"Elena" 6 - A Roma: un potere senza Grazia
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Roma
Pervasa da rinnovato vigore Elena accetta l’invito del figlio a raggiungerlo a Roma, la meta di tutta la sua vita, la città senza barriere che aveva sempre sognato.
Roma però significa anche cortigianeria, vuoto spirituale e morale, decadenza e degrado e il comportamento di Costantino la preoccupa: si veste da monarca orientale con vesti sgargianti e parrucche multicolori (e qui il feroce sarcasmo di Waugh si scatena in un ritratto irriverente e dissacratorio dell’imperatore da tutti osannato), e le voci di palazzo lo incolpano della morte della moglie Fausta e del figlio Crispo, sospettati di complotto.
Quando riescono a parlarsi lontano dagli adulatori e dai cortigiani di palazzo, la madre ascolta il figlio, che le spiega la complessità e le difficoltà del suo regnare, ma per Elena il giudizio sull’operato del figlio è chiaro: il suo è Potere senza Grazia e nonostante i successi ottenuti, è destinato alla caducità.
C’è un solo modo per fare veramente nuove tutte le cose ed è l’immersione nelle acque del Battesimo. Di questo ogni uomo ha bisogno per diventare creatura nuova.
Costantino promette e si farà battezzare prima di morire.
Egli regna come imperatore incontrastato dopo aver vinto Licinio nel 324, e fra il 328 e il 330 trasforma Bisanzio in una seconda capitale, ribattezzandola col nome di Costantinopoli e arricchendola di chiese cristiane.
Ma per Elena suo figlio e la comunità dei credenti hanno bisogno, per rafforzarsi nella fede, di segni, sassi, pietre che testimonino ciò che è accaduto e luoghi dove inginocchiarsi e pregare rivivendo la storia della venuta del Signore e la sua passione e morte.
Dove si trovano dunque esattamente i luoghi sacri? dove la Croce del sacrificio? si chiede Elena col passare del tempo e con l’approfondirsi della sua devozione.
Non so. Non credo nessuno lo sappia. Non credo nessuno ne abbia mai chiesto prima. È la risposta di papa Silvestro. (7)
NOTE
7. Papa Silvestro (pontificato dal 314 al 335). A lui Costantino donò come residenza il palazzo del Laterano, affiancato più tardi dalla basilica di San Giovanni, e costruì la prima basilica di San Pietro.