La radura nel bosco

I sentieri della letteratura durante il "secolo greve"
Fonte:
CulturaCattolica.it ©
Articoli Correlati
Vai a "Schede per lo studio"



DISCESA NELLA SELVA OSCURA"La cultura della quale vogliamo parlare non è la cultura degli indios o dei polinesiani, sulla quale ora indugiano anche i rotocalchi, con ipocrita pietà, per dire che l'autostrada transamazzonica era inevitabile. Parliamo invece della cultura italiana ed europea, per dire che l'Autostrada del Sole era evitabile." (Rodolfo Quadrelli, 1973)

PRODROMI E SINTOMI
1900 Oscar Wilde - Nietzsche - Solov'ëv profezie  
E l'Italia? Monza, 29 luglio 1900: re Umberto I è assassinato da un anarchico  
EVENTI E AVVENIMENTI
Il Novecentismo: estraneità, stranezza, straniamento, inautenticità.
1903 D'Annunzio "Alcyone" una confusione panica
1904 Pirandello "Il fu Mattia Pascal" il sentimento del contrario
1908 Papini e Prezzolini "La Voce" l'idealismo militante
1909 Marinetti "Manifesto del Futurismo" una rivoluzione iconoclasta
1916 Ungaretti "Il porto sepolto"  
  Jahier "Con me e con gli alpini"  
  Kafka "La metamorfosi"  
Avanguardismo, o il culto dell'innovazione
L'inveramento di un'utopia: la Grande Guerra [cfr. il finale de "La coscienza di Zeno" di Svevo]
dal 1919 Pound "Cantos" ["Con Usura"]
1923 Svevo "La coscienza di Zeno" la bugia come verità
1926 Pirandello "Uno, nessuno e centomila" vita vs. forma: la follia


***

- Eh, mio reverendo amico, - gli dico io, seduto sul murello […]. – Non mi par più tempo, questo, di scriver libri, neppure per ischerzo. In considerazione anche della letteratura, come per tutto il resto, io debbo ripetere il mio solito ritornello: Maledetto sia Copernico!
- Oh oh oh, che c'entra Copernico! – esclama don Eligio, levandosi su la vita […].
- C'entra, don Eligio. Perché, quando la Terra non girava…
- E dàlli! Ma se ha sempre girato!
- Non è vero. L'uomo non lo sapeva, e dunque era come se non girasse. […] Io dico che quando la Terra non girava, e l'uomo, vestito da greco o da romano, vi faceva così bella figura e così altamente sentiva di sé e tanto si compiaceva della propria dignità, credo bene che potesse riuscire accetta una narrazione minuta e piena d'oziosi particolari. […] Siamo o non siamo su un'invisibile trottolina, cui fa da ferza un fil di sole, su un granellino di sabbia impazzito che gira e gira e gira, senza saper perché, senza pervenir mai a destino, come se ci provasse gusto a girar così, per farci sentire ora un po' più di caldo, ora un po' più di freddo, e per farci morire – spesso con la coscienza di d'aver commesso una sequela di piccole sciocchezze – dopo cinquanta o sessanta giri. Copernico, Copernico, don Eligio mio, ha rovinato l'umanità, irrimediabilmente. Ormai noi tutti ci siamo a poco a poco adattati alla nuova concezione dell'infinita nostra piccolezza, a considerarci anzi men che niente nell'Universo, con tutte le nostre belle scoperte e invenzioni; e che valore dunque volete che abbiano le notizie, non dico delle nostre miserie particolari, ma anche delle generali calamità? Storie di vermucci, ormai, le nostre!"

Premessa seconda (filosofica) a mo' di scusa, in LUIGI PIRANDELLO, Il fu Mattia Pascal (1904)

***

"Non conclude. (…) Non è altro che questo, epigrafe funeraria, un nome. Conviene ai morti. A chi ha concluso. Io sono vivo e non concludo. La vita non conclude. E non sa di nomi, la vita. Quest'albero, respiro trèmulo di foglie nuove. Sono quest'albero. Albero, nuvola; domani libro o vento: il libro che leggo, il vento che bevo. Tutto fuori, vagabondo. (…) Così soltanto io posso vivere, ormai. Rinascere attimo per attimo. Impedire che il pensiero si metta in me di nuovo a lavorare… La città è lontana. Me ne giunge, a volte, nella calma del vespro, il suono delle campane (…) Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane. Io non l'ho più questo bisogno; perché muojo ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi: vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori."
Luigi Pirandello, «Uno, nessuno e centomila » (1926)


Inettitudine dei poeti, cioè degli "intimisti all'ombra del potere" (T. Mann)
1915-'25 Pirandello
"Si gira…/Quaderni di Serafino Gubbio operatore"
Miracolo economico e la "dolce vita": ricostruzione e devastazione dell'Italia?
1962 nasce la Scuola Media dell'obbligo unificata
1975 pubblicati i "Quaderni dal carcere" di Gramsci; egemonia, ovvero tutto il potere al PCI
1985 muore Italo Calvino:
fine del secolo greve
1997 premio nobel a Dario Fo:
fine della letteratura italiana.


L'AGONIA DELLA LETTERATURA:
Chi ancora legge un libro? [dati & cifre]
A lezione dai nuovi "maestri" (il neoilluminismo, da Magris a Tamaro, da Sepúlveda a Saramago e Tabucchi).
La situazione della scuola, la trasformazione dell'università: "segmenti e bastoncini" (L.Russo).
L'educazione alla mediocrità: vedi A
sino chi legge, citazione da R.Maragliano (1997)

RISALITA VERSO LA RADURA

"…è una nozione che attende, per essere capita e riconosciuta, un tempo storico nel quale non sarà più necessario al poeta essere maledetto e ribelle" (R.Q.,1973)


UN'IMMAGINE: CAPOVOLGERE L'ALBERO DELLA POESIA

Gli autori riscoperti: le «guide» e i «ricostruttori»
La lezione inedita di Giacomo Noventa: "fascismo e antifascismo, errori della cultura"
Le vie di
Dante e di Petrarca nella critica di Giovanni Casoli - Il ritorno di Dante nel '900
Donne che scrivono la realtà: Simone Weil e Maria Zambrano; Katherine Mansfield; Flannery O'Connor; Penelope Fitzgerald.

IL VARCO E' QUI? Gli autori fedeli:
Cristina Campo "La perfezione è imperdonabile"
Testimoni della guerra (culturale), da Mario Rigoni Stern attraverso Solženicyn ad Eugenio Corti
Un sentiero almeno è riaperto: "Il cavallo rosso"
(1983) di E. Corti.