Semen est sanguis christianorum: altri martiri russi

Michail Bogorodskij, sacerdote martire (1878 – 1937)

Michail Bogorodskij nasce il 19 settembre 1878 nel villaggio Molokovo del governatorato di Tver. Terminati gli studi al seminario teologico di Tver, ordinato sacerdote, svolge il ministero sacerdotale nella diocesi di Tver. Lo spirito missionario di padre Michail è presto notato dalla polizia comunista che cerca l’occasione per eliminarlo. Negli anni trenta l’accusa mossa ai preti era di solito di carattere politico (propaganda antisovietica) o di carattere finanziario. Le tasse imposte al clero e alle comunità religiose erano talmente alte che spesso i sacerdoti non avevano possibilità di pagarle. In questo caso il sacerdote veniva arrestato e la chiesa demolita, o ridotta ad usi profani o semplicemente chiusa. Nel gennaio 1930 padre Michail viene arrestato per non aver consegnato alla commissione competente la quantità di grano per semente stabilita dalla commissione stessa. Il sacerdote viene condannato ad un anno di prigione e al pagamento di una multa di 4.000 rubli. Poiché padre Michail non era assolutamente in grado di pagare anche una parte della multa imposta, viene espropriato di tutti i suoi averi.
Ritornato in libertà, padre Michail è nominato parroco di Selec (diocesi di Tver) con incarico di decano della zona circostante. Come tutti i sacerdoti esperti di prigione anche padre Michail evita, sia in pubblico che in privato, di parlare di argomenti politici, dedicando tutto il suo tempo alla cura delle anima Ma con l’inizio della nuova ondata persecutoria nessuna prudenza poteva assicurare di evitare la persecuzione. Venne arrestato 8 agosto 1937. Alla domanda di un provocatore, che viveva accanto al suo appartamento e si fingeva amico,: “Come va la vita?, padre Michail aveva risposto: “Non c’è male, i credenti aumentano e anche la persecuzione contro la Chiesa” (nell’anno 1937 furono fucilati più di 85.300 appartenenti al clero secolare e al monachesimo). Era un motivo più che sufficiente per essere condannati.
Durante l’interrogatorio il giudice istruttore lo accusa di aver svolta propaganda contro la rivoluzione ed il potere sovietico
R. Non ho mai svolto alcuna propaganda né contro la rivoluzione e neppure contro il potere sovietico.
D. Sappiamo che lei ha criticato i bollettini pubblicati sulla ‘Pravda’ a proposito degli avvenimenti di Spagna, affermando che erano ingiusti perché si riportavano soltanto le perdite dei ribelli.
R. Su questo argomento non posso dire nulla, anche perché gli avvenimenti della Spagna mi sono noti per quello che riporta la Pravda che leggo ogni giorno.
Con questa risposta di padre Michail si concluse l’interrogatorio. Il 13 settembre 1937 la Trojka condannò padre Michail alla fucilazione. Le sentenza venne eseguita il 17 settembre 1937. Non c’era tempo da perdere. Bisognava compiere il piano: 236 fucilazioni di clericali al giorno.


Stefan Kuskov, monaco martire (1870 – 1937)

Stefan Ivanovich Kiskov nasce il 10 dicembre 1970 nella città di Vyshnyj Volochek del governatorato di Tver. Terminate le scuole medie, Stefan entra i monastero e nel 1898 emette i voti monastici. Dopo il colpo di stato dell’ottobre 1917 e la guerra civile che ne derivò, la città viene alternativamente occupata ora dai rossi ed ora dai bianchi. Alcuni sacerdoti si aggregano alle armate bianche, altri preferiscono restare sul posto, esponendosi con questo modo al martirio. Per venire incontro alla scarsità del clero il monaco Stefan decide di farsi ordinare sacerdote. Viene destinato a prendersi cura del distretto Nikol’skij Beloomutovskij (Governatorato di Tver)
Nel 1934 padre Stefan, secondo la tradizione, passa a benedire le case dei contadini. Viene ammonito che se non interrompe la visita delle case, cosa che fino a quel tempo era tollerata, sarebbe stato arrestato. Nel 1936 con l’acuirsi della persecuzione anche padre Stefan riceve l’ordine di sospendere ogni funzione religiosa in chiesa. Il 7 agosto 1937 è arrestato. Il giorno seguente il giudice istruttore interroga la padrona di casa dove padre Stefan aveva preso alloggio. Costei dichiara di aver sentito il padre lamentarsi della situazione attuale accusando il potere di sfruttare il popolo facendolo lavorare giorno e notte peggio che sotto gli zar. Il secondo testimone, il presidente del kolchoz, depone che durante le festività padre Stefan visitava le case dei fedeli, sebbene fosse proibito. Non si sa di che cosa potesse parlare con la gente, ma è facile immaginare che svolgeva propaganda antisovietica.
Il 13 settembre 1937 la Trojka condanna padre Stefan alla fucilazione. Fucilato il 17 settembre 1937

Nikolaj Labedev sacerdote e martire (1867 – 1937)

Nikolaj Lebedev nacque nel 1867 a Loshchemli, governatorato di Tver, anche il padre era sacerdote. Studiò nel seminario teologico di Tver e quindi venne ordinato sacerdote e destinato come parroco nel villaggio Russkaja Kosheva. Era sposato con Praskova Ivanovna dalla quale ebbe due figli e due figlie. Agli inizi degli anni trenta, per non compromettere la famiglia con la sua situazione sempre più difficile mandò moglie e figli a vivere in una regione lontana e con loro non volle tener neppure corrispondenza. Teneva l’indirizzo dei suoi cari nascosto fuori di casa. Nell’anno 1937, l’anno del massacro generale, quando Stalin aveva programmato di fucilare più di un milione di cittadini e non di rado i fedelissimi chiedevano un supplemento al piano, (come è dimostrato dagli archivi segreti del partito comunista scoperti e pubblicati da Vladimir Bukovskij) padre Nikolaj aveva raggiunto i 70 anni e si poteva sperare che il regime non lo avrebbe arrestato tenendo conto della sua età avanzata. Ma erano calcoli sbagliati, perché il piano doveva essere raggiunto e l’età non aveva nessuna importanza, come non aveva nessuna importanza la colpevolezza dell’imputato. La colpa si inventava a fantasia. (il sacerdote ortodosso Florenskij, chiamato il Leonardo da Vinci della Russia nello stesso anno 1937 venne fucilato, perché accusato di essere troksista!)
Padre Nikolaj venne arrestato l’8 agosto 1937. Dopo 3 giorni ebbe inizio il solito insulso ed inutile interrogatorio ed il 13 settembre la solita Trojka emise la condanna: fucilazione, eseguita il 1 settembre 1937.

Nikolaj Sretenskij sacerdote e martire (1867 – 1937)

Nato il 15 aprile 1867 nato nel distretto Tolstyi Bezhenc, governatorato di Tver. Terminati il gli studi al seminario teologico di Tver, per due anni insegna nella scuola elementare del villaggio e a 23 anni è ordinato sacerdote nella chiesa dell’Annunciazione del monastero di Bezhenc dove rimane in servizio fino al giorno dell’arresto, il 5 agosto 1937. Accusato di propaganda antisovietica viene fucilato il 13 settembre 1937.