Unità didattica sulla bioetica 8 - Glossario: Fecondazione artificiale

Autore:
Matrone, Ida
Fonte:
CulturaCattolica.it
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FECONDAZIONE ARTIFICIALE O EXTRACORPOREA

L’unione del gamete maschile con un ovulo femminile avviene in vitro dove si genera lo zigote e quindi con la replicazione cellulare la blastula che poi viene impiantata nell’utero della donna.
OMOLOGA quando ci si avvale di elementi biologici appartenenti alla coppia;
ETEROLOGA quando invece ci si avvale di uno o più elementi biologici (spermatozoi, ovociti o utero) estranei alla coppia.

Per permettere la fecondazione artificiale l’ovaio viene gonfiato farmacologicamente fino a raggiungere le dimensioni di un melone. Le donne vanno incontro a gestosi, placente previe, malformazioni fetali, gravidanze extra – uterine, lesioni vascolari. L’iperstimolazione ovarica può provocare una sindrome pericolosa per la loro stessa vita. Vengono sacrificati 92 embrioni su 100. Solo il 15% ottiene il figlio desiderato. Per i bambini nati così esiste il dubbio della comparsa di anomalie tardive, malattie di tipo degenerativo a carico del sistema nervoso e dei muscoli (queste informazioni si possono trovare nel libro ” La procreazione assistita” del professor Carlo Flamigni, il campione della sperimentazione e uno dei maggior esperti di fisiopatologia della riproduzione umana; ediz. Il Mulino)

INTRACORPOREA quando la fecondazione avviene all’interno delle gonadi femminili.

“Ci si può domandare se non sia possibile cercare di aiutare la procreazione in quei casi in cui si rilevi particolarmente difficile. C’è una cosa che noi sappiamo e che non sanno le scimmie, ed è il fatto che è la penetrazione dell’organo maschile nell’organo femminile che costituisce il matrimonio. Non è l’impegno. Certo, ci deve essere come primo passo, l’impegno, ma deve esserci la consumazione affinché il matrimonio esista. Questo dato,il contatto fisico di due persone ha un onore straordinario: quello di donare, eventualmente,la vita ad una terza persona. Infatti, nella procreazione il solo atto deliberato, riflettuto, cosciente è l’atto genitale tra il marito e la moglie. Una volta che i gameti, cioè gli elementi maschili, vengono deposti nell’organo genitale femminile, niente più può essere determinato dalla volontà degli sposi. Sarà la fisiologia cellulare che determinerà la fecondazione, o non la determinerà se la fisiologia non è buona. Ogni volta che si dovrà intervenire per riparare questa funzione fisiologica, a livello delle tube, o somministrando dei farmaci per rendere più forti gli spermatozoi o per aiutare gli ovuli, noi abbiamo a che fare con quello che è lo specifico della medicina , cioè aiutare la natura, aiutare un processo che non è sotto il comando volontario della persona che lo subisce, Al contrario , quando si tratta di portare gli spermatozoi nell’organismo femminile, non si tratta più di dare un aiuto alla natura, poiché quando è una fecondazione extra – corporea, il marito può portare gli spermatozoi nel corpo della donna; quello che non può fare è impiantarli in una provetta. Quindi se qualcuno prende gli spermatozoi dell’uomo e li mette in questa provetta ha compiuto la funzione coniugale. In altre parole, non si tratta più di un gesto di aiuto alla natura, ma rappresenta una sostituzione di persona vera e propria.
Testard descrive in un libro come è avvenuta la prima fecondazione artificiale: quando ha rimesso questo piccolissimo embrione nell’utero della donna, c’erano quattro persone: l’anestesista, l’ostetrico, il dottor Testard (che era lo specialista della fecondazione) e, ovviamente, la madre. Tutto si concluse nel modo migliore, ma alla domanda del marito che voleva sapere cosa fosse successo, la donna rispose con una frase molto semplice: “Ho fatto l’amore con tutti e tre”. (Jerome Lejeune è stato genetista e docente di genetica all’Università di Parigi e Membro della Pontificia Accademia delle Scienze).