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La lezione di Nelson Mandela 9 - Mandela presidente. Il discorso di insediamento

Fonte:
CulturaCattolica.it

Mandela presidente. Il Discorso.
Le immagini ritratte il 27 aprile 1994 sono impresse nella memoria visiva di tutto il mondo: lunghe file di uomini e donne, bianchi, neri e meticci attendono ordinatamente di deporre il loro voto nelle prime elezioni multirazziali del Sudafrica e il 10 maggio 1994 nasce a Pretoria il nuovo Stato, il nuovo Sudafrica, con un governo democratico e Mandela è eletto presidente davanti a migliaia di persone, capi di stato, alti diplomatici e militari con il 62,6% dei voti.
Entrambi gli inni nazionali vengono suonati e cantati. Dopo decenni in cui il Sudafrica è stato il simbolo del razzismo irriducibile, della violenza, dei conflitti insanabili, una nuova storia prende inizio e nelle parole di Mandela si celebra il festoso evento della nascita.
Nelle sue dichiarazioni è segnato il terzo passo decisivo nella storia di questo grande leader e nella storia del Sudafrica: "Oggi, tutti noi, con la nostra presenza qui e con le celebrazioni in altre parti del nostro paese e del mondo, conferiamo gloria alla neonata speranza di libertà. Siamo appena usciti dall'esperienza di una catastrofe straordinaria dell'uomo sull'uomo durata troppo a lungo, oggi qui deve nascere una società a cui tutta l'umanità guarderà e questo ci renderà orgogliosi.
I nostri atti quotidiani devono produrre una realtà del Sud Africa capace di rafforzare la nostra umanità, la fede nella giustizia, di rafforzare la nostra fiducia nella nobiltà dell'animo umano e sostenere tutte le nostre speranze per una vita gloriosa per tutti...
Siamo mossi da un senso di gioia e di euforia quando l'erba diventa verde e il fiore fiorisce.
Tale unità spirituale e fisica che tutti noi condividiamo con questa patria comune, spiega la profondità del dolore che tutti noi abbiamo sentito nei nostri cuori quando ci siamo visti strappare il nostro paese a causa di un conflitto terribile, che, come abbiamo visto, ci ha causato disprezzo, messo fuori legge e isolato dai popoli del mondo, proprio perché il Sud Africa era diventata la base universale della perniciosa ideologia e la pratica del razzismo e di oppressione razziale. Noi, il popolo del Sud Africa, oggi siamo soddisfatti che l'umanità ci ha riportato indietro, nel suo seno, che noi, che eravamo fuorilegge sino a non molto tempo fa, oggi abbiamo avuto il raro privilegio di essere ospiti per le nazioni del mondo qui sul nostro suolo…
Ringraziamo tutti i nostri illustri ospiti internazionali per essere venuti a prendere possesso, con la gente del nostro paese, di ciò che è, dopo tutto, una vittoria comune per la giustizia, la pace, la dignità umana.
Apprezziamo profondamente il ruolo che il nostro popolo e i politici democratici, religiosi, donne, giovani, imprese, capi tradizionali e tutti hanno svolto per arrivare a questa conclusione. Non ultimo tra questi è il mio secondo vice Presidente, l'Onorevole FW De Klerk…
Il tempo per la guarigione delle ferite è venuto. Il momento di colmare gli abissi che ci dividono è venuto. Il tempo di costruire è su di noi, è il nostro tempo, la nostra ora.
Abbiamo, finalmente, raggiunto la nostra emancipazione politica. Ci impegniamo a liberare tutto il nostro popolo dalla schiavitù continua della povertà, della privazione, della sofferenza, della discriminazione di genere e altro.
Siamo riusciti a compiere i nostri ultimi passi verso la libertà in condizioni di relativa pace. Ci impegniamo per la costruzione di una pace intera, giusta e duratura.
Abbiamo trionfato nel tentativo di impiantare dei semi di speranza nel cuore di milioni di nostri cittadini. Oggi entriamo nel patto che noi costruiremo una società in cui tutti i sudafricani, bianchi e neri, saranno in grado di camminare a testa alta, senza alcun timore nei loro cuori, certi del loro inalienabile diritto alla dignità umana - una nazione arcobaleno in pace con se stessa e il mondo.
Come segno del suo impegno per il rinnovamento del nostro paese, il nuovo governo provvisorio di unità nazionale saprà, in via d'urgenza, affrontare la questione della amnistia per la nostra gente che attualmente sta scontando pene detentive.
Dedichiamo questa giornata a tutti gli eroi e le eroine di questo paese, per aver sacrificato la loro vita in molti modi perché potessimo tornare ad essere liberi, e al resto del mondo che ci ha accompagnato in questo cammino.
I loro sogni sono diventati realtà. La libertà è la loro ricompensa.
L'abbiamo capito ora che non vi è nessuna strada facile per la libertà. Lo sappiamo bene che nessuno di noi da solo può farcela e avere successo.
Dobbiamo quindi agire insieme come un popolo unito, per la riconciliazione nazionale, per la costruzione della nazione, per la nascita di un nuovo mondo.
Fa' che ci sia giustizia per tutti. Ci sia pace per tutti. Che ci sia lavoro, pane, acqua e sale per tutti.
Lasciate ogni sapere saputo e sappiate che ogni corpo, ogni mente e ogni anima sono stati liberati per soddisfare se stessi e per la felicità di ciascuno.
Mai, mai, mai e di nuovo mai su questa bellissima terra conosceremo di nuovo l'esperienza dell'oppressione di uno sull'altro, mai più dovremo subire l'umiliazione di essere la puzzola del mondo.
Il sole non smetterà mai di illuminare un risultato così glorioso e umano! Che regni la libertà.
Dio ci benedica e benedica la nostra terra."

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