Il «pizzino» del mondialista. Ma i cattolici?

Da tempo abbiamo denunciato la prospettiva «mondialista» del Prof. Mario Monti. Nell’articolo che ha fatto un po’ il giro del mondo (di internet, beninteso) abbiamo anche proposto una osservazione sul famoso «pizzino» di Letta a Monti, con cui si dichiarava disponibile a dargli tutto il sostegno necessario. Ora capiamo che forse – per la nostra Italia – non c’è altra soluzione, e siamo anche disposti a sostenere il nuovo Presidente del Consiglio. Sappiamo quanto grave sia la situazione in cui viviamo, e vediamo come poche siano le soluzioni praticabili.
Però non possiamo non porci una domanda drammatica, che del resto abbiamo già posto sia sul sito che nei vari incontri che abbiamo fatto (non ultima la conferenza stampa in cui abbiamo denunciato la possibilità tragica di avere come Presidente della Repubblica l’abortista Bonino): ma che cosa fanno i cattolici in politica ? E’ mai pensabile che, con la ricchezza della Dottrina Sociale, che persone illuminate e rette come l’ebreo Joseph Weiler ci invidiano, dobbiamo mendicare le soluzioni presso coloro che hanno fatto della dimenticanza di tali insegnamenti il loro programma e progetto politico?
Ci è chiesto di imparare – soprattutto in questo Anno della Fede – gli elementi del Catechismo della Chiesa cattolica e di riprendere i testi del Concilio Vaticano II. Se avremo questa intelligenza, forse le gravi e catastrofiche previsioni del futuro saranno smentite da una «buona pratica» che sarà fonte di giustizia, di rispetto, di socialità nuova e di libertà. A meno che i nostri politici, e con loro i “mass-media”, pensino che la soluzione di tutti i nostri problemi sia di scimmiottare la Francia di Hollande, la Spagna di quello che fu Zapatero, dei vari e “illuminati” politici che pensano di governare il mondo liberalizzando la vita sotto le lenzuola, dimenticandosi della vita nelle fabbriche, nelle scuole e nei luoghi della sofferenza.
Ci meritiamo – per la storia cristiana che abbiamo – veramente molto di più.