IV Congresso filosofico russo - 2

Armonizzazione dei rapporti interconfessionali in Russia. R. S. Istamgalin (Ufa) 24 maggio 2005
Autore:
Scalfi, P. Romano
Fonte:
CulturaCattolica.it

Il rifiorire della vita religiosa in Russia, la policonfessionalità come suo carattere distintivo, è diventato un fattore sociale che condiziona tutta una serie di circostanze, fra le quali il rifiuto dell’ideologia dell’ateismo di stato e il riconoscimento della religione come importante fattore della civilizzazione da una parte, e dall’altra il deciso incremento dell’autocoscienza del valore dell’elemento sociale, delle molteplici etnie e, la cosa principale, il valore della persona umana.
Nell’attuale situazione della globalizzazione, della creazione del mercato comune mondiale, dell’espansione della informazione, del reciproco influsso delle culture (e corrispondentemente delle religioni), le regioni che prima conoscevano una solo religione sono diventate policonfessionali ed in esse coagiscono strettamente varie credenze, norme, valori e forme di attività culturali.
Per quanto riguarda la repubblica Baškortostan (dei Baschiri, 4 milioni di abitanti), secondo le rilevazioni sociali il 61,1% della popolazione si dichiara credente, 20,6% dubbiosi, 11,5% non credenti. 5,3% non credenti in Dio, ma in forze soprannaturali. Dei credenti 29,8% sono ortodossi, 0,8% vecchio credenti, 55,7% musulmani, 8,4% incerti. Le associazioni religiose ortodosse e musulmane complessivamente costituiscono l’88% di tutte le associazioni religiose della repubblica. Non si può assolutamente parlare di violenza, espansionismo e neppure di un particolare influsso nella vita quotidiana di alcune correnti religiose sulle altre.
Negli ultimi anni la necessità del dialogo interconfessionale comincia ad essere riconosciuta come una delle principali tendenze dello sviluppo della società attuale. Purtroppo nei reciproci rapporti delle confessioni religiose ancora si conservano tendenze centrifughe, cosa che ostacola i processi di collaborazione reciproca delle varie comunità religiose. Nelle condizioni attuali della realtà russa le persone di varie religioni sono destinate alla collaborazione reciproca dallo loro stessa sorte. Nello svolgimento dei contati interconfessionali ha grande importanza la vicinanza di fede, dottrina e tradizione che esiste fra i dialoganti. E’ evidente che nella realtà russa ortodossi e mussulmani – gli uomini del Libro – troveranno più facilmente una lingua comune ed avranno un rispetto reciproco più che fra cattolici ed ortodossi, in forza delle concezioni della vita formatesi attraverso i secoli.
Notiamo che la realtà di varie associazioni religiose, in particolare delle sette totalitarie, suscita giustamente preoccupazione da parte dello stato e delle confessioni religiose tradizionali. Infatti in queste sette esiste certamente un preciso senso religioso, ma frequentemente anche una violenza fisica sulle persone. Tenendo cono dei contrasti che esistono fra confessioni tradizionali e non tradizionali nella realtà attuale, diventa un compito comune quello di opporsi al totalitarismo religioso. Negli ultimi anni sono apparse associazioni religiose di orientamento mistico. Nonostante che da parte dello stato e delle religioni tradizionali non ci sia con queste un rapporto comune, dobbiamo tener presente che nella società contemporanea sono una realtà. Se esse raggiungono un carattere totalitario e la loro attività fosse in contrasto con la legislazione vigente sulle associazioni religiose, sarà necessario intervenire contro di esse, se invece operano nell’ambito della legge sarà necessario tener conto della loro esistenza.