo è, per sua natura, infinito e perfetto, ma resta fissato nelle sue dimensioni; non può essere né più grande né più piccolo. La croce, che ha nel suo centro una collisione e una contraddizione, può stendere le sue quattro braccia all'infinito...
La ragione sana è quella che non è concepita come un cerchio, una misura, bensì una finestra, una apertura; l'apertura costitutiva dell'uomo sul mondo, la tensione a rendere conto del reale secondo la totalità dei suoi fattori.
Eliminare il sovrannaturale conduce inevitabilmente non al trionfo ma alla eliminazione della ragione. Il dibattito moderno intorno alla definizione di verità, e al rapporto tra ragione e verità e ragione e fede, ben documenta questa intuizione di...
Se sia Chesterton che i suoi avversari si richiamavano al valore supremo della ragione, accusandosi a vicenda di non essere razionali, (Chesterton affermando che le teorie avversarie concludevano al fallimento della ragione, gli avversari accusandolo di...