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Il pensiero di Chesterton – L’uomo naturale 2 – Chesterton e i suoi personaggi

Autore:
Platania, Marzia
Fonte:
CulturaCattolica.it
Il progressivo perfezionarsi dei personaggi positivi segna a grandi linee un percorso anche cronologico, scandendo il progressivo avvicinamento di Chesterton alla Chiesa Cattolica.

Giobbe invece fa esperienza del dolore con più serietà e non può accontentarsi di un ideale qualsiasi: egli cerca il significato che dia senso anche al dolore, al di là dell'eroismo con il quale eventualmente lo si possa accettare. Il Mistico è l'uomo che riconosce il vero significato del mondo nel trascendente, in Dio, nel Dio cristiano; l'Innocente è colui che traduce questo riconoscimento in una prassi di vita, in un quotidiano lavoro su di sé; inoltre, tramite la gioia che lo contraddistingue egli trasmette a chi lo circonda il significato del mondo e quindi la gioia che solo da questo è resa possibile. La gioia infatti può solo essere il frutto di un lavoro:
La vera contentezza è uno stato di attività non meno reale dell'attività agricola. E' la facoltà di trarre da una situazione tutto il bene che vi si trova latente. E' cosa difficile, ed è rara”. (GKC, Saggi scelti, pag. 29)
Il Poeta è l'uomo che per l'eccezionalità di un dono, di una vocazione poetica è messo in grado di vedere il reale nella sua realtà più profonda che è il nesso col significato, e di esprimere il significato trascendente nei limiti finiti dell'opera d'arte. L'Uomo Comune è questo stesso ideale umano incarnato nella normalità di un popolo, tradotto in tradizioni e consuetudini quotidiane. L'Investigatore infine è la quintessenza stessa dell'uomo ideale. I personaggi negativi non ne sono che il correlato polemico: l'Umorista che non riesce ad affermare un significato qualsiasi perché non lo vede nella sua evidenza costringente, perché trova in sé la capacità di negarlo, di rimuoverlo, vedendo tutto come assurdo. L'Ateo rifiuta lo stesso riconoscimento in nome della possibilità di dominare il mondo con la sua sola ragione al fine di eliminarne il male, di cui non può tollerare lo scandalo. Maniaci ed assassini pongono come significato di tutto una parte del tutto, condannandosi alla incomprensione della realtà e alla eterogenesi dei fini. Il Politico vuole unicamente dominare il mondo disancorato dal suo fondamento e perciò ai suoi occhi aperto alla sua manipolazione, piegabile ai suoi fini di potenza e dominio.
Il progressivo perfezionarsi dei personaggi positivi segna a grandi linee un percorso anche cronologico, scandendo il progressivo avvicinamento di Chesterton alla Chiesa Cattolica. Abbiamo visto come Chesterton si sia avvicinato al cattolicesimo scoprendolo così come Colombo scoprì le Americhe; è lui stesso a dircelo nel primo capitolo della sua opera più significativa:
Spesso ho avuto la fantasia di descrivere in un romanzo la figura di uno "Yachtman" inglese, che, per un lieve errore di calcolo nella sua rotta, scoprì l'Inghilterra credendo di avere scoperto una nuova isola nei mari del Sud. [...] Il suo errore è un errore invidiabile; ed egli lo sa, se è l'uomo che io figuro. Che cosa potrebbe essere più delizioso che provare nel giro di pochi minuti gli affascinanti terrori di un lontano viaggio e l'intima tranquillità di chi torna a casa sua? [..]Io ho poi una particolare ragione per riferirmi all'uomo dello "Yacht" che scoprì l'Inghilterra. Quell'uomo sono io. [..] Sono io che ho scoperto con inaudito coraggio quel che era già stato scoperto prima. [...] Ho tentato di fondare di mia testa un’eresia; e quando stavo per darle gli ultimi tocchi, ho capito che non era altro che l'ortodossia”. (GKC, Ortodossia, pagg. 14,16,17,18)

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