Pasqua 2009: ragioni di speranza
- Autore:
- Fonte:

Abbiamo già avuto modo di approfondire l’insegnamento di Benedetto XVI con cui, nella recente lettera ai vescovi, indicava le priorità e il senso del suo magistero.
«La prima priorità per il Successore di Pietro è stata fissata dal Signore nel Cenacolo in modo inequivocabile: “Tu … conferma i tuoi fratelli” (Lc 22, 32). Pietro stesso ha formulato in modo nuovo questa priorità nella sua prima Lettera: “Siate sempre pronti a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi” (1 Pt 3, 15). Nel nostro tempo in cui in vaste zone della terra la fede è nel pericolo di spegnersi come una fiamma che non trova più nutrimento, la priorità che sta al di sopra di tutte è di rendere Dio presente in questo mondo e di aprire agli uomini l’accesso a Dio. Non ad un qualsiasi dio, ma a quel Dio che ha parlato sul Sinai; a quel Dio il cui volto riconosciamo nell’amore spinto sino alla fine (cfr Gv 13, 1) – in Gesù Cristo crocifisso e risorto. Il vero problema in questo nostro momento della storia è che Dio sparisce dall’orizzonte degli uomini e che con lo spegnersi della luce proveniente da Dio l’umanità viene colta dalla mancanza di orientamento, i cui effetti distruttivi ci si manifestano sempre di più.
Condurre gli uomini verso Dio, verso il Dio che parla nella Bibbia: questa è la priorità suprema e fondamentale della Chiesa e del Successore di Pietro in questo tempo.»
Annunciare e rendere presente il Dio di Gesù Cristo, che solo può dare speranza agli uomini. E di questa speranza, oggi, in Italia – e nel mondo –, c’è grande bisogno. In primis per i nostri fratelli d’Abruzzo e per l’incipiente crisi economica e poi per la grave “emergenza educativa” che chiama ciascuno di noi a grande responsabilità.
Abbiamo riportato una recente intervista al vescovo Luigi Negri in cui egli commentava la pretesa mondana di “insegnare alla Chiesa” come si fa ad essere fedeli alla propria missione oggi: ma il fondamento della Chiesa è Cristo, e Cristo risorto, vivente e incontrabile oggi. Il pensiero “non cattolico”, ci ha ricordato Paolo VI, non potrà mai prevalere nella Chiesa ed è per questo che noi col nostro sito continuiamo nella nostra missione, dando “ragione della speranza che è in noi”.
Ci conforta il fatto di non essere soli, di incontrare in mille modi persone con questo desiderio, di vivere una presenza in Internet che ha superato i limiti del “virtuale”, per diventare l’incontro con tanti “uomini di buona volontà”, riuscendo in tal modo a mostrare la ragionevolezza e la convenienza della fede vissuta.
Buona Pasqua di Resurrezione a tutti voi!