«Santo subito» ops, «Contrordine compagni»
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Lo sapete, non passo molto tempo davanti alla tv. Oggi, a pranzo, dopo la grande liturgia di Cristo Re, ho avuto la ventura di vedere i titoli dei tg: finalmente la Chiesa, per bocca di questo (ora) grande Papa ha detto il suo «sì» al preservativo. E su internet fioccavano i titoli dei rinati «laudatores» di Benedetto XVI. Peccato che poi le smentite della Santa Sede, la lettura del testo «incriminato» con più calma, davano della notizia una versione non più compatibile con l’immagine di un Papa che si allineava al «politically correct» tanto auspicato. Al punto che «dalle stelle alle stalle» i soliti siti degli (ir)razionalisti dovevano spiegarci che nulla era cambiato, e che la Chiesa e il suo magistero rimanevano i nemici di sempre.
Nulla di nuovo sotto il sole, ci ha ricordato la Bibbia nei suoi Proverbi. E il vizio dei giornalisti di «deformare» invece che di «informare» ancora una volta si rivelava difficile, se non impossibile, da superare.
C’è però qualcosa d’altro da sottolineare, da evidenziare: pare che tutto quanto fatto in favore di Asia Bibi abbia ottenuto un primo positivo risultato. Segno che si può usare l’informazione per scopi che siano a vantaggio dell’uomo e della sua dignità e libertà.
Chissà se questo inizi un trend positivo, quello da tempo auspicato da noi di CulturaCattolica.it e da tanti altri amici!
Non smettiamo di lavorare, e creiamo reti e rapporti positivi.