Re Lear 13 - Il sacrificio di Cordelia redime il male

Perché, ci si può chiedere, questo ultimo colpo di scena così drammatico? Perché la tragedia non si è conclusa con le parole rasserenanti di Albany che riconosce Edgar nuovo re, e la salvezza del re e di Cordelia?
Perché far morire questa fanciulla luminosa e innocente?
Curatore:
Leonardi, Enrico
Fonte:
CulturaCattolica.it
Vai a "Moderna"
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/39/Cordelia_-_William_Frederick_Yeames.jpg

La conclusione
Albany si prepara a prendere la parola e a dichiarare concluso ogni conflitto.

E noi come il pubblico presente allo spettacolo del 1600 ci aspetteremmo a questo punto la fine del dramma con la punizione dei malvagi e la salvezza in extremis dei buoni.
Ma Shakespeare è Shakespeare, cioè imprevedibile nella sua grandezza e profondità.

Irrompe sulla scena il vecchio Lear che avanza urlando, portando fra le braccia il cadavere di Cordelia .
Tutto è sconforto, tenebra e morte sentenzia Kent, ma Albany, ora che i malvagi hanno avuto la giusta punizione, pronuncia le parole che riaprano i cuori alla ricostruzione e alla speranza.

Albany: Signori Nobili amici, ascoltate il nostro proposito: si faccia tutto il possibile per lenire questa terribile sventura; per quel che ci riguarda, noi cediamo il nostro potere a questo vecchio sovrano finché sarà in vita.
(Rivolto a Edgar e a Kent) Voi siete reintegrati nei vostri diritti e vi aggiungerò tutto ciò che la vostra virtù ha più che meritato. Tutti gli amici avranno il compenso della loro fedeltà e tutti i nemici berranno il calice della loro perfidia.
(pagg.135,136)
Ma il vecchio Lear, straziato dalla morte di Cordelia, si rivolge a tutti i presenti e chiede di non togliere lo sguardo dalla sua creatura
"Vedete voi tutto questo? Guardate, guardatela, guardate qui guardate qui" e cade a terra stroncato dal dolore.

Perché, ci si può chiedere, questo ultimo colpo di scena così drammatico? Perché la tragedia non si è conclusa con le parole rasserenanti di Albany che riconosce Edgar nuovo re, e la salvezza del re e di Cordelia?
Perché far morire questa fanciulla luminosa e innocente?

Forse ci può aiutare la Fusini quando scrive: ”Cordelia deve morire perché non ci sia scampo per Edmund... Con questo finale il suo cadavere pesa sulla coscienza di tutti, la giustizia si mantiene nascosta, i piani divini procedono oscuri, crudeli, secondo una logica che la mente umana non può comprendere.
O forse è un’altra l’ipotesi: Cordelia deve morire perché solo un atto redime: il sacrificio del giusto.
Solo così, forse, si risana l’abisso fra l’onnipotenza divina e l’iniquità umana“(7)
Come è avvenuto quella prima volta in cui il sacrificio della vittima in croce si è compiuto per la salvezza di tutti gli uomini.
Solo così il male può essere riscattato e la sofferenza può aprire alla rinascita.
E questa ci è sembrata la lettura più profonda del finale della tragedia.

NOTE
7. Nadia Fusini, Di vita si muore, ed. Mondadori, pag.345.