Il Codice Da Vinci tra storia e fantasia - 2: Sguardo d’insieme
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"Calunniate, calunniate, qualcosa resterà" (Voltaire). Dan Brown meriterebbe un "dieci e lode" da Voltaire. Pur essendo un romanziere e non uno storico, tuttavia Brown è riuscito ad insinuare il dubbio e il sospetto su Cristo e sul suo messaggio, soprattutto nei lettori che non hanno una specifica preparazione in campo storico. Brown ha messo in bocca ai suoi personaggi calunnie vergognose su Gesù Cristo, la Chiesa cattolica, l'Opus Dei, la storia del cristianesimo … ma si è posto al riparo dalle accuse di diffamazione, premettendo in esergo una dichiarazione d'innocenza: "questo libro è un'opera di fantasia. Personaggi e luoghi citati sono invenzioni dell'autore."
Eppure l'ambientazione parigina, la descrizione della Gioconda, dell'Ultima cena… evocano un preciso contesto culturale e sembrano voler accreditare anche le altre innumerevoli invenzioni ed assurdità che l'autore con sicumera spaccia per verità indiscutibili. Vediamo, a titolo di esempio introduttivo alla lunga serie, un caso di clamoroso falso storico.
Un esempio: la caccia alle streghe
"In trecento anni di caccia alle streghe, la Chiesa aveva bruciato sul rogo la sorprendente cifra di cinque milioni di donne" (p. 150).
La cifra è assurda. Quando un romanziere spara cifre così incredibili è chiaro che si basa sui giornali o sulle riviste scandalistiche. Gli studiosi più accreditati, che hanno dedicato decine di anni allo studio del fenomeno, giungono a conclusioni ben più ponderate. Secondo gli studi di Brian O. Levack (La caccia alle streghe, Texas 1987, Laterza Bari 1988), forse il massimo studioso mondiale sul fenomeno, cui ha dedicato circa vent'anni di ricerche negli archivi di tutta l'Europa, i processi per stregoneria in Europa nell'arco di oltre tre secoli sono stati circa 110 mila e di questi la conclusione con condanne a morte è stata inferiore al 60 %. Quindi le vittime sono state al massimo 60 – 65 mila. Si tratta di una cifra drammatica, ma ben lontana da quella propinata da Brown, che sembra ignorare la più elementare demografia.
Inoltre è importante ricordare che la stragrande maggioranza dei processi per stregoneria è stata celebrata presso i tribunali laici, che a partire dal Cinquecento hanno preso il sopravvento nella caccia alle streghe. La maggioranza delle presunte "streghe" è stata dunque condannata da giudici laici, che non avevano niente a che vedere con la Chiesa. La Chiesa cattolica ha comunque avuto un'indubbia responsabilità nell'aver iniziato ed anche favorito il fenomeno, ma non la si può accusare con semplificazioni ed esagerazioni così aberranti ed antistoriche. Comunque la Chiesa cattolica ha chiesto scusa, in forma solenne durante il Giubileo del 2000, per queste gravi colpe nei confronti della donna, lungo il corso della storia.