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Non v’è alcun Ground Zero per la fede...

Fonte:
CulturaCattolica.it

Si è concluso il viaggio negli USA di Sua Santità Benedetto XVI, un viaggio che abbiamo seguito con passione attraverso i commenti puntuali e profondi di Don Gino Oliosi (che trovate nel sito).
Vogliamo qui soltanto richiamare la preghiera fatta dal Papa a Groud Zero. Questo nome così altamente simbolico contrasta con la lettura che il papa fa dell’evento attraverso appunto una preghiera dalle parole semplici e concrete.
Da queste emerge con evidenza che per il Cristiano nulla va perduto.
Non v’è alcun Ground Zero per la fede, ma tutto può essere vissuto e letto attraverso la logica della croce che è logica di misericordia.
La memoria viva de morti e dei feriti diventa occasione per rivolgersi a Colui che tutto sa e che di ogni cosa vede il senso. E si trasforma per i vivi in profondo richiamo alla conversione, come lo stesso Cristo indicò per un’altra torre caduta rovinosamente durante il suo percorso terreno. Tale conversione si traduce per tutti credenti e non credenti, cristiani o appartenenti ad altre religioni in una presa di coscienza della necessità che tanto dolore non sia passato invano.
A tutti il Papa consegna il testimone della speranza che sgorga dalla cifra che ciascuno nel proprio piccolo può mettere davanti ad ogni Ground Zero della storia.

Preghiera di Sua Santità Benedetto XVI

Ground Zero, New York - Domenica, 20 aprile 2008

O Dio dell’amore, della compassione e della riconciliazione,
rivolgi il Tuo sguardo su di noi, popolo di molte fedi e tradizioni diverse,
che siamo riuniti oggi in questo luogo,
scenario di incredibile violenza e dolore.

Ti chiediamo nella Tua bontà
di concedere luce e pace eterna
a tutti coloro che sono morti in questo luogo—
i primi eroici soccorritori:
i nostri vigili del fuoco, agenti di polizia,
addetti ai servizi di emergenza e personale della Capitaneria di Porto,
insieme a tutti gli uomini e le donne innocenti,
vittime di questa tragedia
solo perché il loro lavoro e il loro servizio
li ha portati qui l’11 settembre 2001.

Ti chiediamo, nella Tua compassione
di portare la guarigione a coloro i quali,
a causa della loro presenza qui in quel giorno,
soffrono per le lesioni e la malattia.
Guarisci, anche la sofferenza delle famiglie ancora in lutto
e di quanti hanno perso persone care in questa tragedia.
Concedi loro la forza di continuare a vivere con coraggio e speranza.

Ricordiamo anche coloro
che hanno trovato la morte, i feriti e quanti hanno perso i loro cari
in quello stesso giorno al Pentagono e a Shanksville, in Pennsylvania.
I nostri cuori si uniscono ai loro
mentre la nostra preghiera abbraccia il loro dolore e la loro sofferenza.

Dio della pace, porta la Tua pace nel nostro mondo violento:
pace nei cuori di tutti gli uomini e le donne
e pace tra le Nazioni della terra.
Volgi verso il Tuo cammino di amore
coloro che hanno il cuore e la mente
consumati dall’odio.

Dio della comprensione,
sopraffatti dalla dimensione immane di questa tragedia,
cerchiamo la Tua luce e la Tua guida
mentre siamo davanti ad eventi così tremendi.
Concedi a coloro le cui vite sono state risparmiate
di poter vivere in modo che le vite perdute qui
non siano state perdute in vano.
Confortaci e consolaci,
rafforzaci nella speranza
e concedici la saggezza e il coraggio
di lavorare instancabilmente per un mondo
in cui pace e amore autentici regnino
tra le Nazioni e nei cuori di tutti.

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