8 aprile - SOLENNI FUNERALI DI SAN GIOVANNI PAOLO II (sette milioni di pellegrini).
Oggi 8 aprile ricordiamo – nel 2005 - i SOLENNI FUNERALI DI SAN GIOVANNI PAOLO II, tenutisi a Roma con l'afflusso di 7 MILIONI DI PELLEGRINI e con la presenza di PIÙ DI DUECENTO DELEGAZIONI AD ALTISSIMO LIVELLO E DEI RAPPRESENTANTI DI TUTTE LE CHIESE E DI TUTTE LE RELIGIONI.Memorabile e straordinaria fu l'omelia del Cardinal Ratzinger.
Qui il video
e qui il testo.
Ecco infine le immagini anch'esse memorabili dell'avvenimento.
Quali furono le memorabili parole di Joseph Ratzinger, futuro papa Benedetto XVI?
Ecco l’incipit della sua omelia - capolavoro:
"Seguimi" dice il Signore risorto a Pietro, come sua ultima parola a questo discepolo, scelto per pascere le sue pecore. "Seguimi" – questa parola lapidaria di Cristo può essere considerata la CHIAVE PER COMPRENDERE il messaggio che viene dalla vita del nostro compianto ed amato Papa Giovanni Paolo II, le cui spoglie deponiamo oggi nella terra come seme di immortalità – il cuore pieno di tristezza, ma anche di gioiosa speranza e di profonda gratitudine……
Ecco la conclusione.
Egli ha interpretato per noi il mistero pasquale come mistero della divina misericordia. Scrive nel suo ultimo libro:
Il limite imposto al male "è in definitiva la divina misericordia" ("Memoria e identità", pag. 70).
E riflettendo sull’attentato dice: "Cristo, soffrendo per tutti noi, ha conferito un nuovo senso alla sofferenza; l’ha introdotta in una nuova dimensione, in un nuovo ordine: quello dell’amore…E’ la sofferenza che brucia e consuma il male con la fiamma dell’amore e trae anche dal peccato una multiforme fioritura di bene" (pag. 199). Animato da questa visione, il Papa ha sofferto ed amato in comunione con Cristo e perciò il messaggio della sua sofferenza e del suo silenzio è stato così eloquente e fecondo.
Divina Misericordia: Il Santo Padre ha trovato il riflesso più puro della misericordia di Dio nella Madre di Dio. Lui, che aveva perso in tenera età la mamma, tanto più ha amato la Madre divina. Ha sentito le parole del Signore crocifisso come dette proprio a lui personalmente:
"Ecco tua madre!". Ed ha fatto come il discepolo prediletto: l’ha accolta nell’intimo del suo essere (eis ta idia: Gv 19, 27) – Totus tuus. E dalla madre ha imparato a conformarsi a Cristo.
Per tutti noi rimane indimenticabile come in questa ultima domenica di Pasqua della sua vita, il Santo Padre, segnato dalla sofferenza, si è affacciato ancora una volta alla finestra del Palazzo Apostolico ed un’ultima volta ha dato la benedizione "Urbi et orbi". Possiamo essere sicuri che il nostro amato Papa sta adesso alla finestra della casa del Padre, ci vede e ci benedice.
Sì, ci benedica, Santo Padre. Noi affidiamo la tua cara anima alla Madre di Dio, tua Madre, che ti ha guidato ogni giorno e ti guiderà adesso alla gloria eterna del Suo Figlio, Gesù Cristo nostro Signore. Amen.
Per completare la riflessione vedi anche qui.