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Ho trovato una lettera... sulla forza del cristianesimo

Fonte:
CulturaCattolica.it

Ogni tanto ritrovo tra i miei libri (era nel mio breviario) qualche lettera di mio padre, e non solo mi commuovo, ma ringrazio Dio. Avere un padre così è certo una grazia e un privilegio senza paragone.
Ve la propongo, con la consapevolezza che questo scritto rinnova la responsabilità del bene e della testimonianza davanti a tutti.

Angera, 14 febbraio 1980
Caro Gabriele,
gli avvenimenti odierni e soprattutto i funerali del Dott. Bachelet, mi hanno ispirato alcuni pensieri che ti voglio riferire. Oggi il figlio Bachelet con tutta la sua famiglia ha vissuto davanti a tutta la nazione una giornata di quella vera vita cristiana che non si ricorda più dal tempo dei primi cristiani nel circo, quando, andando incontro ai leoni, e quindi alla morte, cantavano il loro amore e il loro perdono ai persecutori. Questo figlio testimonia in modo sbalorditivo di fronte a tutta la nazione la forza del cristianesimo. Ricordo che il padre caduto proviene dalle file dell’azione cattolica, in un periodo a me ben conosciuto; grande merito dell’azione cattolica se ha saputo formare un tale cristiano, padre di questo figlio.
La mia conclusione?
Spesso penso a te, alla tua vocazione, e ne sono felice, anche se non proprio ne sia responsabile per la mia pochezza.
Fai bene a lavorare per il movimento di CL, che ti sembra sia stata la tua vocazione. Però, andando più lontano ancora, non sono alieno dal trovare la radice di questa tua chiamata in questa A. C. che tu certo allora non conoscevi, perché… non c’eri, ma che tu ora disconosci un po’, penso a torto.
Non so poi come questa radice abbia potuto travasarsi nei miei pensieri di quell’epoca di lontana militanza, nella tua situazione odierna, perché umanamente non mi ritengo certo capace: è uno dei misteri che non capisco ma di cui riconosco l’esistenza.
Scusami la chiacchierata.
Bacioni.
Papà

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