3 febbraio - JOHANN GUTENBERG: la rivoluzione comunicativa dell'età moderna.

Inventore, tipografo ed orafo tedesco, inventore della stampa a caratteri mobili in Europa e cioè iniziatore di una rivoluzione comunicativa che ebbe esiti rilevanti sulla società europea e mondiale.

JOHANN GUTENBERG (Magonza, 1394-1399 circa – Magonza, 3 febbraio 1468) nacque appunto a Magonza, che attualmente ospita un museo in suo onore, dal mercante Friele (Friedrich) Gänsfleisch zur Laden e da Else Wyrich. Il nome "zum Gutenberg" deriva dall'edificio "Hof zum Gutenberg" (oggi in Christophstrasse, 2) in cui la famiglia si trasferì. I Gänsfleisch erano una delle famiglie patrizie della città, dediti alla lavorazione del metallo e al conio. Attorno al 1430 Gutenberg si trasferì, per motivi politici, a Strasburgo dove lavorò come apprendista orafo e, in particolare, si occupò del conio delle monete.

Attorno al 1444 Gutenberg ritornò a Magonza, dove nel 1450 costituì una Societas con il banchiere Johann Fust, che contribuì con 2000 Gulden, e l'incisore Peter Schöffer (o Schäffer), allo scopo di stampare la cosiddetta "Bibbia a 42 linee" sulla base della Vulgata.
Il lavoro venne concluso il 23 febbraio 1455 presso la "Hof zum Humbrecht" (oggi in Schustergasse, 18) e il libro messo in vendita a Francoforte. L'edizione (con tiratura di 180 copie) suscitò immediato entusiasmo per la qualità tipografica.

Immediatamente dopo la pubblicazione il banchiere Fust richiese la restituzione, con interessi, della sua quota, causando un processo per insolvenza contro Gutenberg e il passaggio della proprietà di apparecchiature e macchinari al banchiere stesso. Fust li utilizzò, assieme a Schöffer, per stampare nel 1457 un'edizione del Libro dei Salmi. Questo presenta nuovi tipi in due altezze e la stampa bicroma dei capilettera.

Le invenzioni di Gutenberg
- Il torchio da stampa; modellato sul torchio da vino dei vignaioli renani.
- La fòndita a ripetizione; ovvero le lettere incise in rilievo sui vari punzoni, venivano impresse in una piastra metallica (in genere d'ottone); si imprimeva così una matrice incavata dalla quale si potevano ricavare,con apposite colature, i caratteri tipografici in quantità,grandezza e qualità desiderata.
- L'inchiostro per i caratteri mobili; con qualità chimiche appropriate ai caratteri in metallo.

Per approfondire con McLuhan gli aspetti della rivoluzione comunicativa, introdotta prima dalla stampa e poi da Internet, vedi qui l'intervista a G.Gamaleri.

Per I link collegati vedi il 13 novembre
NASCE INTERNET.