Documenti della Securitate circa l’attività del vescovo greco-cattolico Ioan Suciu

Autore:
Cipriani, Elisabetta
Fonte:
CulturaCattolica.it

Questura della Polizia di Oradea
Ufficio Sicurezza

Nr. 15118/s del 1 aprile 1947
Confidenziale

In conformità con l’ordine dell’Ispettorato di Polizia, servizio di Sicurezza di Oradea, nr. 14927 del 24 marzo dell’anno corrente, abbiamo l’onore di iniziare l’affiancamento fisso personale del già menzionato Vescovo dr. Suciu Ioan, che nel corso del mese di febbraio si è spostato in diverse città. (…) Si prega disporre per il suddetto una stretta sorveglianza, poiché si tratta di elemento estremamente pericoloso per la sicurezza dello stato. Si prega altresì che i risultati della sorveglianza vengano comunicati a questo ufficio.

(Dossier 2578, vol, 1, fila 166)

(…)

Nota informativa del 23 dicembre 1947

Il vescovo Ioan Suciu ha visitato Cluj dal 1 al 14 dicembre 1947. Scopo della visita: esercizi spirituali coi fedeli, per prepararsi alla festività del Natale. In questa occasione ha tenuto due prediche: la mattina tra le 7 e le 8 nella Cattedrale Romena Greco-Cattolica, e la sera tra le 19 e le 20 nella Chiesa della Università Re Ferdinando (Cappella universitaria). Durante tutta la predica la chiesa era stracolma di gente di ogni età, molti giovani, studenti e studentesse. Questo si spiega col fatto che lui stesso è giovane (sotto i 40 anni), ha una cultura superiore ed è un oratore esemplare, con capacità di convincere. Ogni anno, per le festività di Natale e di Pasqua, tiene conferenze a Cluj, è noto fin dagli anni passati e atteso con impazienza (…). Contenuto della predica: tutto ha un contenuto mistico, si mette l’accento sulla superiorità e primordialità dello spirito rispetto alla materia (…). Ha attaccato la concezione materialista del mondo con allusioni sottili, per combattere l’ideologia del P.C.R. e della società socialista realizzata in URSS. Non ha detto niente di concreto ma si può dedurre la tendenza reazionaria della predica. Il valore dell’informazione è sicuro.

(Dossier n. 37, vol. 3, fila 15)

Ispettorato Sicurezza Sibiu
3 marzo 1948

Direzione Sicurezza dello Stato - Bucarest

Abbiamo informazione che in febbraio il vescovo Suciu ha affermato: “Sappiamo che l’attuale governo procederà a epurazioni all’interno della Chiesa Ortodossa e Cattolica. A tutti è richiesto di non cedere, tenere le posizioni e lottare chiaramente anche a rischio della vita”.
(…)

Ispettore alla Sicurezza, Gheorghe Craciun
Capo ufficio commissario S. Melnic

Nota informativa del 25 aprile 1948
Si informa che nella data sopraindicata il Vescovo Suciu ha tenuto una predica a proposito della Settimana Santa e delle sofferenze di Cristo. Si evidenziano i seguenti passaggi: “la vera gioia nasce dalle nostre sofferenze di cristiani. (…) La ricchezza e gli averi in sé non sono peccato, ma il loro uso a proprio esclusivo vantaggio costituisce peccato. Non vi staccate dalla croce, la croce è la barca su cui attraversare l’oceano di sofferenza per giungere alla felicità del giorno di risurrezione. Adesso è notte, ma sappiamo che verrà la luce dell’alba. E’ il Venerdì santo, ma sappiamo che verrà il giorno della risurrezione, il giorno di gioia per il nostro popolo. Dobbiamo pregare con ardore per tutti i figli della Chiesa, sia per i figli smarriti che per i figli fedeli, perché come la prima settimana della creazione ha portato la luce assoluta, così questa Settimana Santa porterà la gioia assoluta e vivificante della risurrezione”. Hanno preso parte alla funzione circa 200 persone di tutte le classi sociali. E’ iniziata alle ore 11 e terminata alle 11:50.

Informatore T.N.T.
(Dossier idem, fila 117)

Nota informativa (predica di Pasqua)

Informiamo che nel giorno di Pasqua il vescovo Suciu ha tenuto la tradizionale predica. In questa occasione ha detto: “(…) Attraverso la sofferenza e la temperanza cristiane, riusciremo a rotolare la pietra del sepolcro e a risuscitare il nostro popolo. Se non facciamo questo moriremo, come sono morti e sono stati sepolti molti popoli nella storia. Perché se non avviene questo, che troviamo forza restando saldi nella Chiesa, spariremo come popolo. (…) Ha citato poi libri di uomini di scienza americani secondo i quali la vita media dell’uomo è garantita ormai dalla medicina fino all’età di 63 anni. (…) In questo caso ha detto: “Una lunga vita e la stessa libertà non hanno significato (…) quando i cumuli dei cadaveri crescono ogni giorno, e le prigioni e i lager sono pieni di prigionieri politici”.

(Dossier idem, pagina 87)

Ispettorato Sicurezza Sibiu
D.G.S.S. Bucarest

Servizio 1, Ufficio 6


Rapportiamo di seguito: il 3 luglio, il vescovo Suciu Ioan ha soggiornato nel comune di Patranjeni. E’ stato ricevuto dal prete ortodosso locale, quindi nella chiesa del prete greco-cattolico Fagarasan Ilie. Nella predica ha detto che Giuda e Caifa hanno molti compagni al giorno d’oggi. Ma essi (fedeli greco-cattolici) resteranno al fianco della Chiesa Unita con Roma, la cui guida è il Papa. (…)
Da Patranjeni, il vescovo Suciu si è recato a Zlatna, dal sacerdote Bogdan Iosif, per dire messa. Qui ha affermato: “Oggi la Chiesa Unita con Roma è messa alla prova, ma non si riuscirà a distruggerla, poiché Gesù ha detto: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa! Tuttavia una parte delle nazioni del mondo ormai non crede più in Dio, si avvia a passi rapidi sulla strada della perdizione e vuole condurre anche noi su questo cammino”.

Ispettore alla Sicurezza, Gheorghe Craciun
(Dossier 2578, vol. 1, fila 195)

20 giugno 1948
Nota informativa
Si informa che oggi, in data sopraindicata, nella cattedrale greco-cattolica di Blaj, il vescovo dottor Suciu Ioan ha tenuto una predica in cui si evidenzia di seguito: “(…) Ci dicono che siamo traditori, ma non sappiamo perché saremmo traditori e di cosa. (…) Il Signore ha detto: “Beati voi quando vi imprigioneranno, e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia!” E’ chiaro allora che dovremo soffrire e subire violenze per la giustizia di Dio. (…) Ma di cosa infine saremmo traditori? Della fede, del popolo, del paese? No! (…) la Chiesa greco-cattolica ha lottato per educare il popolo quando esso era schiavo, ha lottato per la sua libertà. (…) Perciò vi dico che ci sottoporremo alle leggi, ma contro la nostra fede non faremo niente. E se ci chiedono: “Da che parte state? Dalla parte del popolo o da quella del Papa?” rispondiamo: “Dalla parte di Dio, perché Egli aiuti questo popolo”. (…) Preghiamo il Signore che illumini le menti dei nostri governanti, perché non distruggano né la fede né la Chiesa cattolica”.
A questa predica hanno assistito circa 300 persone, in maggioranza intellettuali. La predica è iniziata alle 11:15 ed è terminata alle 12:00.

Informatore T.N.T.
(Dossier idem, fila 553)

D.R.S.P. Brasov
Nota


La Metropolia greco-cattolica di Blaj, in data 3 settembre del corrente anno, ha emesso una circolare con numero 3496 del 1948, rivolta a tutti i preti greco-cattolici di questa Metropolia. La circolare è stata diffusa nella provincia di Fagaras dal vicario greco-cattolico Gheorghe Ivan, ed è firmata dal vescovo Ioan Suciu. Il testo della circolare è il seguente: “Cari fratelli in Cristo, è giunta l’ora dell’oppressione per il Verbo di Dio, ed è giunto il Venerdì santo della Chiesa Romena Unita con Roma. Con indicibile sofferenza dell’anima apprendo che avete abiurato la fede cattolica, compromettendo con una firma il destino della vostra anima (…). Che avete fatto? Avete rinnegato il Verbo di Dio. (…) Sottoscriverete dunque la vostra condanna eterna? Considerate i milioni di soldati morti per una causa puramente umana, pensate agli uomini politici che hanno lottato per le cose di questo mondo: noi invece non ci mobiliteremo per la Chiesa di Cristo, saremo vigliacchi e disertori? In nome di Gesù crocifisso e del giuramento di fede fatto, tornate, emendate e correggete il peccato e la vergogna vostra. Date testimonianza di fede davanti a tutto il popolo, (…) testimoniate una fede salda, come Simon Pietro dopo il rinnegamento (…)”.

Blaj, 30 sett. 1948
Ioan Suciu Vescovo

Gheorghe Ivan - vicario episcopale
(Dossier idem, fila 358)

Circolare emessa dal Vescovo Ioan Suciu il 5 ottobre 1948
(…) Cari figli della mia anima,
dodici anni fa, al tempo della persecuzione in Spagna contro la Chiesa di Cristo, quando chiese cattedrali e monasteri erano incendiati e arsi, quando furono uccisi 16.000 tra preti, monaci, uomini e donne consacrate a Dio, così come molte migliaia di figli della Chiesa, i miscredenti processarono una giovane donna cristiana, e deridendola le domandarono: “ Perché tace il vostro Gesù? Perché Cristo lascia che facciamo tutto questo alle vostre chiese?”. La ragazza cristiana rispose: “Perché Gesù ha taciuto anche quando è stato coperto di sputi, flagellato, coronato di spine e consegnato a morte”. Egli tace anche adesso, quando la sua Chiesa, che è il suo Corpo, e i suoi fedeli sono torturati e imprigionati, come è stato fatto a Lui il Venerdì Santo. Ma risponderà, risuscitando dai morti l’anima della nostra Chiesa. (…) Beati voi quanto siete oltraggiati per il suo Nome e per quello della sua Santa Chiesa! Ringraziate Dio per questo. Non vi lasciate impressionare da comitati, discorsi, condanne, minacce, siate invece forti, fermi nella fede per la quale i nostri padri hanno versato il sangue. (…) Vi minacceranno, vi batteranno, vi porteranno dinanzi ai tribunali, ma davanti ai giudici non vi spaventate, il Signore è con noi e non vi lascerà soli nella prova (…). Amati fedeli, (…) non c’è che una Chiesa che Gesù ha istituito, la Chiesa le cui chiavi ha consegnato al pescatore Pietro e, dopo di lui, ai vescovi di Roma che gli sono succeduti e che chiamiamo col nome di Papi. (…) Non c’è che una sola Chiesa, rispetto alla quale le porte degli inferi non prevarranno, e questa è la Chiesa di Pietro. Questa è, cari fedeli, la Chiesa cattolica, per noi rumeni, la Chiesa Unita con Roma. (…) Lottate dunque la giusta lotta della fede, come milioni di martiri! Lottate assieme al Cuore Immacolato di Maria, nella speranza incrollabile della vittoria della Chiesa, poiché Cristo stesso la trarrà dal sepolcro. La grazia del Signore ed il mio abbraccio con tutti voi. Amen”.

Blaj 5 ott. 1948
Dr. Ioan Suciu, Vescovo, Amministratore Apostolico dell’Arcidiocesi di Alba Iulia e Fagaras

(A.C.N.S.A.S, fondo informativo, dossier 3692, fila 63)

D.R.S.S. Dossier 3 del 19 febbraio 1949
Rapporto

Il nostro informatore [cancellato con inchiostro nero] ha segnalato nel giorno 16 un manifesto redatto da Ioan Suciu prima che fosse arrestato. Ha lasciato a una donna di Blaj molti manifesti, che la suddetta donna ha diffuso tra i greco-cattolici, sostenendo che il contenuto fosse stato dettato dalla Madre di Dio ad una ragazzina.

Manifesto
Parole Immacolate per le anime dei pastori e dei figli della Chiesa Romena Unita. Rivelazioni fatte ad una bambina di Blaj il 1° novembre 1948

Siate forti, figli miei, in questi giorni difficili. Non siate pavidi, non siate codardi di fronte alle minacce, non rinnegate la fede. Lottate con coraggio, lottate insieme al mio Cuore Immacolato, poiché questa prova piombata su di voi non durerà a lungo. Tra non molto voi, fedeli, insieme alla vostra Chiesa, risorgerete, attraverso il mio Cuore Immacolato, per la potenza data dal Padre celeste. Vi hanno tolto vescovi e sacerdoti per ingannarvi con le minacce del demonio. Non perdete la fede nel mio Figlio, che è Sacerdote e Pastore eterno delle anime. Io sono la vostra Mamma e la vostra Protettrice, e ho cura di voi. Siate forti, pregate sempre il Rosario, fate penitenza. Pregate per quelli che perseguono il male e per quelli che deridono il Figlio mio. Figli miei, lottate con fiducia in questi tempi, in cui i figli di satana cercano di disperdervi, minacciandovi con la morte per farvi rinnegare la fede. In questi tempi dovrete soffrire molto. Pensate che il Figlio mio vi abbia dimenticato, ma Egli non vi ha dimenticato, anzi vi guarda con amore. Egli ha pietà di voi e vi ama. Il Padre celeste, attraverso il mio Cuore Immacolato, si aspetta da voi in questi tempi che preghiate e vi sacrifichiate, per dargli lode e testimonianza. Conservate la pace del cuore. Date ascolto al mio Cuore Immacolato e abbiate fede che Esso vi salva. (…)

Nota nostra: I dossier della Securitate non relazionano circa l’arresto di monsignor Suciu, che sappiamo essere avvenuto a Blaj il 27 ottobre ’48, ad opera di un delegato dell’Ispettorato della Securitate di Sibiu. Con lui furono arrestati altri dieci chierici. Immediatamente condotti a Sibiu, fu loro intimato il passaggio all’ortodossia sotto minaccia di morte, ma nessuno accettò. Furono quindi tradotti a Bucarest, al Ministero degli Interni, di qui successivamente a Dragoslavele (residenza del Patriarca ortodosso Iustinian), poi al Monastero di Caldarusani e infine, il 24 maggio 1950, al carcere di sterminio di Sighetu Marmatiei, dove il vescovo Ioan Suciu avrebbe trovato la morte.

Ion Gavrila Ogoranu, Episcopul Ioan Suciu in fata furtunii – Documente de la Consiliul National de Studiere a Arhivelor Securitatii – (Il vescovo Ioan Suciu di fronte alla tempesta – Documenti del Consiglio Nazionale di Studi sugli Archivi della Securitate, ndr), Casa editrice Viata crestina, Cluj 2006. (contact@viata-crestina.ro www.viata-crestina.ro)