Casotto, Ubaldo - Don Alberto Zanini - Per rifare un popolo a Dio

ALBERTO ZANINI - PER RIFARE UN POPOLO A DIO
Lettere, omelie e testimonianze
redatte da Ubaldo Casotto – Mimep Docete 2022 (nuova versione aggiornata) - € 15,00
Curatore:
Leonardi, Enrico
Fonte:
CulturaCattolica.it

Monsignor Filippo Santoro, parlando alla Scuola di comunità di CL il 9 febbraio 2022, così si esprimeva: “È questo il cammino che abbiamo imparato nella Chiesa e vivendo nel movimento la compagnia di persone che hanno vissuto per la gloria umana di Cristo in un cammino di santità che la Chiesa sta riconoscendo, persone che appartengono alla nostra storia. Insieme a don Giussani voglio ricordare solo alcuni nomi: Enzo Piccinini, Andrea Aziani, Francis dell’Uganda, Edimar del Brasile, Novella Scardovi, don Paolo Bargigia, don Pigi Bernareggi, Pier Alberto Bertazzi; ce ne sono tantissimi, anche ultimi, recenti, in cui si documenta il miracolo dell’essere. Dio è tutto in tutto e Dio è per sempre. Dio è nella nostra vita, che è abbracciata per sempre e non è mai abbandonata. E la libertà è dirgli di sì”. Tra i “tantissimi” citati collettivamente, una delle figure più luminose, anche se meno note, è quella di Don Alberto Zanini. Nato a Monterosso (Sp) nel 1956, incontrò il movimento di CL a scuola; ordinato sacerdote nel 1981, fu arciprete a Vernazza e insegnante nelle scuole superiori. Così scrisse nel suo testamento due anni prima di morire: “Di fronte alla prospettiva certa della morte riaffermo la ragionevolezza e la bellezza della fede in Gesù. Sono felice di aver vissuto, e la sorgente di questa felicità sta tutta nell’incontro fatto con coloro che sono stati per me il sacramento di Cristo, il segno della sua presenza, il luogo visibile della sua verità e della sua bontà. Perciò, insieme ai miei genitori, che sempre mi hanno amato e sostenuto con tutte le forze, ricordo con affetto e gratitudine immensi tutti gli amici del movimento”. Commenta don Giussani: “Questa è la patria. Precaria, provvisoria ma vera: l’attesa alla vigilia della Pasqua, l’attesa della resurrezione finale. Questo non è un mitico santo: è il nostro prete di La Spezia. Se foste in due o tre come questo prete!”
Racconta Anna Riccardi, Memor Domini: “Il 19 marzo 1992 io e don Alberto abbiamo pensato di fare una gita con i nostri alunni e i ragazzi di GS sulle Apuane. Era una giornata bellissima e calda. Io e Alberto precedevamo tutti gli altri e all'improvviso ci siamo trovati in mezzo al ghiaccio. Lui voleva proseguire per vedere se era possibile continuare o se diventava troppo pericoloso. Ha puntato lo scarpone nel ghiaccio ed è scivolato. Ha fatto un balzo per aggrapparsi al ramo di una pianta, ma il ramo si è spezzato ed è finito in mezzo ad un canalone di ghiaccio. Io ero lì e l'ho visto sparire sotto i miei occhi. Tutto si è svolto nel più assoluto silenzio. Poco tempo dopo la morte di Alberto, sono andata a Gudo dove viveva don Giussani. Mi ha chiesto di parlargli di Alberto e, dopo che gli ho letto alcune omelie, mi ha detto: Tu devi parlare a tutti di Alberto. Raccogli tutti i suoi scritti e le testimonianze e fai un libro”.
A distanza di trent’anni dalla morte di don Alberto Zanini viene ripubblicato a cura di Ubaldo Casotto, in una versione aggiornata con nuove testimonianze, questo libro che permette di incontrarlo attraverso le sue stesse parole e il racconto di chi l’ha conosciuto.