Amato, Gianfranco - I nuovi Unni
Il ruolo della Gran Bretagna nell’imbarbarimento della Civiltà Occidentale, ed. Fede & Cultura. € 18- Autore:
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Da tempo noi di CulturaCattolica.it siamo presenti nel Web. Ci ha mosso e ci muove la passione di comunicare quei giudizi sulla realtà che nascono dall’appartenenza ad una storia comune. «Mille argomenti con un solo giudizio» è lo slogan con cui ci presentiamo ai numerosi visitatori del nostro sito.
Questa passione di comunicare si traduce in desiderio di incontrare chiunque abbia qualcosa di vero, bello, significativo da offrire nel dialogo.
È nata, così, una trama di rapporti ed un’amicizia con centinaia di persone, alcune delle quali sono poi diventati collaboratori del sito e protagonisti in un’avventura che ci appare meravigliosa, e che ci rende appassionati dentro le circostanze della vita.
In questo lavoro comune, siamo stati particolarmente provocati dal deprimente panorama culturale che ci circonda, i cui limiti noi intendiamo denunciare a viva voce. La tenacia e la certezza di un’amicizia ci stanno sostenendo in questo cammino. Così, quando ci siamo imbattuti nella realtà del Regno Unito, con le sue drammatiche contraddizioni e quell’aura di “democrazia e civiltà” che la caratterizza nell’immaginario collettivo, abbiamo voluto capire di più. Questo testo che presentiamo ne è testimonianza e frutto.
Ci è sembrato che in Gran Bretagna si stiano sperimentando i parametri di una nuova società “de-socializzata”, in cui predomina, in un orizzonte culturale assolutamente relativista, un esasperato individualismo, e in cui va sempre più diffondendosi il tentativo sistematico di demolire quel che resta della tradizione e della civiltà cristiana. In questo senso, si può parlare di una vera e propria operazione di “damnatio memoriae”, condotta con un furore ideologico dal sapore iconoclasta. Da ciò è nata l’idea del titolo che abbiamo deciso di dare a quest’opera, mutuato da una intuizione profetica di Mons. Luigi Giussani, il quale un giorno arrivò a definire gli inglesi come i “nuovi Unni” del XX secolo.
Scorrendo le pagine del saggio che presentiamo, è possibile verificare nel concreto, anche attraverso episodi di cronaca quotidiana, quali siano gli effetti culturali di questo nuovo imbarbarimento che giunge dal Nord. È anche interessante capire quali siano le ragioni storiche, brillantemente illustrate dal nostro amico Gianfranco Amato, che hanno portato la civiltà anglosassone all’attuale stato di decadimento.
Ma perché dare corpo a questa nostra nuova iniziativa editoriale? Non può bastare il sito web? In realtà, noi riteniamo che Internet sia uno strumento di comunicazione, e la parola strumento indica il senso, il valore e i limiti di ciò di cui si parla. Ci vuole, in ogni strumento, un soggetto che sia consapevole di sé, della propria storia, dei valori ideali a cui fa riferimento. Abbiamo imparato che si è soggetti dentro un amicizia reale, e con un giudizio chiaro. Allora viviamo la rete come occasione di incontri, e le pubblicazioni (di questo come di altri testi) come un aiuto affinché la forza di quanto ci preme dire non svanisca nell’uso quotidiano delle notizie. Si lavora per costruire, si scrive per lasciare traccia, si lotta per crescere in un’esperienza di autentica bellezza.
Ci ha sempre commosso e interrogato il modo in cui molti nostri amici, costretti a vivere nei vari regimi totalitari durante gli ultimi anni del secolo scorso, hanno potuto comunicare la verità che avevano incontrato, superando le ferree maglie della censura di Stato. Ne è nata l’epopea del Samizdat (quella auto-editoria clandestina che ci ha consegnato opere indimenticabili: pesiamo a Solženicyn, Patocka, ad Havel).
Con questo nostro lavoro vogliamo ripercorre l’esperienza del Samizdat, memori di quanto Nostro Signore Gesù Cristo ci ha consegnato: «Quod in aure auditis, praedicate super tecta».
Noi non abbiamo paura di urlare al mondo dai tetti la bellezza dell’incontro con Cristo, e siamo certi che in questo cammino troveremo tanti compagni di strada. Guardiamo soprattutto a coloro che ci sono stati Maestri: Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
La loro ferma parola non è stata incatenata da nulla. Hanno parlato e parlano al cuore dell’Uomo. E fanno rinascere un popolo libero e consapevole.