"Cigni selvatici" 8 - La furia devastatrice delle Guardie Rosse
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La Rivoluzione Culturale e le Guardie Rosse
Negli anni della Rivoluzione si scatenano la caccia alle streghe e le esecuzioni sommarie degli intellettuali accusati di fiacchezza e borghesismo, degli insegnanti giudicati ribelli e non allineati ai dettati maoisti, dei funzionari accusati di tradimenti e congiure. I manuali di storia riportano la stima ufficiale delle stesse autorità cinesi a proposito dei costi umani elevatissimi della rivoluzione: centinaia di migliaia di morti e almeno 100 milioni di persone perseguitate e deportate nei campi di rieducazione.
La tempesta innescata dalla natura sanguinaria di Mao, colpisce la popolazione e la famiglia Chang, dove i genitori sono alti funzionari.
Ma la giovane Jung non si rende subito conto del cambiamento di clima e delle sue insidie e, con entusiasmo, si iscrive nel corpo delle famigerate spietate Guardie rosse, studenti delle scuole superiori e delle università (3). Le Guardie Rosse che impugnano il Libretto rosso, sono l'icona più nota della Rivoluzione Culturale e della Cina maoista.
Esse individueranno i loro bersagli, li perseguiteranno, daranno sfogo ad ogni forma di odio, tortura e violenza, saccheggiando e incendiando case private, templi, biblioteche, tombe, scuole. E l’Autrice descrive nei dettagli la perversa follia della cultura pilotata, della distruzione per la distruzione, del fanatismo ideologico che saccheggiò per decenni il Paese di una delle più antiche civiltà esistenti.
Il dramma famigliare
La giovane prende le distanze dalle loro feroci spedizioni punitive, e si allontana quando vede le vittime inginocchiate per terra picchiate a sangue, i libri dati alle fiamme, le piante sradicate. Non riuscirà però ad impedire che nel cuore della notte i nuovi dominatori vengano a prelevare il padre per internarlo, invidiosi della posizione raggiunta e che la madre venga trascinata per le strade con un cappello a cono in testa insultata, colpita e obbligata a picchiare violentemente il capo sul selciato riconoscendosi colpevole di borghesismo e capitalismo.
Sarà il padre a soffrire maggiormente di queste ingiustizie, vedendo crollare tutti i suoi ideali e constatando la vanità della sua fiducia nel partito. Per lui l’arresto segna l’inizio di un calvario tragico e inarrestabile, dove depressione e follia lo renderanno pericoloso e irriconoscibile ai suoi cari.
Una notte, preda di cupi furori, rientrato in famiglia, appicca il fuoco a coperte e lenzuola, sedie e vestiti, afferra alla gola la moglie, costringe le donne a rifugiarsi lontano da casa per sfuggire alla sua pazzia devastatrice che non risparmia persone, cose e i suoi amati libri. Ricoverato in ospedale, lo sottopongono alla camicia di forza e a ripetuti elettrochoc. La giovane quindicenne assiste al dramma del padre e si unisce alle donne della famiglia nell’assumersi la cura di Wang che sarà sempre circondato di attenzione e amore. Nei rari momenti di lucidità non cessavano comunque per lui tormenti e persecuzioni.
NOTE
3. I giovani delle Guardie rosse dovevano provenire da "5 tipi di rosso", cioè essere figli degli operai, dei contadini poveri, dei quadri di partito, dei martiri e dei soldati della rivoluzione del 1949. Con loro regnarono violenza e distruzione e nel giugno del 1967 le Guardie Rosse occuparono il ministero degli esteri e l'ambasciata russa, mentre bruciarono quella indonesiana e quella britannica.