Condividi:

La pace sia con tutti voi

Autore:
Alfredo Corticelli
Fonte:
CulturaCattolica.it ©
Habemus Papam! Con commozione e con la passione per Cristo e la Sua Chiesa rimaniamo commossi davanti al dono dello Spirito. Nelle considerazioni di Alfredo Corticelli ci riconosciamo impegnati, con gratitudine, a testimoniare la bellezza della fede in Cristo, proposta a tutti gli uomini

“La pace sia con tutti voi!”
Ha il volto commosso il cardinal Prevost.
Compare davanti alla folla, accenna dei saluti… attende alcuni minuti prima di parlare… sembra si metta a piangere. Davanti alla Chiesa. Davanti al mondo che sta a guardare… tutti si chiedono: cosa dirà?
Ma poi al microfono parla con voce decisa: “La pace sia con tutti voi!”.
Parte in quarta. Il senso di quello che sta dicendo è più grande dell’emozione.

Anche la mia guardia oggi pomeriggio parte in quarta: subito dopo aver iniziato mi chiamano per un signore di 72 anni con un’embolia polmonare massiva. Vive in una RSA perché depresso e senza chi lo accudisca a casa, si muove poco. Capisco che il quadro clinico è complesso. Ma non c’è altra possibilità ragionevole. Va sciolto subito il sangue in modo acuto… nonostante il rischio emorragico elevato. Decido di ritagliare la terapia su di lui e violando le linee guida effettuo una trombolisi sistemica a dosaggio dimezzato (la metà di quello previsto)… lo ricovero in unità coronarica. Sembra andare meglio. Nel mentre sono con altri colleghi, con Giovanni parliamo dei pazienti… con Luisa scambiamo due parole su quando verrà eletto il nuovo papa e chi vorremmo fosse. Passa il tempo, rimango solo io. Il paziente della trombolisi comincia ad avere sanguinamenti da bocca, naso, urine… per fortuna di poco conto… non resta che aspettare. Alle 18.08 mi chiama sul cellulare Luisa: “ALFREDO, fumata bianca!”. Lo dico agli infermieri… lo scrivo sulla chat del reparto… finisco di fare altre visite. Alle 19.00 mi raggiunge Fausto, amico e collega in pensione, collabora con noi per un progetto di ricerca ed è ancora in ospedale. Non ci sono altre consulenze da fare, il paziente in unità non sanguina più… ci sediamo ed al cellulare seguiamo insieme la diretta da piazza San Pietro.
Chi sarà questo cardinal Prevost? Io e Fausto non lo conosciamo…
Perché avranno scelto lui?

“Questa è la pace del Cristo Risorto”
Non una pace qualunque, la pace di Cristo. La pace della Pasqua.
… penso ai missili tra India e Pakistan… penso alla striscia di Gaza dove mancano perfino gli anestetici per operare… penso alla famiglia di ucraini che abbiamo accolto e che vorrebbero tornare a casa ma non possono.
“Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti ed il male non prevarrà! Siamo tutti nelle mani di Dio.”
… tante volte, anche oggi, mentre faccio tutto quello che posso per i pazienti, percepisco che siamo nelle mani di un Altro.

“Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di Lui come ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace. Grazie a papa Francesco!”
… non sta parlando solo della guerra… sta parlando della mia famiglia, del mio lavoro, di tutta la vita. Del rapporto con la moglie e con i figli, con gli amici e con i colleghi.
E non sta parlando solo ai cristiani… sta parlando al mondo intero.
Perché il cuore dell’uomo desidera questo.
Senza questo ponte non andiamo da nessuna parte.
Senza questo ponte siamo soli.
L’uomo è strutturalmente relazione, bisogno dell’altro, desiderio di pace.
Gesù Cristo è questo Ponte.

“Sono un figlio di Sant’Agostino, agostiniano, che ha detto «con voi sono cristiano e per voi vescovo»”
… non ha paura di dichiarare una appartenenza, ma questa appartenenza ha subito chiaro lo scopo: essere a servizio dell’altro. PER VOI vescovo.
A servizio dell’altro, proprio come papa Francesco.
Leone XIV… tante suggestioni per questo nome… Leone XIII e la Rerum Novarum, la dottrina sociale, una Chiesa che doveva occuparsi del mondo, della società; una chiesa che – dopo l’unità d’Italia – non doveva restare isolata… ma penso anche al primo papa Leone, che convinse Attila a non attaccare Roma. Persone che appassionate di Cristo hanno cambiato il mondo.

“Alla chiesa di Roma un saluto speciale!”… e con coraggio chiede di essere “una Chiesa missionaria, che costruisce ponti, dialogo, sempre aperta a ricevere come questa piazza con le braccia aperte”.
Penso ai tanti migranti, ai morti in mare, a quanti non hanno il lavoro.

E poi un saluto “a mi querida diócesis de Chiclayo, en el Perù”… parla spagnolo, ricorda la sua amata diocesi, il cammino insieme come Chiesa fedele a Gesù Cristo.

… un papa missionario, che parla dal cuore al mondo intero.
Un carisma… l’appello alla pace, la pace di Cristo, quante volte lo ripete!

Come concluderà, mi chiedo?

Nel modo più bello: pregando la Madonna.
Oggi Madonna di Pompei.
“Per questa nuova missione, per tutta la Chiesa, per la pace nel mondo”
“Ave Maria…”

Finisce il discorso, riceviamo insieme alla benedizione pure l’indulgenza plenaria.
Fausto mi abbraccia.
Torno alla mia guardia in silenzio, pieno di commozione e di nuova energia.
Penso che i cardinali hanno seguito eccome lo Spirito Santo, ci hanno sorpreso ancora una volta… scrivo un piccolo pensiero sulla chat della Cardiologia (non se la prenderanno a male i non credenti – penso) su quanto sia stato impressionante: pace, ponti, dialogo, di fronte alle guerre, ma anche di fronte alla vita quotidiana, ai piccoli conflitti di tutti i giorni, quanto avrà da dire al mondo intero.

Risponde Viviana sulla chat:
“Basta che ci siano persone disposte ad ascoltare…”

Vai a "Abbiamo detto... Gli Editoriali"