22 maggio - Viene approvata la LEGGE 194 per la "TUTELA SOCIALE DELLA MATERNITÀ".
Oggi 22 maggio ricordiamo l'approvazione della legge 194 a 46 anni di distanza.Legge del 22 maggio 1978, n. 194 dal titolo significativo e potremmo dire sorprendente "Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza" il cui art 1 recita:
1. Lo Stato garantisce IL DIRITTO ALLA PROCREAZIONE COSCIENTE E RESPONSABILE, RICONOSCE IL VALORE SOCIALE DELLA MATERNITÀ E TUTELA LA VITA UMANA DAL SUO INIZIO. L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite. Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che l'aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite.
Siamo come tutti vedono nella finestra di Overton che precede il cosiddetto diritto di aborto ormai proclamato dal pensiero diffuso dominante. E' sempre utile perciò riflettere sui dati e confrontarli con quelli della denatalità (200000 nati in meno ogni anno rispetto alle morti).
“La legge sull’interruzione volontaria della gravidanza ha bisogno di un tagliando”, dice la prima firmataria che è Emma Bonino. Se lo ricordi qualche prete che la invita a parlare dall’altare di una chiesa. Emma Bonino chiede l’ulteriore banalizzazione dell’aborto, non paga dei sei milioni di bambini impediti a nascere dal 1978 ad oggi, non paga delle OLTRE DUECENTOMILA SCATOLE DI PILLOLA DEI CINQUE GIORNI DOPO CHE SONO STATE VENDUTE NELL’ANNO IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVO ALLA COMPLETA LIBERALIZZAZIONE COME FARMACO DA BANCO ACQUISTABILE SENZA RICETTA MEDICA (per un banale antibiotico per gli stati febbrili ve la chiedono, per eliminare un embrione che sta per impiantarsi no, e così le scatole vendute passano in un anno da tredicimila a più di duecentomila, per la gioia della Novartis che le produce)"(Mario Adinolfi, La Croce, 27/09/2017)
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Per una riflessione sul referendum per l'abrogazione e sui suoi risultati vedi qui.