Il grande mistero della bandiera dell’Immacolata che sventola sull’Europa

Arsène Heitz aveva detto personalmente che per realizzare il bozzetto della futura bandiera europea si era ispirato volontariamente all’iconografia della medaglia miracolosa donata dalla Vergine il 27 novembre 1830 in cui ci sono 12 stelle che rimandano al noto brano dell’Apocalisse in cui si parla della donna coronata di 12 stelle.
Autore:
Carloni, Salvatore
Curatore:
Leonardi, Enrico
Fonte:
CulturaCattolica.it
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Il grande mistero della bandiera dell’Immacolata che sventola sull’Europa

Nel 1917 a Fatima la Vergine Santissima era venuta per salvare l’umanità dal baratro della Seconda guerra mondiale e della dannazione eterna. Ma la mancata consacrazione della Russia fu determinante perché si scatenasse l’orrore in terra che portò circa 70 milioni di morti e la Shoah.
Oggi viviamo la vittoria dell’Immacolata che c’è stata grazie alla grande consacrazione al Cuore Immacolato fatta da Giovanni Paolo II il 25 marzo 1984.
Il testo di questa consacrazione è sul sito ufficiale della Santa Sede al seguente link dopo il titolo: "Il Papa affida alla Madonna gli uomini e le nazioni":
https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/homilies/1984/documents/hf_jp-ii_hom_19840325_giubileo-famiglie.html
Nel 2001 il Cardinal Tarcisio Bertone ha reso pubblico il contenuto di una sua conversazione ufficiale con la Ven. Suor Lucia, ultima veggente di Fatima.
Potete leggere il contenuto di questa conversazione gratuitamente sul Bollettino Ufficiale della Santa Sede al link:
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2001/12/20/0692/02107.html
Come potete leggere chiaramente la Ven. Suor Lucia disse che la consacrazione voluta dalla Vergine di Fatima era stata fatta nel 1984 ed era stata accettata dal Signore.
C'è anche da ricordare che l'altra pastorella Santa Giacinta Marto si era offerta volontariamente vittima di espiazione come le chiese la Vergine di Fatima in una successiva apparizione dopo quelle del 1917 e la Vergine le predisse che sarebbe stata ricoverata in due ospedali come poi esattamente avvenne. Tutto questo è riportato dalla Ven. Suor Lucia, ultima veggente di Fatima, a pag. 101 nel libro: “Lucia racconta Fatima. Memorie, lettere e documenti di suor Lucia” Edizioni Queriniana.
Santa Giacinta Marto è stata canonizzata con l'altro pastorello San Francisco Marto nel 2017.
Nel 1989, anno della Caduta del Muro di Berlino si è compiuto il miracolo approvato per la beatificazione dei due pastorelli Giacinta e Francisco avvenuta il 13 maggio 2000.
Questo miracolo si è compiuto proprio il 20 febbraio 1989, in coincidenza con il giorno in cui 69 anni prima era morta la povera Santa Giacinta Marto: in modo inspiegabile per la scienza dopo 22 anni di dolore guariva dalla paraplegia mielite trasversa la signora portoghese Maria Emilia Santos, grande devota dei pastorelli. Il miracolo approvato per la canonizzazione dei due pastorelli di Fatima, avvenuta nel 2017, è stato altrettanto eclatante come potete leggere nei minimi particolari e gratuitamente al link:
https://francescanisanteframo.it/2017/05/12/fatima-francesco-e-giacinta-santi-ecco-chi-e-il-bambino-del-miracolo/
La Ven. Suor Lucia, ultima veggente di Fatima, moriva a 97 anni proprio il 13 febbraio 2005, ricorrenza mensile della prima apparizione di Fatima avvenuta il 13 maggio 1917.
E come segno vivo della vittoria dell’Immacolata che Ella stessa preannunciò a Fatima, oggi davanti agli occhi di tutti gli uomini e le donne della nostra generazione sventola sull’Europa proprio la bandiera dell’Immacolata Concezione. Ma anche questa bandiera può ancora purtroppo essere segno di contraddizione, come lo fu Gesù stesso per la sua generazione. Per capire il grande mistero d’amore che c’è nella bandiera che sventola sull’Europa dobbiamo partire dal fatto teologicamente incontestabile che, secondo l’insegnamento bimillenario della Chiesa, la Vergine può ottenere tutto dal Cuore di suo Figlio. E tra le tante apparizioni della Madre di Dio, quella del 27 novembre 1830 con il dono ineffabile della medaglia miracolosa è davvero una delle più grandi apparizioni di 2000 anni di storia. Per leggere la storia di questa apparizione della Vergine a Santa Caterina Labouré e di tutte le coincidenze di date e di fatti storici che ne comprovano la veridicità assoluta dovete leggere integralmente il testo al link:
https://www.culturacattolica.it/cristianesimo/maria/apparizioni/per-una-storia-della-medaglia-miracolosa
E in questo stesso testo anche alcune sorprendenti ed eclatanti grazie che lasciano senza fiato.
La prima di queste grazie è quella della conversione dell’ebreo ateo Alfonso Ratisbonne.
Se oggi sull’Europa sventola la bandiera dell’Immacolata Concezione è perché è stata Lei stessa a volerlo chiedere a suo Figlio che ha ogni potere in cielo e in terra (Matteo 28,18) e le prove che ora vi presento non lasciano adito ad alcun dubbio. Nel 1950 il primo Consiglio europeo a Strasburgo bandì un concorso per il disegno di una bandiera comune. Il 25 marzo 1957 furono firmati i Trattati di Roma che costituiscono lo storico atto di nascita della Comunità europea, poi trasformatasi nell’odierna Unione Europea. Quel 25 marzo, come ogni anno, era la Solennità dell’Annunciazione.
L'8 dicembre 1955 il Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa adottò l’attuale bandiera dell’Unione Europea. Quell’8 dicembre, come ogni anno, era la Solennità dell’Immacolata Concezione. A settembre 2019, la casa editrice ufficiale del Consiglio d'Europa - Éditions du Conseil de l'Europe – ha voluto pubblicare il libro dal titolo: “Europe: a human enterprise” in occasione del 70° anniversario del Consiglio d’Europa sotto la presidenza francese del Consiglio d’Europa. Come potrete vedere direttamente al link ufficiale:
https://book.coe.int/en/books-on-europe/7981-europe-a-human-enterprise.html
facendo click sulla sezione EXTRACT si può scaricare il file in pdf con un estratto di questo libro.
Da pagina 19 potete leggere l’intero capitolo dal titolo: “Paul Lévy e Arsène Heitz, i padri della bandiera europea”. E ci troviamo una miniera di informazioni che analizzate non lasciano adito a dubbi. Ebreo di nascita e convertito al cattolicesimo nel 1940, Paul Lévy era nato il 27 novembre 1910: fu internato nel campo di concentramento di Fort Breendonk ma a luglio 1942 riuscì ad andare a Londra. Nel 1949 divenne il primo direttore dell’Ufficio delle Comunicazioni e Informazioni del Consiglio d’Europa. Arsène Heitz era nato il 24 settembre 1908: unitosi all’esercito francese durante la Seconda guerra mondiale prese parte alla liberazione dell’Alsazia.
In questo capitolo potrete leggere anche i loro luoghi di nascita e la testimonianza di un cugino di Arsène Heitz in cui è scritto chiaramente che Arsène Heitz aveva detto personalmente che per realizzare il bozzetto della futura bandiera europea si era ispirato volontariamente all’iconografia della medaglia miracolosa donata dalla Vergine il 27 novembre 1830 in cui ci sono 12 stelle che rimandano al noto brano dell’Apocalisse in cui si parla della donna coronata di 12 stelle.
Il testo di questo capitolo del libro “Europe: a human enterprise” si limita in sintesi a questo che peraltro già da solo è stupefacente e commovente al tempo stesso. Ma da qui in poi dobbiamo approfondire l’analisi degli inequivocabili dati forniti da questo libro. Ho voluto andare oltre e quello che ho trovato è assolutamente sconvolgente. La prima cosa da dire subito è che Paul Lévy e Arsène Heitz erano entrambi alsaziani: Lévy era nato a Rixheim che dista circa 80 chilometri da Huttenheim, città natale di Arsène Heitz. Proseguendo bastano solo altri 30 chilometri di strada per arrivare a Strasburgo che non è solo la sede del Parlamento Europeo e il cuore dell’Alsazia. Strasburgo è esattamente il luogo dove nacque Alfonso Ratisbonne, quel giovane ebreo ateo che il 20 gennaio 1842, come San Paolo sulla via di Damasco, ebbe la grandiosa grazia di un’apparizione che gli cambiò per sempre la vita: nella Basilica di Sant’Andrea delle Fratte, nel centro di Roma, Alfonso Ratisbonne vide la Vergine Maria e proprio per questo volle subito diventare cattolico. Quel 20 gennaio Alfonso Ratisbonne aveva esattamente 27 anni e portava al collo – ma fino ad allora per farsene beffe – la medaglia miracolosa dell’apparizione del 27 novembre 1830. La data di nascita di Paul Lévy – in modo davvero impressionante - è esattamente il 27 novembre 1910 che coincide proprio con l’80° anniversario di questa apparizione mariana a Rue du Bac nel centro di Parigi. La data di nascita di Arsène Heitz in apparenza non sembra altrettanto significativa: Heitz nasceva il 24 settembre 1908, data che anche ai devoti della medaglia miracolosa potrebbe non dire nulla. Ma ho voluto indagare fino in fondo e ho scoperto che, dopo la conversione al cattolicesimo, Alfonso Ratisbonne fu ordinato sacerdote esattamente il 23 settembre 1848. Il giorno in cui nasceva Arsène Heitz era esattamente il 60° anniversario della prima messa celebrata da padre Alfonse da sacerdote cattolico. Inoltre come è riportato nel libro del notissimo mariologo padre René Laurentin: “Caterina Labouré – la medaglia miracolosa” la Vergine apparve con un manto blu il 27 novembre 1830 e quello stesso blu profondo è oggi il colore della bandiera europea.
Questo libro è basato sulle testimonianze scritte dell’Archivio Ufficiale delle Figlie della Carità a Rue du Bac in Parigi. Ma torniamo a quel 20 gennaio 1842: Alfonso Ratisbonne, allora ateo, aveva esattamente 27 anni: il 27 è un numero davvero particolare per chi conosce bene la storia della medaglia miracolosa. Lo stesso San Vincenzo de’ Paoli, fondatore della Congregazione di cui faceva parte Santa Caterina Labouré, era morto il 27 settembre 1660. Ma gli indizi del soprannaturale non finiscono qui, perché a tutto quello che ho descritto finora si aggiunge quello che può notare chiunque visiti la Cappella parigina dove è apparsa la Vergine. Sul lato destro della cappella riposa il corpo di Santa Caterina Labouré, sul lato sinistro della cappella riposa il corpo di Santa Luisa de Marillac fondatrice del ramo femminile della Congregazione e le sue date di nascita e di morte hanno un’enigmatica cifra: Santa Luisa era nata nel 1591 il giorno 12 agosto ed era morta nel 1660 il giorno 15 marzo. Se sommiamo il giorno della sua nascita e quello della sua morte otteniamo ancora 27. Davanti a quanto è riportato nell’articolo al primo link che ho fornito e davanti a tutte le coincidenze che ho scoperto e presentato in questo articolo non posso non concludere che tutto questo significa una sola cosa: è davvero la Madre che chiama i suoi figli, è davvero il Figlio che vuole abbracciare coloro che dalla Croce ha chiamato fratelli. Ma per chi non riesce ancora a varcare la soglia della speranza, la Vergine, esattamente come a Cana di Galilea, ha voluto chiedere grazia sovrabbondante ed inebriante: infatti, come chiunque può verificare, Alfonso Ratisbonne era nato nel 1814 esattamente il 1° maggio. Il giorno seguente 2 maggio era stato il giorno della nascita di Santa Caterina Labouré nel 1806. Ed entrambi vissero esattamente 70 anni.
Come non ricordare poi che maggio è storicamente il più importante mese dedicato alla filiale devozione alla Vergine Maria. Infatti la prima apparizione di Fatima ci fu proprio il 13 maggio 1917. Ma il Cuore Immacolato di Maria 36 anni dopo volle ancora manifestarsi con le lacrime agli occhi per i peccati e per i dolori dei suoi figli. Infatti dal 29 agosto al 1 settembre 1953 un’immagine del Cuore Immacolato di Maria lacrimò dagli occhi davanti a migliaia di testimoni:
https://www.famigliacristiana.it/articolo/madonna-delle-lacrime-di-siracusa-le-cose-da-sapere.aspx
Nel seguente video di TV2000, è chiaramente detto che queste lacrimazioni di Siracusa sono una mariofania assolutamente unica della storia della Chiesa in 2000 anni. E nel video di TV2000 potrete anche ascoltare le storia di due tra le tante grandiose guarigioni fisiche connesse a queste lacrimazioni del 1953: https://www.youtube.com/watch?v=BGnsD1YOUjo
La storia è raccontata interamente nel libro di Saverio Gaeta: “Siracusa – Le lacrime umane del Cuore Immacolato di Maria” San Paolo editore.
Ma nel libro di Saverio Gaeta e nel video di TV2000 non c’è questa ulteriore mia scoperta: se la Vergine era apparsa a Fatima nel 1917 cioè 36 anni prima di queste lacrimazioni nel 1953, dopo esattamente altri 36 anni nel 1989 si verificava il miracolo della divisione del muro di Berlino. Al seguente link sul sito ufficiale dello United States Istitute for Peace trovate un articolo che fin da titolo è chiarissimo nel dire che la caduta del muro di Berlino è stato a dir poco un miracolo. Anche i non credenti possono concordare sul fatto che sembrerebbe davvero essere stato solo il dito di Dio a distruggere il muro di Berlino visto che non c'è stato alcuno spargimento di sangue dopo decenni e decenni di terrore sovietico nell'Est europeo e in Russia:
https://www.usip.org/publications/2021/02/german-reunification-it-was-nothing-short-miracle

Il muro di Berlino crollava per sempre il 9 novembre 1989 che è esattamente il giorno in cui ogni anno c'è la Festa della Dedicazione della Basilica di San Giovanni in Laterano Madre e Capo di tutte le chiese di Roma e del mondo intero perché è la Basilica della Cattedra di Pietro:
https://www.divinarivelazione.org/9-novembre-festa-della-dedicazione-della-basilica-lateranense-mater-et-caput/
Come scrive Sant'Alfonso Maria de' Liguori, dottore della Chiesa, riportando una frase di S. Bernardino da Siena, dottore della Chiesa, ne Le Glorie di Maria: "Imperio Virginis omnia famulantur, etiam Deus". Ancora una volta nella storia dell'umanità la Vergine Santissima aveva chiesto e ottenuto da Suo Figlio un giorno di Festa per tutte le chiese di Roma e del mondo intero. Ancora una volta nella storia dell'umanità Vincitrice è la Chiesa per la permanente assistenza dello Spirito Santo. Il Signore Gesù aveva parlato apertamente a Pietro come è scritto in Mt 16, 18-19: "Et ego dico tibi: Tu es Petrus, et super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam; et portae inferi non praevalebunt adversum eam. Tibi dabo claves regni caelorum; et quodcumque ligaveris super terram, erit ligatum in caelis, et quodcumque solveris super terram, erit solutum in caelis.”

Il messaggio di Fatima sulla fine del comunismo iniziava a compiersi inesorabilmente proprio quel 9 novembre.
E proprio il giorno della Solennità di Natale 25 dicembre 1991 Mikhail Gorbachev in diretta televisiva dichiarava disciolta l’Unione Sovietica.
Ma leggete le esatte parole di Gorbachev in quel discorso del 25 dicembre 1991 sul sito del Corriere della Sera:
https://www.corriere.it/cultura/leparole/citazioni/gorbachev_2b852df0-8a55-11e1-a379-94571f4a698e.shtml
Da notare che in Russia gli Ortodossi avrebbero festeggiato il Natale, come ogni anno, solo il 6 gennaio 1992.
Ma non può assolutamente essere taciuto un ultimo particolare che è davvero eclatante: come ogni anno, proprio il 9 novembre, Festa della Dedicazione della Basilica di San Giovanni in Laterano, nel Rito Romano per la messa del giorno è previsto come prima lettura possibile il seguente passo dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 1Cor 3,9c-11.16-17:
http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&Cerca=Cerca&Versione_CEI2008=3&Versione_CEI74=1&Versione_TILC=2&VersettoOn=1&Citazione=1Cor%203,9-11.16-17
In questo passo lo Spirito di Dio, che parla attraverso l'Apostolo delle genti, ha ammonito perennemente il genere umano a non costruire nulla con un fondamento diverso da Gesù Cristo. Ma il monito dello Spirito Santo in questo passo arriva ad essere ancora più preciso e terribile: "ciascuno stia attento a come costruisce".
Quel muro di Berlino e il comunismo sovietico erano stati costruiti contro Dio e sono stati ridotti a macerie abbattuti dalla potenza della Croce di Cristo perchè a Lui "è stato dato ogni potere in cielo e in terra" (Mt 28,16-20). Proprio nella lettera agli Efesini 2, 13-17 è annunziato all'umanità che il Signore Gesù ha già abbattuto il muro di separazione cioè l'inimicizia: http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&Cerca=Cerca&Versione_CEI2008=3&Versione_CEI74=1&Versione_TILC=2&VersettoOn=1&Citazione=Ef%202,13-18

Oggi davanti agli occhi di tutti gli uomini e le donne della nostra generazione sventola sull’Europa proprio la bandiera dell’Immacolata Concezione. Non c’è alcun dubbio. Quella che invece si pone alla nostra generazione è un’altra domanda: i popoli d’Europa vorranno rispondere a questo straziante invito all’amore che la Vergine ha voluto ottenerci dal Cuore di suo Figlio? Oppure il diavolo è riuscito a farci smettere di sognare una nuova civiltà in cui l’amore sia l’unica via possibile e finalmente l’umanità obbedisca allo straziante grido del Signore Gesù durante l’Ultima Cena quando disse: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.” (Gv 13,34). La rivoluzione totale della civiltà dell’amore è ancora possibile, è a un passo da noi. O forse è già venuto il giorno in cui il genere umano ha smesso di desiderare la Pace?

The great mystery of the Immaculate Conception flag flying over Europe