“Queste oscure materie” - la trilogia di Philip Pullman 3 - La lama sottile
Continua l'analisi della discussa opera di P. Pullman da cui è stato tratto il film "La bussola d'oro".- Autore:
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Nel seguito Lyra incontrerà Will, un ragazzino del nostro mondo, il quale viene in possesso di una lama capace di aprire passaggi tra i mondi. Will cerca il padre, Lyra deve scappare da sua madre; il padre di Lyra li cerca perché vuole il potere del coltello di Will (che può uccidere anche Dio); la chiesa li cerca perché una profezia identifica Lyra con la Nuova Eva, e vogliono impedirle di peccare di nuovo, con il metodo molto razionale di ammazzarla prima che possa farlo. La ex suora, originaria del nostro mondo, è destinata a essere il serpente della nuova Eva, ma a dire il vero non ho capito cosa faccia di tanto decisivo. Diversi personaggi positivi aiutano i due nelle varie vicende, e diversi “cattivi” si aggirano facendo danni, come è normale in romanzi del genere. I due si innamorano (sono ragazzi precoci), ma, con l’aiuto della ex suora e della polvere, scoprono che:
a) ogni volta che usano la lama, nasce uno Spettro, creatura orribile (benché invisibile ai bambini) che divora l’anima riducendo le persone come idioti. Solo gli adulti vedono gli Spettri e solo gli adulti sono attaccati dagli Spettri: il mondo infestato dagli Spettri è diventato perciò un mondo abitato da soli bambini che si autogestiscono. Molto male. Quello che attira gli Spettri è però, viene detto ad un certo punto, l’attenzione cosciente al mondo, che i bambini non hanno;
b) la polvere coincide con la consapevolezza, ma vagando da mondo a mondo si sperde e tutti i mondi muoiono, perciò si devono chiudere tutti i passaggi;
c) nessuno può vivere a lungo fuori del proprio mondo,
perciò il loro amore deve essere sacrificato: non è possibile per uno di loro vivere nel mondo dell’altro; non è possibile aprire un passaggio per vedersi ogni tanto (per via degli Spettri); si potrebbe correre il rischio di lasciare aperta una finestrella, ma decidono di lasciare aperta quella che hanno fatto nel mondo dei morti, per permettere loro di uscirsene, e pertanto non possono averne una per i loro scopi personali. Perciò si separano con grande coraggio e abnegazione.