Il Codice Da Vinci tra storia e fantasia - 1: Riassunto
Colgo l'occasione per approfondire il tema della storicità dei Vangeli e dei fondamenti della fede che può essere paradossalmente rivisitato con maggior attenzione e sensibilità proprio grazie alla lettura del Codice da Vinci...- Autore:
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Jacques Saunière, un anziano studioso, curatore del Louvre, è vittima di un misterioso assassino all'interno del Museo più famoso del mondo. La vittima ha lasciato una serie di indizi da decodificare in sequenza logica, a partire dalla posizione che è riuscito ad assumere nell'agonia, posizione che è quella del celebre uomo vitruviano del Codice da Vinci. Il racconto si snoda, avvincente ed imprevedibile, attraverso una lunga notte di omicidi e inseguimenti rocamboleschi, da Parigi a Londra dove sarà scoperta la verità sul Maestro (un vescovo dell'Opus Dei, mons. Manuel Aringarosa) che aveva orchestrato il complotto. Il punto chiave degli indizi è l'interpretazione dell'Ultima Cena di Leonardo da Vinci, in cui la figura alla destra di Cristo non rappresenterebbe il discepolo prediletto, bensì Maria Maddalena, come si riconoscerebbe dai presunti tratti femminei della figura. Secondo le "scoperte" dell'autore, la gerarchia della Chiesa, lungo la sua storia, avrebbe intenzionalmente occultato quanto è riferito dal Vangelo gnostico e apocrifo di Filippo, che parla di un matrimonio tra Gesù e la Maddalena. Secondo le misteriose (ed esoteriche) fonti di Brown sarebbe stata proprio Maddalena ad essere simboleggiata nella leggenda medievale del "Santo Graal" del sangue di Cristo. Secondo Brown era Cristo stesso che aveva designato la Maddalena a succedergli alla guida della Chiesa, in omaggio alla rivalutazione del "principio divino femminile" che viene valorizzato dall'autore in più passi dell'opera. Maddalena sarebbe l'incarnazione del Femminino Sacro, che rappresenta lo spirito della Dea Madre. La discendenza di Cristo e Maddalena si sarebbe prolungata, in incognito, lungo la storia, attraverso la dinastia dei Merovingi e poi – a partire dal 1090 in Terra Santa - attraverso il Priorato di Sion, una setta segreta che pratica orge sessuali rituali e che è la depositaria appunto del segreto del santo Graal. Questa setta si è prolungata lungo la storia, prima attraverso i Rosacrociani e poi nella forma esoterica ed occulta tipica delle società segrete, annoverando tra i suoi adepti personaggi del rango di Leonardo, Newton, Hugo. Gli ultimi eredi del segreto del Santo Graal sono ai vertici di questo Priorato e sono gli unici conoscitori di questo importante segreto (l'ultima discendenza del matrimonio tra Gesù e la Maddalena) che minaccia il destino della Chiesa e della Cristianità. L'opposizione agli ultimi eredi del Priorato è guidata dal già citato vescovo Manuel Aringarosa, dell'Opus Dei, che ingaggia un ex killer convertito, Silas, pure lui membro dell'Opus, affinchè recuperi dai capi del Priorato di Sion il cryptex (un piccolo cilindro di pietra) che contiene il segreto su Gesù e Maddalena. La vicenda si ingarbuglia a causa di omicidi imprevisti ad opera di questo killer che uccide appunto gli ultimi quattro depositari del segreto. L'inseguimento sulla base degli indizi da decodificare è condotto dai due principali protagonisti che guidano il lettore attraverso i meandri dell'intero racconto: Robert Langton, un professore di Harvard che ha il compito di aggiornare continuamente il lettore sulle sensazionali "scoperte" storiche occultate dalla Chiesa nei secoli, e l'avvenente criptologa e investigatrice della polizia francese, Sophie Neveu, di cui lo studioso assassinato all'inizio era il nonno. Quest'ultima scoprirà così, alla fine, di essere nientechemeno la discendente di Gesù e Maddalena. La conclusione del thriller lascia il lettore tra il deluso e il sospeso. Forse Dan Brown ha lasciato una porta aperta per il prossimo Codice da Vinci 2? O forse gli manca il talento per chiudere in bellezza?