Principi non negoziabili???
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Il 24 luglio 2006, a Bruxelles il Consiglio dei Ministri europeo ha approvato il settimo programma quadro (2007 - 2013) per la ricerca. La questione più controversa e più attesa riguardava il finanziamento dell’UE della ricerca sulle cellule staminali embrionali.
Pochi giorni or sono il Ministro della ricerca e dell’Università, Fabio Mussi, decideva “autonomamente” di togliere la firma dell’Italia, apposta dal Governo Berlusconi, ad una pregiudiziale etica in materia.
Il Senatore Rocco Buttiglione ha proposto in Senato una mozione che chiedeva al Ministro Mussi di recedere dalla sua posizione e di ripristinare la firma dell’Italia; tale mozione è stata bocciata anche con il voto contrario dei Deputati cattolici (Binetti, Bobba, ecc.). Gli stessi Deputati hanno invece sostenuto una mozione tanto ambigua e subdola, che ha consentito al Ministro per le politiche comunitarie, Emma Bonino, di dichiarare in un’intervista che opportunamente da questa mozione è stato eliminato “il rispetto della vita umana a partire dal concepimento, che altro non sarebbe stato che il primo passo verso il riconoscimento giuridico del concepito.”
Siamo chiari: hanno negoziato principi non negoziabili, e in nome del compromesso hanno sacrificato “la vita”.
Forte anche di questa equivoca mozione, il Ministro Mussi, non solo se ne è ben guardato dal ripristinare la firma dell’Italia, ma ha promosso un accordo ancora più ambiguo: l’Europa non finanzierà la distruzione degli embrioni, ma finanzierà la ricerca sulle cellule staminali embrionali!!! Cioè basta incentivare la domanda di acquisto di embrioni sacrificati nei Paesi terzi (ad es. Corea, ecc.) Questa posizione di Mussi ha indebolito il fronte dei Paesi che si opponevano, impedendo così di raggiungere la minoranza di blocco che poteva opporsi alla maggioranza qualificata necessaria per approvare questo articolo. Contrari sono rimasti solo Lituania, Malta, Polonia, Austria e Slovacchia, e quindi grazie all’iniziativa italiana la ricerca sulle cellule embrionali. Cioè l’Europa non si sporca le mani, ma è autorizzata a considerare gli embrioni una cosa insignificante. Il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, in tutti questi giorni ha preferito... tacere! Consenziente o succube?
Questa certamente sarebbe stata l’occasione che richiedeva una testimonianza dignitosa ma chiara e inequivocabile, invece di assurdi compromessi ovviamente perdenti. I precedenti non ci hanno insegnato proprio nulla?! Ci ricordiamo il divorzio e l’aborto? Dobbiamo consentirlo solo in casi limite,... non è una soluzione, ma in certi casi eccezionali. Anche ieri a Bruxelles è saltato un principio chiave di civiltà e di convivenza autenticamente umana.
I Deputati e Senatori italiani devono riconoscere che una testimonianza semplice e netta avrebbe avuto la forza dell’urlo del silenzio, mentre così hanno provocato solo l’inutile clamore del fracasso.