Volontè, Luca - Furore giacobino
Aliberti editore - 0522272494- Curatore:
Riportiamo la conclusione di questo illuminante testo di Luca Volontè, come aiuto a rispondere all'attacco feroce contro la fede cattolica. E quanto accaduto alla Sapienza di Roma non ne è che conferma.
Siamo dinanzi ad un attacco globale, iniziato su “larga scala” almeno da trent’anni... Una devastante azione su tutti i fronti: vita, famiglia, diversità sessuale, eutanasia e testamento biologico, scuola ed educazione, nuovi “cognomi obbligatori”, favor gay e omosessualizzazione scolastica, discriminazione verso gli eterosessuali, lotta alla maternità, “favor” verso religioni non cattoliche, con il contorno delle fiction televisive pubbliche, etc... Un attacco che nasce dal cuore dell’Occidente stesso, una malvagia impresa che mira al radicale cambiamento sociale a partire dal “ribaltamento antropologico” dell’umana natura. In quest’impresa ogni vittoria legislativa particolare, come ogni comportamento politically correct, sono premesse e “fulcri” su cui far leva. La Chiesa si oppone, laici cattolici e atei devoti combattono con ogni mezzo e in ogni circostanza, in difesa della persona, della ragione e dell’esperienza elementare e religiosa. La Chiesa si pone, propone la buona novella; non solo, ma risveglia amorevolmente le coscienze umane alla loro stessa consapevolezza. Perciò Essa deve tacere. Quanto meno, per ora, devono risultare confuse, infangate, falsificate le parole e la vita dei testimoni di Cristo.
Annebbiare, temere il rapporto con la bellezza della Verità, così da confondere e temere, ridurre al solo potere e dominio il rapporto tra l’individuo e l’altro da sé, l’ambiente. Azzerare la consapevolezza di essere, ciascuno di noi, persone. Temere o dominare i padri, i figli, i vecchi. i bambini, gli amici... tutto e tutti si riducono a semplici strumenti “usa e getta”, in attesa dell’ultimo “modello” proposto dalla moda. Rimane una non esigua minoranza combattiva in Italia, a cui ciascuno può partecipare e contribuire in maniera determinante, con le proprie scelte quotidiane. Un postotalitarismo al quale ciascuno si può opporre solo con la vita di verità, come già individuava Havel trent’anni fa. I tempi sono maturi per una nuova consapevolezza dopo il referendum del 2005, il Family Day del 2007 e gli spregevoli attacchi qui narrati. C’è un compito per tutti e un lavoro per ciascuno, un “di più” per chi ha il dono della fede e per chiunque non escluda Dio dalla propria vita. L’attuale postotalitarismo è più pervasivo, apparentemente molto più dolce ma pagano e violento più della peggiore barbarie dei secoli passati, Eppure sempre più uomini corrono da Pietro, si espande il numero dei “pellegrini” lungo la bella strada che porta a casa, attratti dalla chiarezza prima del Papa Magno e ora dal Benedetto: “Cristo è la risposta. Bene insegna Agostino nei suoi Sermoni: “Talvolta chi è troppo perverso d’animo teme di capire, per non essere costretto a mettere in pratica ciò che può aver capito” ma, nonostante tutto, la buona volontà non riesce ad andare in vacanza... La mia, la tua volontà; qui e ora è il tempo della testimonianza.
Mai come in questi tempi è stata aggredita la Madonna, la Chiesa. Forse si avvicina l’ultima battaglia narrata nell’Apocalisse, quando la Regina schiaccerà il Drago. Ave Maria...