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Il pensiero di Chesterton - L'uomo naturale e l'enigma del mondo 14 - L'uomo eterno

Autore:
Platania, Marzia
Fonte:
CulturaCattolica.it

L'analisi dell'uomo si concludeva nell'affermazione che l'uomo, e sottolineiamo ogni uomo, è innanzitutto un problema aperto, una creatura tesa per sua natura alla definizione del significato del tutto e quindi strutturalmente sbilanciata verso un Altro-da-sé, gettata nel mondo dall'urgenza di questa ricerca che è essenziale e irrinunciabile per ogni individuo. L'analisi di questo suo rapporto col mondo si conclude nella constatazione di un altro problema aperto. Per ogni nuovo nato che si affaccia all'esistenza l'universo è posto sotto processo, ma dopo milioni di anni la sentenza non è ancora definitiva. L'accusa e la difesa, pessimisti ed ottimisti, hanno entrambi le loro ragioni, e dopo un dibattito che si svolge attraverso le epoche manca ancora una spiegazione che tenga dentro, risolva e spieghi in sé stessa la contraddizione radicale tra una bontà del mondo che l'uomo constata e la presenza del male di cui non si può evitare di fare esperienza. L'uomo è definito da una tensione tra una ricerca irrinunciabile ed un significato introvabile, troppo gigantesco per essere afferrato; la realtà da una tensione tra una consistenza e una caducità, tra un bene ed un male. L'analisi puramente razionale ci conduce a dover ammettere che la ragione non basta. Se una risposta all'enigma dell'uomo e del mondo esiste, occorre che ci venga offerta. La sua verità dovrà però essere vagliata al banco di prova di queste conclusioni: essa dovrà rendere conto della natura ambigua dell'uomo da un lato come materialità, come animale tra gli animali e dall'altra come emergenza ultima di una esigenza di significato totale e definitivo; della natura del reale come positività e negatività, consistenza e fragilità. La passione tesa a risolvere questi indovinelli senza cadere nella semplificazione, senza amputare il reale o la ragione per fabbricarsi una risposta, spinse Chesterton verso la Chiesa cattolica, verso l'ortodossia come il luogo delle possibili risposte. Questa passione attraversa e costituisce altresì la stoffa di tutta la cultura e la storia dell'uomo: l'uomo eterno, con le sue domande senza risposta, ha attraversato tutta la storia. Anzi la storia stessa altro non è che la storia dei suoi tentativi di immaginare e costruire quel significato ultimo cui conformare la sua condotta personale e sociale. Il cristianesimo si pone così come la risposta al problema della storia tanto quanto al problema che ogni singolo uomo è a sé stesso.

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