Il pensiero di Chesterton – La ragione 8 – Il paradosso: Padre Brown si immedesima col criminale
Immedesimarsi col peccatore è esercizio spirituale perché significa fare memoria del fatto che l'umanità è solidale nel peccato, che il peccatore non è diverso dagli altri se non nell'unico punto su cui Padre Brown non lo segue, la volontà finale di compiere l'atto peccaminoso.- Autore:
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Il primo effetto del paradosso è quello di svegliare la ragione, di percuoterla costringendola ad ampliare i propri confini. Scontrandosi col paradosso essa viene in contatto con una affermazione che contraddice le certezze già acquisite e le verità ritenute, e la questione è tutta in questa parola "ritenute", ritenute per certe, definitivamente acquisite. Per accettarlo o rifiutarlo la ragione è così costretta a rimettere in gioco quello che già pensava. Un esempio ci aiuterà a cogliere in azione questa dinamica; abbiamo già incontrato il paradosso del metodo di Padre Brown, forse senza cogliere la sua paradossalità: il metodo di Padre Brown di immedesimarsi col criminale è tale perché è certo l'ultima cosa che ci aspetteremmo da un prete
“Il segreto è paradossale nel fatto che l'attitudine morale che esso rivela è agli antipodi di quello che ci si attenderebbe comunemente dal prete: si può così osservare come il paradosso sia qui fortemente un urto frontale contro "l'opinione corrente".
Quest’ultima vedrebbe piuttosto il prete indietreggiare d'orrore davanti al peccato e difendersi d'istinto dal cadere per quel poco che sia negli stati d'animo che vi portano, mentre Padre Brown sembra tuffarvisi con una totale assenza di reticenza, sebbene non con il sadismo della anima nera crogiolantesi nella sua propria malvagità”. (Y. Denys, Paradoxe et catholicisme. Etude sur la pensée de G.K. Chesterton, Università di Toulose, 1974, pag. 103)
La paradossalità è messa in luce da Chesterton stesso nel sottolineare la reazione d'orrore che la rivelazione del suo metodo induce nel suo intervistatore. Il paradosso tra l'atteggiamento di Padre Brown e quello che comunemente ci si aspetterebbe da un prete, è ribadito dal suo descrivere questa immedesimazione col colpevole, col peccatore, con l'omicida nei termini di un "esercizio spirituale"; esercizio spirituale è infatti nell'opinione comune, una meditazione che ha per oggetto Dio e la virtù, non certo uno sforzo di immedesimazione con ciò che conduce al peccato, con le passioni più oscure del cuore umano. Lo scioglimento del paradosso è un diverso concetto di santità; l'opinione comune dà alla santità un significato di estraneità al peccato; ma la santità di Padre Brown non è non sapere cosa sia il peccato, ma sapere fin troppo bene cosa sia ed evitarlo. Immedesimarsi col peccatore è esercizio spirituale perché significa fare memoria del fatto che l'umanità è solidale nel peccato, che il peccatore non è diverso dagli altri se non nell'unico punto su cui Padre Brown non lo segue, la volontà finale di compiere l'atto peccaminoso. E' fare memoria del fatto di essere peccatore, quindi fare memoria di ciò che salva dal peccato, non la propria attiva capacità di perfezione, ma l'azione della grazia di Dio; è fare memoria del fatto che tutti gli uomini sono peccatori, quindi bisognosi di quella Grazia che il prete ha il dovere di comunicare. Nello sciogliere il paradosso viene distrutta l'immagine superficiale della santità come situazione statica, già acquisita una volta per tutte, in favore di un concetto di santità come conquista quotidiana, eroica e faticosa, sostenuta e resa possibile solo dalla Grazia; viene parimenti distrutta l'immagine superficiale del peccatore come essere a sé che noi non potremmo mai essere; ribadita la vera essenza dell'essere prete, vale a dire mediatore della Grazia, proprio perché uomo in mezzo agli uomini, rispetto all'opinione comune che vuole farne un uomo fuori dal mondo. Il paradosso del metodo di Padre Brown in contrasto con il suo essere prete ci ha condotti perciò ad approfondire i concetti che erano in gioco: lo scioglimento del paradosso, come Denis mostra attraverso anche altri esempi, va nel senso del riconoscimento di una polifonia di significati dei termini che sembrano in contraddizione, dove l'opinione comune li ha sclerotizzati in una univocità di significato. Il movimento del paradosso si attua in tre fasi: l'urto della contraddizione che interessa la ragione ponendola in una condizione di attività; l'approfondimento dei termini che il paradosso mette in questione, nel riconoscimento di una profondità di significati che l'abitudine aveva come appannati, appiattiti in una univocità superficiale; infine l'individuazione del concetto che rende ragione della unificazione dei termini nel paradosso, unificazione che era sembrata di primo acchito arbitraria; concetto che in termine tecnico viene chiamato l'analogo. Nel paradosso del metodo di Padre Brown, l'analogo che unifica la condizione di prete con l'immedesimazione col peccatore è il concetto di santità cristiana.