L'irrisione della vita umana
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“La legge 40 è superstizione di Stato: è pazzia non cambiarla”. Queste sono le parole di Carlo Flamigni pubblicate in un articolo a sua firma sul quotidiano Liberazione del 10 Agosto. L’invettiva del professore bolognese è tutta rivolta contro il dossier presentato dal Comitato Scienza e Vita al Ministro Livia Turco e al Consiglio Superiore di Sanità. Allo scadere del triennio di attuazione delle Linee Guida della Legge 40, il coordinamento cattolico ritiene, infatti, che vi siano argomenti scientifici, giuridici e di opportunità sociale per chiedere almeno la modifica delle Linee stesse, nel senso di ridurre per quanto possibile l’impatto negativo di queste tecniche artificiali. Ad essere messo sotto accusa dal prof. Flamigni, è il presidente di Verità e Vita, Mario Palmaro reo di aver scritto che “la fecondazione artificiale rimane, in quanto uccisiva, un atto intrinsecamente antigiuridico per uno Stato laico”. Agli occhi del professore il termine “uccisiva”, risponde ad un errore grammaticale e non merita quindi di essere preso sul serio. Prova ne è che Flamigni considera “esilaranti” le documentazioni di Verità e Vita. Per il sostenitore del referendum fallito, la legge sarebbe “uccisiva” solo secondo una radicata superstizione cattolica. Se seguissimo questa logica, continua il professore, dovremmo punire con almeno sei mesi di reclusione chi mette il cappello sul letto o rompe uno specchio. Flamigni nel 2004 considerava l’embrione qualcosa di molto importante, non certo qualcuno, ma il suo ragionamento, oggi, ha fatto passi da gigante svelando l’ipocrisia di quella affermazione. Secondo una dialettica razionale, infatti, l’embrione o è nulla, e allora è possibile riprodurlo in serie come un tondino di ferro, oppure è qualcuno e quindi è necessario far valere su di esso il principio di precauzione. Per Flamigni, invece, un embrione, un cappello od uno specchio pari sono! Sotto i buoni sentimenti, l’eleganza linguistica e il piagnisteo laicista, spira il vento dello scientismo e l’irrisione della vita umana.