All’Onorevole Emanuela Baio Dossi, alla Senatrice Paola Binetti, al Senatore Luigi Bobba
Lettera aperta all'Onorevole Emanuela Baio Dossi, alla Senatrice Paola Binetti, al Senatore Luigi Bobba - Loro Sedi.Milano, 26 luglio 2006
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Carissimo Gigi,
mi rivolgo più direttamente a Te, pur se questa lettera è indirizzata anche alla senatrice Paola Binetti, e all'onorevole Emanuela Baio Dossi, in nome della comune appartenenza alla Chiesa di Cristo.
Mi rivolgo più direttamente a Te per la stima che Ti ho sempre dimostrato e per l'amicizia che spero reciproca.
Stamani Ti ho visto in televisione, a Radio mattina; parlavate delle vicende italiane ed europee che riguardano la possibilità di usare le cellule staminali embrionali per la ricerca, e francamente Ti ho visto in difficoltà. Ad esempio quando Ti è stato obiettato che non è pensabile che solo Voi conosciate cosa è giusto fare, contro l'opinione dell'Osservatore Romano, della Pontificia Accademia per la Vita, dei Vescovi europei, della CEI (che ha definito l'accordo raggiunto "moralmente inaccettabile") e soprattutto del Santo Padre, che, ancora in occasione dell'udienza concessa al PPE, ha riproposto in modo inequivocabile i tre capisaldi di una vera umanità "non negoziabili": la difesa della vita fin dal concepimento, la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, e la libertà di educazione. Spero che l'evidenza di questa considerazione Ti inviti, Vi inviti a riflettere seriamente.
"Non negoziabili" credo significhi che non possono essere oggetto di scambio alla ricerca del compromesso, neppure nel tentativo della ricerca del "male minore". A parte questo principio inderogabile, forse dobbiamo anche essere un poco più scaltri: ieri il ministro Mussi in conferenza stampa a Bruxelles, in modo francamente mellifluo, diceva che tutti devono cedere qualcosa per potersi venire incontro.
Pur nel rispetto di tutti, la vita la si difende e non ci possono essere compromessi che tengano. Non c'è nulla da cedere: qui c'è in gioco l'ontologia e l'antropologia che hanno costruito la nostra civiltà, qui c'è in gioco la concezione di una convivenza autenticamente umana. La maggioranza in questo frangente storico potrà anche decidere diversamente, ma la verità non si stabilisce a colpi di maggioranza: proprio per questo meglio una testimonianza dignitosa e ferma, che è un coraggioso servizio a tutti gli uomini, credenti e no, per riaffermare la coscienza dell'autentico bene comune.
Il Presidente Prodi, oggi durante il "question time" ha risposto alla interrogazione dell'on. Volontè ed altri, affermando che si impegna a contrastare la distruzione degli embrioni, dichiarandosi completamente d'accordo con il Ministro Mussi che, in sede europea è stato l'artefice del compromesso che prevede il finanziamento della ricerca sulle cellule staminali embrionali, ma escludendo la distruzione degli embrioni, almeno entro una certa data. Insomma: uccidere gli embrioni, no, ma pagare altri perché li uccidano, sì! Questa è l'equivoca ambiguità che è già stata denunciata e condannata, e non può non risaltare l'ipocrisia necessaria (non tocca noi giudicare se e quanto in malafede) per tentare di far convivere posizioni così antitetiche.
Permettetemi di dirvi, con profondo rammarico, un'altra cosa: ma la storia non ci ha insegnato nulla? Non ci ricordiamo le campagne referendarie per il divorzio e l'aborto? La tecnica è sempre quella: aprire una piccola breccia, spesso facendo leva sulle buone intenzioni di alcuni, che poi diventa un fiume in piena che travolge l'umana convivenza. Ci ricordiamo quanto si diceva a favore dell'aborto? "Certo è una misura estrema, ma come lo si può negare ad una donna che vive sola, in miseria, magari violentata....?" Oggi gli stessi che dicevano queste cose, e che hanno concordato con Voi questo equivoco compromesso, chiedono a gran voce ed insistentemente che l'aborto sia riconosciuto addirittura "diritto umano fondamentale"! come Voi sapete.
Incredibile!
D'altra parte sono gli stessi che al Parlamento europeo hanno votato più volte per deferire Papa Giovanni Paolo II all'alto Commissario dell'ONU per violazione dei diritti umani. Ovviamente mentre in Italia, per fare l'occhiolino agli elettori cattolici, parlavano della Sua "alta autorità morale"!
Queste sono le Persone con cui avete, con cui abbiamo a che fare. Per affermare sempre più il relativismo, combattono la Chiesa cattolica, una delle ultime voci che si oppongono alla disgregazione dell'uomo e della società, certamente una delle voci moralmente più autorevoli.
Qualsiasi compromesso sui principi fondanti "non negoziabili" è un cammino impossibile che porterà mali e guai sempre peggiori. Essere più realisti ed un poco più "scaltri" non ci farebbe male.
Caramente
Giorgio Salina
Presidente Associazione
per la FONDAZIONE EUROPA