La Madonna ci parla 4 – Le apparizioni di Maria in Francia
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Ora, dopo aver fatto questo percorso storico e di attualità, riprendiamo il legame tra le apparizioni della Vergine in terra di Francia, nella Rue du Bac a Parigi e a Lourdes.
In ambedue le situazioni la Madonna si presentò come l’Immacolata Concezione, questo è il grande annuncio.
Non mi soffermo sul significato teologico di questo dogma, voglio solo, e brevemente, ricordare un grande beato del Medioevo che gettò le basi teologiche della concezione immacolata della Madre di Gesù, il francescano Giovanni Duns Scoto (Dottor Sottile), di origine scozzese, attorno al 1300. A questo beato frate, dei francescani minori, dobbiamo l’intuizione profetica del dogma che secoli dopo sarà proclamato dalla Chiesa cattolica, anche a seguito delle apparizioni della Rue du Bac, cui quelle di Lourdes fanno solo da conferma. Famoso il suo sillogismo per dimostrare la scelta di Dio sulla Madonna: “potuit, decuit, ergo fecit”, POTUIT (Dio nella sua onnipotenza poteva farlo), DECUIT (era conveniente che la madre di Gesù fosse preservata dal peccato originale), ERGO FECIT (perciò di fatto l’ha preservata).
Infatti, la Madonna a Catherine Labouré, dirà di coniare quella medaglia, diventata poi famosa come la “medaglia miracolosa”, con su scritta la giaculatoria “O Maria concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a Voi”. Siamo nel 1830, a Parigi.
Però, la festa della Immacolata era in uso nella Chiesa cattolica anche nei secoli precedenti, proprio grazie agli ordini religiosi, come i francescani, che l’avevano diffusa in tutta Europa. Nella nostra esposizione cercheremo di mettere in evidenza la grande sintonia che si è costruita nei secoli tra l’Immacolata e l’ordine francescano.
Solo nel 1854 il Papa Pio IX decise la proclamazione del dogma, cioè della verità di fede sull’Immacolata Concezione.
Ricordiamo anche una data importante e significativa: il 25 marzo 1858 a Lourdes la “Bella Signora” durante una delle apparizioni, confidò a Bernardette che Lei era la Immacolata Concezione: “Que soy era Immaculada Councepciou”, nel dialetto dei Pirenei di quel tempo.
Ma il giorno 25 marzo per tutta la cristianità è anche la festa dell’Annunciazione.
Pensate che coincidenza!
Gesù sarebbe nato dopo nove mesi da quell’annuncio, e a Lourdes abbiamo una nuova prova della verità storica dell’Annunciazione e della nascita del Redentore dell’umanità. Quale grande messaggio è questo che arriva nei nostri cuori!
Però, anche La Salette riveste un’importanza strategica nelle apparizioni della Vergine, che si presenta come madre premurosa di salvare la vita dei suoi figli. Nulla sfugge alla sua tenerezza di Madre: è totalmente impegnata ad intercedere in nostro favore, presso suo Figlio Gesù, del quale non riesce più a reggere oltre il braccio tutto teso a lanciare castighi tremendi al popolo che lo bestemmia, che non va più alla Santa Messa, che non rispetta più la Quaresima. Sono queste le colpe che la Madonna rimprovera al popolo di Dio che si allontana dalla pratica dei sacramenti e dagli insegnamenti del Vangelo. Ancora una volta ci accorgiamo che alla Madre di Gesù interessa salvare le nostre anime dall’inferno. Con commozione notiamo che la Vergine ci accomuna al Figlio suo. Dice a Massimino e a Melania: “Figli miei”, e parlando di Gesù: “Mio Figlio”, e del popolo di Dio: “Mio popolo, popolo mio”.
Tutto è suo nel medesimo modo. Tutto le appartiene come madre che di tutto si prende cura.