Il Codice Da Vinci tra storia e fantasia - 6: Osservazioni storiche su fatti e personaggi
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Uno dei motivi del successo del Codice è certamente costituito dalla lunga serie di riferimenti culturali, artistici, storici, teologici che costellano la narrazione, fino a diventare addirittura gli assi portanti del racconto. Non si tratta di un thriller qualsiasi, ma di un intreccio sapientemente dosato di storia dell'arte, esoterismi, leggende spacciate per documentate novità storiche e teologiche addirittura. Così il lettore si trova immerso in un mondo nuovo, in cui il Cristianesimo viene demolito e sostituito con il culto della Dea Madre, del Sacro Femminino, con un Cristo marito della Maddalena ecc. In quest'opera di fantasia vengono citati numerosi fatti ed eventi che richiedono una spiegazione, dal momento che possono avere un qualche fondamento.
Il "Codice da Vinci" = l'uomo vitruviano
Nel suo libro sull'architettura, Vitruvio (I sec.) scrive che le misure del corpo umano sono distribuite dalla natura secondo proporzioni matematiche. Ad esempio la lunghezza delle braccia di un uomo è pari alla sua altezza. Il disegno di Leonardo dell'Uomo vitruviano era un'illustrazione per un libro sulle opere dell'architetto. E' l'opera preferita da Sophie Neveu, e la posa assunta da suo nonno, Jacques Saunière, prima di morire. Da qui partiranno gli indizi per l'inseguimento del segreto.
L'Ultima Cena
Da alcuni storici dell'arte è considerato il dipinto più importante del mondo. Dan Brown evidenzia alcuni significati simbolici attraverso Teabing, che rivela a Sophie che Leonardo ha codificato nel suo dipinto un grande segreto. Il dipinto murale fu realizzato tra il 1495 e il 1497. La Cena rappresenta il momento in cui Gesù ha appena annunciato ai suoi che uno Lo tradirà. Secondo Brown la figura a destra di Cristo (a sinistra per chi guarda) è una figura femminile. Rappresenterebbe Maria Maddalena e sarebbe reclinata indietro in modo da formare con Cristo una V, che sarebbe la lettera che simboleggia il Sacro Femminino.
Monna Lisa
E' il dipinto più conosciuto e famoso al mondo, si trova al Louvre e fa la sua comparsa nel thriller quando Sophie e Langton vi sono condotti dagli indizi lasciati da Saunière. Probabilmente è un ritratto della moglie di Francesco del Giocondo che l'aveva commissionato a Leonardo nel 1503-06. Secondo l'autore rappresenterebbe un volto asessuato o forse fedele immagine speculare del viso di Leonardo che sarebbe stato un sostenitore del principio femminile: "pensava che un'anima umana non potesse essere illuminata a meno che non possedesse insieme elementi maschili e femminili". Monna Lisa non sarebbe "né maschio né femmina, conterrebbe un sottile messaggio di androginia, una fusione dei due sessi" (p. 144-45).
Lo gnomone di Saint Sulpice
E' la meridiana della chiesa parigina di Saint Sulpice, in cui è nascosta la chiave di volta che cerca il killer Silas. Lo gnomone fu costruito nel 1737, per stabilire la data degli equinozi, in modo da poter calcolare ogni anno la caduta della Pasqua. E' una striscia di ottone che corre da nord a sud, sul pavimento del transetto della chiesa. I raggi del sole al solstizio d'inverno, il 21 dicembre, arrivano ad un punto particolare. Ma tutto venne distrutto con la rivoluzione francese.
Vangeli apocrifi gnostici
La gnosi si diffuse a partire dal secondo secolo e fu combattuta dagli scrittori cristiani, per cui noi potevamo conoscere lo gnosticismo solo attraverso le critiche. Solo nel 1945, in Egitto, a Nag Hammadi sono stati scoperti alcuni vangeli apocrifi gnostici: quello di Tommaso, di Filippo e della Verità. Risalgono al quarto secolo. Qui è contenuto il racconto della relazione tra Gesù e Maddalena (il testo parla di Maddalena come "compagna" di Gesù, di "baci sulla bocca" frequenti e di una gelosia degli apostoli nei confronti di Maddalena che sembra essere privilegiata rispetto a loro. Non parla però di una discendenza derivante dall'unione di Gesù e Maddalena).
Il Priorato di Sion
Il Priorato di Sion è una società segreta fondata nel 1099 a Gerusalemme dai Crociati. Questa società è alla base della trama dell'intero Codice da Vinci. Infatti l'assassinio di Jacques Saunière che inizia il thriller intende colpire proprio il Gran Maestro di questo Priorato che aveva vantato tra i propri adepti e Gran Maestri addirittura Leonardo, Botticelli, Newton, Hugo, Jean Cocteau… da ultimo proprio Jacques Saunière. Questo Priorato operò in sintonia con i Templari, ma poi se ne staccò e proseguì con i Rosacrociani. Secondo una teoria di alcuni storici inglesi, ovviamente non documentata, lo scopo del Priorato consisterebbe nel salvaguardare lungo la storia la dinastia dei discendenti di Gesù e Maddalena. Il Priorato di Sion praticava il culto di Maria Maddalena.
Lo Hieros Gamos
E' il rituale sessuale sacro che ha indotto Sophie a rompere i contatti con il nonno Jacques Saunière per dieci anni, dopo averlo spiato mentre partecipava a tale cerimonia, osservato da un gruppo di adepti. L'espressione è greca ed indica "matrimonio sacro". Riprende gli antichi culti della fertilità. Aveva lo scopo di far conseguire all'uomo la gnosis, ossia la conoscenza diretta del divino, attraverso l'unione sessuale ritualizzata con una donna riconosciuta come sacerdotessa. Alla base vi è la teoria dell'incompletezza dell'uomo che può raggiungere la divinità solo nell'unione con la donna, sia spiritualmente che fisicamente. Secondo gli eretici medievali un simbolo di questa unione era felicemente espresso nella rosa, che propriamente era considerata la rappresentazione dei genitali femminili.
Maria Maddalena
Ha un ruolo fondamentale nel Codice. Nel libro del Santo Graal (di M. Baigent. H. Lincoln, R. Leigh) viene avanzata l'ipotesi che Maria Maddalena fosse la moglie di Cristo e la madre della sua progenie, in particolare di una bambina di nome Sara, che perpetuerebbe un'intera dinastia della linea di Davide. Questa dinastia sarebbe continuata fino a diventare quella dei Merovingi, re di Francia, per poi occulatarsi sotto la protezione di una società segreta, il Priorato di Sion. Brown dà per scontato che Cristo si fosse sposato, dal momento che era la prassi di ogni ebreo. Nell'epoca moderna si è anche diffusa l'idea di Maddalena come incarnazione del Femminino Sacro, lo spirito della Dea Madre.
Il Santo Graal
Lo scopo finale del libro di Brown è la scoperta di che cosa sia veramente il Santo Graal. Veniva generalmente descritto, nelle varie versioni leggendarie, come un calice che conteneva il sangue di Cristo. Ma vi erano anche altre rappresentazioni: un piatto d'argento, una pietra caduta dal cielo, una spada, una lancia… Sarebbe stato portato in Bretagna da Giuseppe d'Arimatea. I primi romanzi cavallereschi sul Santo Graal furono scritto nel XII – XIII secolo, nello stesso periodo in cui diventano importanti i cavalieri Templari in Europa. Brown fa propria l'idea che il Santo Graal sia una metafora della discendenza di Cristo e Maddalena. Si tratta di un'idea molto recente!