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Il sogno americano

Autore:
Pagetti, Elena

Mi accingo a scrivere mentre sta cominciando il viaggio del Papa negli Stati Uniti d’America. Il tema riecheggia l’enciclica “Spe salvi”: Cristo nostra speranza. “Gesù Cristo è la speranza per gli uomini e le donne di ogni lingua, razza, cultura e condizione sociale”. Gli americani attendono con impazienza di conoscere il papa, ha detto l’ambasciatrice americana in Italia, di sentire parole di speranza e di incoraggiamento. La particolare storia dell’America porrà al centro delle riflessioni del pontefice il tema della libertà e della laicità. Nell’intervista concessa ai giornalisti durante il volo negli States, il papa ha ricordato che gli Stati Uniti sono nati volutamente laici: erano contrari ad una Chiesa di Stato, occorreva dare spazio a tutte le confessioni religiose per dare autenticità alla religione, fuori dai vincoli delle Chiese di Stato nate dal famoso principio “cuis regio eius religio” delle nazioni europee protestanti. Una laicità, quindi, espressa positivamente, che ha fatto dell’America una nazione religiosa e moderna. Salutando il presidente Bush al suo arrivo alla Casa Bianca, Benedetto XVI ha affermato che “la libertà è sempre nuova”, non è un dato acquisito una volta per tutte, un diritto soggettivo chiuso, che esclude l’altro, la condivisione con chi ci è prossimo. Citando Giovanni Paolo II, ha ricordato che in un mondo senza verità la libertà perde il proprio fondamento. In attesa di conoscere i contenuti che verranno svolti nel viaggio, in particolare il discorso all’assemblea delle Nazioni Unite, possiamo formulare alcune riflessioni utili a interrogare il presente. Si discute spesso di laicità nel nostro paese ma nel dibattito non ci si discosta dall’ interpretazione della laicità come contrapposizione tra religione e spazio pubblico, secondo una visione illuminista radicale che fa della separazione fede-ragione un dogma. Una visione rigida, che toglie spessore morale all’agire politico e sociale, privato di fondamenti ideali. Come inevitabile conseguenza, anche la libertà di pensiero e la libertà religiosa vengono limitate all’interno di “una confusa cultura della libertà”. Guardare al modello positivo di laicità americana, che deve essere sicuramente integrato e rinvigorito, può favorire un approccio più libero, meno ideologico al problema. La nostra cultura ha bisogno di respirare libertà, di rinvigorire il pensiero sulle solide basi di un umanesimo vero. Il papa nella patria del sogno americano porta la Grazia di un Dio che ha mostrato il suo volto umano. Recita un gospel: “nella nostra storia spezzata c’è una nuova realtà, se tu sei più consapevole di quanto osarono i sognatori, vieni e condividi la nostra libertà, seguici e vedrai una nazione, una nuova creazione.” Questa promessa è dono di Dio. Di Lui parlerà il Papa. Qualcuno sulla stampa americana l’ha scritto: “lo guardiamo negli occhi e vi leggiamo Dio”.

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