G. K. Chesterton: la vita, le opere, i personaggi - Pagina 3
L’ateo e il mistico sentono entrambi che il problema di Dio è essenziale e decisivo per l’esistenza, ma in merito alla esistenza di Dio l’ateo è tanto fanaticamente per la negazione quanto il mistico lo è per...
Uccidendo in duello MacJan, il campione della Cristianità, Turnbull vuole gettare Dio fuori dal mondo. Se Dio deve essere gettato fuori dal mondo, è perché esiste.
La consistenza profonda dell'ateismo di Turnbull è l'indignazione. Il suo ateismo è un tentativo della ragione di costituirsi senza Dio e di impadronirsi del mondo per sradicarne il male. Egli nega Dio come condizione per affermare l'uomo, la sua dignità,...
La Croce non nega la ragione, ma la salva. Senza la Croce, non resta alla ragione che imporre la sua supremazia con la violenza, senza la Croce anche le virtù impazziscono, diventano contro l'uomo.
Ciò che rende possibile la conversione è il realismo, ma nel mistero della libertà, perché dice Chesterton in un altro romanzo: "Non si può discutere delle scelte dell'anima".
Il maniaco è colui che ha abbracciato una teoria e ne ha fatto l'alfa e l'omega di tutto a prescindere da ogni considerazione, a prescindere dalla sua ragionevolezza rispetto alla totalità dell'esperienza, a prescindere, al limite, dalla verità e dalla...
L'atteggiamento del maniaco è tale che egli sembra non entrare mai in rapporto con chi ha davanti ma solo con un’idea astratta, colta come pretesto per ripetere l'ennesima volta un discorso del tutto teorico preparato a tavolino con le sue diverse...
Per il pacifista l'amore è tutto sommato l'indifferenza dell'indistinto. Egli non concepisce l'amore come rapporto tra cose diverse perché ha perso il vero centro unificante che è la verità. Ciò che egli chiama amore non è che il fittizio annullamento...
Se per il pacifista era la sua stessa concezione dell'amore a farne un uomo incapace d'amore, per l'adoratore della violenza il procedimento è l'inverso: è per essere lui stesso un debole che egli adora la forza.
Gli assassini di GKC possono essere catalogati in tre grandi categorie: la prima raccoglie i colpevoli meno colpevoli o meglio i più umani tra i colpevoli; nel secondo gruppo vi sono gli uomini che fondano tutta la loro esistenza su di una passione...
L'origine del male è sempre una censura che permette ad un elemento del reale di usurpare un ruolo che non gli spetta. Per questo la malvagità è anche sempre una mancanza di intelligenza.
La fatica che Padre Brown fa per catturare questo tipo di colpevoli deriva proprio dalla censura alla propria intelligenza cui deve soddisfare per immedesimarsi in loro, per attuare la loro stessa drastica autoamputazione.
Una teoria filosofica errata, vale a dire parziale, basata sulla censura di qualche aspetto della realtà è il fondamento consapevole o meno, di ogni atto criminoso, l'aspetto comune degli assassini & co.
Abbiamo scelto due figure di politici perché sono quelle meglio abbozzate, che ci possono utilmente servire per evidenziare quali caratteristiche ha il tipo d'uomo che abbiamo definito"politico".
Chesterton immagina che, a causa e come conseguenza della ubriacatura di teorie rivoluzionarie, il popolo non chieda che un po’ di quiete, e sfiduciato continui a fare ciò che ha sempre fatto, perché non c'è motivo di fare altrimenti.
Non avendo un punto di vista assoluto, il politico Barker non ha un criterio stabile con cui giudicare: egli non può cambiare il mondo, perché può cambiare il proprio ideale.
Lord Ivywood è l'unico personaggio di Chesterton non passibile di redenzione. Auberon Quin si riconcilia post mortem con il suo opposto/complementare Adam Wayne, Turnbull l'ateo si converte, ma Lord Ivywood morirà pazzo.
"Io non comprendo ciò che i cristiani chiamano umiltà. Se lo potrò, diventerò il più grande uomo della terra: e credo che lo potrò".
Il progetto di Lord Ivywood mira a distruggere le osterie, luogo popolare per eccellenza, "luogo" della memoria del popolo e della sua solidarietà.
Ribelle alla tradizione, anzi traditore anche della grandezza aristocratica dei suoi padri, Lord Ivywood cade vittima di una filosofia, che Chesterton giudicava l'esatto contrario del Cristianesimo, la sua negazione: la filosofia dell'immanenza....