Il pensiero di Chesterton - La libertà 7 - Energia di adesione ad uno scopo

Autore:
Platania, Marzia
Fonte:
CulturaCattolica.it
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La libertà può dunque essere definita energia di adesione ad uno scopo. Essa esiste come conseguenza della natura essenzialmente razionale dell’uomo, ma è resa operante solo dall’esistenza di uno scopo. Questo scopo per essere scelto deve essere reale e perciò esterno alla pura volontà. La volontà perciò non può esaurire la natura essenziale dell’uomo (e quindi tantomeno del mondo secondo la teoria di Schopenauer che è la fonte anche di quella di Nietzsche). Tuttavia appartiene profondamente a tale natura essenziale.

Cercando di stringere le fila di quanto fin qui abbiamo detto sulla libertà, potremmo così riassumere. Innanzitutto la libertà è struttura fondamentale dell'essere umano, tanto che anche l'abdicare ad essa è frutto di libera scelta; secondariamente la libertà si attua determinandosi in una scelta precisa. Questa scelta può portare l'uomo verso la negazione di sé come per Barker, o verso la realizzazione di sè, come per Adam Wayne. Nel primo caso egli tarpa tanto la propria libertà che la propria ragione, nel secondo esalta tanto l'una quanto l'altra. La libertà infine, e questo è il terzo punto, è unicamente un mezzo per un fine che è la realizzazione o felicità dell'uomo; essa necessita perciò di un criterio che è dato appunto da questo fine; in questo senso non è autonoma o assoluta, mentre lo è nel senso che essa è con la ragione, la natura più profonda, perciò essenziale, dell'uomo.
Ragione e libertà sono due aspetti inscindibili e correlati della natura umana. L'uomo è tanto più libero quanto più chiaro è il suo giudizio intorno a ciò che è bene e vero, ed è tanto più ragionevole in quanto aderisce con tutto sé stesso, quindi in ogni sua azione, a ciò che ha riconosciuto essere corrispondente alle sue esigenze.