L’azione straordinaria del Maligno
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Azione straordinaria
Come abbiamo detto nella prima mezz’ora, prima della spiegazione attinta dalla Lettera circolare n.61 dell’Associazione Internazionale Esorcisti, riporto una delle descrizioni di liberazione dalla forma questa volta straordinaria di possessione, cioè uno dei cinque esorcismi fatti da Gesù secondo Marco cui Papa Francesco si è rifatto nell’Angelus di Domenica 1 febbraio. “La gente nella sinagoga rimane colpita, perché Gesù “insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi” (Mc 1,22)….la Parola di Dio corrisponde alla verità, è unità con la sua volontà e realizza quello che dice. Infatti Gesù, dopo aver predicato, dimostra subito la sua autorità liberando un uomo, presente nella sinagoga, che era posseduto dal demonio (Mc 1,23). Proprio l’autorità divina di Cristo aveva suscitato la reazione di satana, nascosto in quell’uomo; Gesù, a sua volta, riconobbe subito la voce del maligno e “ordinò severamente: “Taci! Esci da lui!” (v.25). Con la sola forza della sua parola, libera la persona dal maligno. E ancora una volta i presenti rimangono stupiti: “Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!” (v. 27). La Parola di Dio crea in noi lo stupore. Possiede la forza di farci stupire”.
Che cosa il demonio può conoscere
Il demonio è un angelo creato buono e anche se decaduto il suo intelletto, a differenza di quello dell’uomo, conosce, in modo più o meno perfetto (in proporzione al grado della sua perfezione) anche le leggi fisiche e chimiche dell’universo e il mondo spirituale. Si tratta, però, sempre non di un dio cattivo onnipotente, ma di una creatura e quindi ha una conoscenza naturale limitata, anche se molto vasta e profonda.
Che cosa non può conoscere
Anzitutto non può conoscere in pienezza il mistero di Dio nella sua realtà divina che trascende ogni creatura, anche quella angelica, come anche la sua volontà imperscrutabile. In forza del peccato il diavolo ha avuto una certa oscurità nella sua facoltà conoscitiva che lo rende ottuso e ignorante su molti aspetti della verità che odia. Sant’Agostino dice che per il demonio, la conoscenza priva dell’amore diventa stoltezza e chiusura mentale, grettezza e insipienza fino a cadere in gravi ingenuità. Egli è portato alla falsità e alla menzogna, ma ciò riduce notevolmente il suo campo conoscitivo. Stravolge la logica e rimane imprigionato nella sua povertà spirituale. Ciò capita anche nell’ambito della conoscenza umana quando non è illuminata dalla luce della Verità cioè da Cristo, che segue gli orientamenti della menzogna e della cattiveria, cadendo poi nella propria rovina.
Altre cose escluse dalla sfera della conoscenza del demonio sono gli avvenimenti futuri dipendenti da cause pienamente libere, e i segreti pensieri delle menti degli uomini. Può conoscere cose dipendenti da cause necessarie o congiunturali.
Il demonio, inoltre, non può conoscere, in modo diretto i pensieri dell’uomo, contro la volontà di lui; siccome però il pensiero (a causa dell’unione dell’anima con il corpo) può indurre facilmente movimenti o modificazioni nell’atteggiamento esterno dell’uomo (gioia, tristezza, ecc.), ne segue che da tali modificazioni il demonio, essere intelligente, può più o meno conoscere, in modo indiretto, il pensiero dell’uomo (San Tommaso, De malo, 16, 8°).
Dal campo conoscitivo, passiamo al campo operativo, ossia al potere del demonio in genere sulla materia corporea, in forza della sua “superiorità” sul mondo materiale visibile.
Ciò che il demonio non può fare
a) Il demonio non può creare la materia, poiché solo una potenza infinita, quale quella di Dio, può far passare liberamente, per amore una cosa dal nulla del non essere all’esistenza dell’essere.
b) Il demonio non può produrre mutamenti miracolosi (per esempio mutare l’acqua in vino) poiché essendo egli un essere creato e perciò un agente limitato, deve necessariamente seguire nelle sue operazioni l’ordine stabilito dalle leggi della natura cioè la grammatica della creazione: può quindi solo indurre nella materia quella forma alla quale la materia stessa è in potenza prossima. Dio è “il solo che fa cose meravigliose” (Salmo 71,18) ossia, miracoli.
Ciò che il Demonio può fare in genere
Il potere del demonio, in genere, è limitato al mutamento della materia corporea: in che modo? In modo immediato e diretto, oppure in modo mediato e indiretto?
Il demonio non può mutare in modo immediato e diretto la natura corporea: non può mutarla né sostanzialmente (trasformando, per esempio, un legno in cenere), né accidentalmente (producendo, per esempio, nell’uomo una infermità). Può produrre però nella natura corporea, in modo indiretto e immediato, cioè, mediante il moto locale dei corpi (trasportandoli da un luogo all’altro) innumerevoli alterazioni sia sostanziali che accidentali, per esempio, trasportare, con facilità e rapidità corpi pesantissimi da un luogo all’altro, sollevarli e mantenerli sospesi nell’aria; può radunare diversi elementi naturali e dare origine a fenomeni che all’uomo possono apparire sorprendenti, come fecero, per esempio, con il suo ausilio, i maghi del faraone (Es 7,8).
Il demonio, come l’angelo buono, inoltre può formarsi un corpo sia di animale che d’uomo (incluse le fattezze di un particolare individuo) ed assumerle in modo da esercitare in esso (servendosene come strumento) le funzioni ordinarie della vita: mangiare, bere, parlare, camminare, ecc., senza però che un tale corpo diventi parte essenziale della sua natura (la storia di Tobia ne è una prova). Si tratta evidentemente, di azioni pienamente meccaniche, non già vitali, poiché il corpo in un tale modo assunto non è un corpo vivente, informato dall’anima.
Ciò che il demonio può fare in particolare riguardo all’uomo
Si tratta del potere degli esseri puramente spirituali sia sul corpo dell’uomo con i suoi sensi (esterni e interni) sia sull’anima con le sue facoltà spirituali (intelletto e volontà).
Sul corpo dell’uomo
Sul corpo dell’uomo, il demonio può esplicare un’attività straordinaria mediante la vessazione o l’ossessione o la possessione o l’infestazione.
La vessazione diabolica è l’azione, da parte del diavolo e dei demoni, tesa ad aggredire e a tormentare l’uomo fisicamente, con tagli, oppure scottature, graffi, punture, morsi, bastonate, cadute, colpi che lasciano lividi, tumefazione e piaghe a sangue, frattura di ossa, incisioni nella pelle di lettere, parole o segni che persistono per un certo tempo e poi scompaiono.
L’ossessione consiste in tentazioni molto più violente di quelle ordinarie. I demoni possono agire sui sensi esterni e su quelli interni. Su quelli esterni, ossia sulla vita (con apparizioni mostruose per atterrire, oppure seducenti, al fine di distogliere dalla pratica della virtù e attirare al male) e sul tatto (o con stimoli provocanti al male o con percosse). Su quelli interni cioè sull’immaginazione e la memoria con pensieri, idee o immagini ossessive, talvolta razionalmente assurde, ma tali che la vittima non è in grado di respingere e che pur avvertendo chiaramente come estranea a sé, giunge al punto da sembrare realmente sua. Le ossessioni possono essere di diverse forme e di diverso grado e intensità e possono giungere sino al punto di dominare completamente la mente di una persona. In quel caso si manifestano come fortissime e prolungate tentazioni, nonostante i continui sforzi di allontanarle. Laurentin dice che possono essere tentazioni dei sensi assurde (alimentari o sessuali), ma soprattutto sono contro Dio e tutti gli aspetti religiosi che ci tengono legati a Lui. Solo l’abbandono in Dio aiuta a non soccombere in questa sommersione e l’esorcismo è talora necessario per liberare da questa violenza esteriore o interiore. Spesso sono accompagnate dalla convinzione di essere impazziti e la persona diventa sempre più cupa, triste, prostrata e disperata.
Data la somiglianza e, spesso, il legame stretto tra le reali ossessioni demoniache e le malattie psichiatriche, il discernimento non sempre è facile. Vi sono casi in cui queste ultime hanno, all’origine, un’azione straordinaria del demonio ed altri ancora dove l’azione straordinaria del demonio amplifica, in maniera abnorme. Piccoli pensieri ossessivi e modesti, comportamenti compulsivi, ma che diventano improvvisamente invasivi, assillanti e continui sotto questa azione, disturbando pesantemente la psiche di una persona. Inoltre dobbiamo considerare che un soggetto isterico o squilibrato può essere vittima anche di una ossessione diabolica, la quale finisce con il sovrapporsi e con l’aggravare il suo stato. Per tutti questi motivi il campo delle ossessioni demoniache è uno dei più difficili da valutare, più delle vessazioni e delle possessioni demoniache. Queste, infatti, per i segni esterni che il più delle volte manifestano, sono più difficilmente identificabili. Per arrivare a conclusioni concrete, ogni caso deve essere esaminato a parte con analisi differenziate. Un dato, che potrebbe dare un indizio significativo sull’origine di una ossessione, è la presenza di un blocco, parziale o totale, nei confronti della preghiera; o, addirittura l’odio verso tutto ciò che è sacro, senza motivazione. Ma non sempre è così. Molti esorcisti, hanno constatato che anche persone che pregano e ricevono regolarmente i sacramenti e non presentano questi sintomi o questi atteggiamenti, possono essere soggette a forme ossessive di origine malefica. Si consideri anche, che, proprio a causa di una sovrapposizione dell’azione malefica su una ossessione patologica, c’è bisogno talora di intervenire sia con una terapia medica, sia con l’esorcismo.
La possessione diabolica, consiste in un vero dominio dispotico, di diverso grado e intensità, esercitato direttamente sul corpo e indirettamente sull’anima dell’uomo, il quale, in un tale stato, si sente impotente ad agire, per cui vien definito appunto posseduto dal demonio: non ha più la regia del suo io. Il demonio si serve delle sue membra per i suoi scopi (muove la lingua per farlo parlare, muove i piedi per farlo camminare, muove la mano per farlo scrivere automaticamente, ecc.), per cui la persona non è minimamente responsabile delle azioni che compie, anche quando sono sommamente oltraggiose ed oscene, poiché manca la libera volontà dell’uomo.
Il demonio può manifestare attraverso quella persona la capacità di parlare correttamente lingue sconosciute o capire chi le parla, può conoscere fatti distanti o nascosti, può manifestare una forza che è sproporzionata al peso e all’età della persona, e altri fenomeni di questo genere che più sono numerosi e più sono indicativi, primo fra tutti il segno di una violenta avversione al sacro, che si esprime attraverso bestemmie a Dio e alla Madonna, ai santi, maledizioni, parole empie, blasfeme e/o oscene. La persona posseduta in tal modo dal demonio – ma questi sono fenomeni molto rari – può sputare dalla bocca oggetti: aghi, chiodi, pezzi di catene, sassi, ciocche di capelli, vetri di stoffa, peli, pupazzetti, pezzi di carne, corde, fili, anelli, orecchini e altre cose tra le più varie. Può persino essere sollevata per aria, oppure essere trasportata da un luogo all’altro in breve tempo.
Si può rilevare che, nel posseduto, vi sono periodi di crisi alternate a periodi di calma, più o meno lunghi, durante i quali si presenta uguale a tutti gli altri. La crisi si manifesta con l’irrigidimento o il rilassamento del corpo, con il mutamento della fisionomia, del timbro di voce, con un mutismo assoluto o con una loquacità impressionante, con urli, con gesti goffi, ecc. Nei momenti di crisi il posseduto può perdere, completamente o parzialmente la coscienza di ciò che gli accade e, passata la crisi non ricordare nulla.
L’infestazione locale è una azione del demonio sulla natura inanimata (luoghi, case, oggetti) per colpire indirettamente l’uomo, ogni uomo che Dio ama: Dio è sempre il bersaglio del Maligno. Il Rito degli esorcismi, e preghiere per circostanze particolari a cura della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, a p. 89, par. 1 afferma: “La presenza del Diavolo e di altri demoni si manifesta e si concretizza non solo nel caso di persone tentate o possedute, ma anche quando cose e luoghi sono fatti in qualche modo oggetto dell’azione diabolica…”. E il Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 2117, valutando le pratiche di magia e di stregoneria da un punto di vista morale, afferma testualmente: “ Tali pratiche (cioè operatori dell’occulto che permettono al demonio di operare contro persone e cose) sono ancor più da condannare, quando si accompagnano a una intenzione di nuocere o quando in esse si ricorre all’intervento dei demoni”. E una dichiarazione molto autorevole sul maleficio è quella della Conferenza Episcopale della Toscana del 1994 e riproposta nel 2014 che afferma che “non si può escludere, in pratiche di questo genere, una qualche partecipazione del gesto malefico al mondo demoniaco, e viceversa”.
Pur vigilando sui casi di aggressione diabolica da quelli derivanti da una certa “credulità” o falsa opinione che spinge alcuni, anche tra i fedeli, a ritenersi oggetto di malefici il diavolo e i demoni possono tormentare l’uomo interiormente, cioè nelle sue cose: per esempio con rumori inspiegabili in casa, sul tetto, sul pavimento o sulle mura, sulle porte o sulle finestre o sui mobili. Altri fenomeni, che sono stati segnalati, seppure rari, sono: una grandinata di sassi, che cadono come dal nulla sul tetto o anche in casa; rumori di passi invisibili; scoppi simili a quelli di petardi o di esplosioni – sebbene non materialmente avvenute – circoscritti a un luogo (ad esempio a una stanza o a un terreno); grande fracasso di catene e di ferraglie, alternati a colpi rimbombanti e a boati; voci misteriose, oppure urla, risate, strepiti; campanelli invisibili che trillano; scomparsa di oggetti, che o non vengono più ritrovati, oppure vengono ritrovati nei punti più impensati della casa o nei dintorni; quadri che si staccano dalle pareti e cadono senza motivo comprensibile; indumenti, lenzuola, coperte, sedie che lievitano per aria ecc.
Per questo la vita, anche cristiana – ha affermato Papa Francesco nell’Omelia del 30 ottobre 2014 – può essere considerata una “milizia”. Ma è, ha ricordato il Papa, “una lotta bellissima”, perché ci dà “quella gioia che il Signore ha vinto in noi, con la sua gratuità di salvezza”. Eppure, ha concluso, siamo tutti “un po’ pigri” e “ci lasciamo portare avanti dalle passioni, da alcune tentazioni, paure”. Ma anche se “siamo peccatori” non dobbiamo scoraggiarci, perdere serenità di fronte a possibili anche azioni straordinarie, “perché c’è il Signore con noi con i suoi angeli buoni, Signore che ci ha dato e ci dà tutto” e, consapevoli della sua presenza, innalzando spesso nella giornata mente e cuore a Lui cioè pregando, ci farà “anche vincere questo piccolo passo di oggi”, la tentazione o battaglia quotidiana, liberarci da eventuali effetti dell’azione straordinaria del Maligno con “la grazia della forza, del coraggio, della preghiera, della vigilanza e della gioia”.