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"Cigni selvatici" 3 - Nel caos della Seconda guerra mondiale il male non vince

Fonte:
CulturaCattolica.it

Gli eventi storici
Questi avvenimenti si verificano fra il 1924 e il 1937, quando si svolge (fra il ’34 e il ’35) la Lunga Marcia, Mao Tse Tung è eletto presidente del P.C.C. nel 1935 e il Giappone occupa progressivamente intere regioni della Cina partendo dalla Manciuria, dove abita la famiglia della Autrice.
Questa dominazione sconvolge la vita del popolo cinese, e le illegalità e violenze perpetrate (era prassi educativa nipponica percuotere a scuola i bambini con il bastone, anche picchiandoli sulla testa) verranno denunciate alla Società delle Nazioni, dalla quale il Giappone uscirà nel 1933.
Villaggi interi vengono bruciati, cinque milioni di persone perdono la casa e i morti sono decine di migliaia.

Episodi di solidarietà
Ma accanto alla brutalità e ferocia dei comportamenti, l’Autrice si sofferma a raccontare i numerosi episodi di solidarietà, di amore al prossimo, di rischio della propria vita e sfida al nemico per salvare la vita di tante vittime, di cui sono protagonisti i famigliari e i conoscenti della scrittrice, che in queste circostanze tragiche e pericolose non dimenticano la voce della coscienza e del cuore.
Così il medico Xia si reca di notte di nascosto dai prigionieri cinesi torturati e malati per curarli, convince il boia addetto alle esecuzioni a strappare dalla morte i condannati, evitando di stringere fino in fondo il laccio mortale, e nella sua casa vengono nascosti con la complicità della moglie e dei parenti, i ricercati politici cinesi.
Con la stessa profonda pietà saranno negli anni successivi nascosti i giapponesi braccati dai russi nel ’45.

Riflessioni dell’Autrice
Nello scrivere l’Autrice mostra di essere ben determinata a voler far conoscere da vicino queste pagine di storia del suo popolo al mondo occidentale, e per affermare, assieme a tanti scrittori prima di lei, quali Hannah Arendt, Vasilij Grossman e Gabriele Nissim (quando parla dei numerosi giusti che hanno strappato gli ebrei al furore nazista), come la resistenza e la lotta alla violenza e alla demagogia sia affidata spesso a chi non ha nome e non viene ricordato.
Sotto le dittature del ‘900 infatti, il male non ha vinto mai del tutto perché in tanti uomini di fede e paesi diversi non si è spento il riconoscimento dei valori fondamentali comuni a tutti gli uomini, la pietà per il fratello sofferente da salvare, il rispetto sacrale della vita e della libertà, da affermare e difendere, anche a costo della propria.

1945, il caos e la guerra civile
Dopo il ’45 la Cina è in preda al caos: i dominatori giapponesi sconfitti nella seconda guerra mondiale si disperdono e si danno alla fuga, e gli scontri provocano saccheggi, uccisioni e stupri in un clima di crescente violenza e paura in tutto il territorio.
Il temporaneo accordo tra i comunisti di Mao e il Kuomintang
(movimento nazionalista capeggiato da Chiang Kai-shek) si spezza e scoppia la guerra civile.
La vita della famiglia della nonna e del marito medico scorre serena pur prendendo parte agli avvenimenti storici del loro tempo e dedicandosi all’educazione della figlia Bao, la futura madre della scrittrice, che cresce con un temperamento generoso e impulsivo.

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