Maria Gujart dell'Incarnazione (1599-1672)
Maria Gujart, sposa, madre di un figlio Claude Martin, poi benedettino, vedova, entra nel monastero delle Orsoline di Tours. E' la prima missionaria del Canadà.Nella sua Autobiografica mistica narra la sua comunione con la Trinità fino all'unione trasformante nel matrimonio mistico e nello stato di vittima.
Riceve delle "impressioni" o visioni intellettuali del sangue di Gesù nel quale si vede tutta immersa.
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La visione è descritta sotto una forma molto epurata, spogliata di qualsiasi immagine; fu anzitutto una grazia destinata ad illuminare l'intelligenza, non a muovere la sensibilità. Si parla di "visione", ma il termine è inadeguato; sarebbe più esatto parlare di "impressione" se la parola non avesse perduto il suo senso classico. Una verità è impressa nello spirito della giovane vedova attraverso la mediazione di una immagine; il solo elemento visibile, sensibile, dipendente dalla potenza dell'immaginazione, è in effetti il Sangue: "Mi sono vista tutta immersa nel Sangue, e il mio spirito era convinto che questo Sangue fosse il Sangue del Figlio di Dio" (J, t. II, p. 182). E dopo aver descritto gli effetti prodotti nella sua anima da questa prima intuizione, ella aggiunge ancora: "In tutti questi eccessi (queste impressioni così forti) non perdevo mai di vista che ero immersa in questo prezioso Sangue" (J, t. II, p. 183).