Il pensiero di Chesterton - L'uomo cristiano 8 - La Creazione
Creazione significa che il mondo non è Dio e neppure è privo di rapporto, lontano, separato da Dio. Il mondo non coincide con Dio, ma è legato ad esso da un rapporto che è appunto la creazione. Il Dio cristiano creando, separa.- Autore:
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Serratura e chiave: le principali corrispondenze
Riprendiamo i termini del problema del rapporto tra l'uomo e il mondo cosi come lo avevamo lasciato.
Il primo enigma o paradosso in cui la ragione si imbatte è la natura dell'essere delle cose. Le cose esistono, ma non consistono in sé stesse. Se si afferma il primo corno del dilemma si termina nel panteismo e nella conseguente innaturalità del seguire la natura; se si sottolinea eccessivamente la seconda, si cade nello scetticismo.
Cosi il mondo antico era precisamente di fronte al nostro stesso identico desolato dilemma. [...] In questo dilemma (che è poi il nostro) il cristianesimo si fece avanti ed offri una singolare risposta, che il mondo eventualmente accettò come la risposta. Fu la risposta di allora, e credo che sia la risposta di oggi. Questa risposta somigliava al fischio di una spada: essa scisse, divise; [...] separò Dio dal cosmo. (GKC Ortodossia, pag. 107)
Il primo elemento della cosmogonia cristiana è il concetto della Creazione. Creazione significa che il mondo non è Dio e neppure è privo di rapporto, lontano, separato da Dio. Il mondo non coincide con Dio, ma è legato ad esso da un rapporto che è appunto la creazione. Il Dio cristiano creando, separa.
Questo è l'abisso intellettuale fra Buddismo e cristianesimo; per il buddista o il teosofo, la personalità significa la caduta dell'uomo; per il cristiano significa il proposito di Dio, l'obiettivo totale della idea cosmica. [...] la divinità orientale è come un gigante che abbia perduto una gamba od un braccio e stia sempre cercando di ritrovarli; la potenza cristiana è come un gigante che in un impeto di strana generosità si sia tagliato la mano perché questa possa liberamente consentire di stringergli la mano. Torniamo sempre alla stessa infaticabile nota che tocca la natura del cristianesimo: tutte le filosofie moderne sono catene che uniscono e legano; il cristianesimo è una spada che separa e mette in libertà. (GKC, Ibid pag. 181)
La dottrina cattolica della Creazione implica fondamentalmente che la finitezza e la materialità e quindi la personalità non coincidono con il male. La Creazione è un atto volontario fondato sull'amore; essa spiega la meravigliosa varietà della natura e insieme garantisce che ogni cosa è originariamente buona.
La caratteristica principale della Creazione è la libertà.
La frase che è alla radice di tutto il teismo cristiano è questa: che Dio è creatore allo stesso modo che è creatore l'artista. [...] Nel darlo egli alla luce se ne è distaccato. [...] Il primo principio filosofico del cristianesimo consisteva in ciò che questo divorzio nell'atto divino del fare (come separa il poeta dal poema e la madre dal neonato) era la vera descrizione dell'atto col quale l'assoluta energia fece il mondo. Secondo la maggior parte dei filosofi, Dio facendo il mondo lo rese schiavo; secondo il cristianesimo, lo liberò.(GKC, Ibid, pag. 108)
Una concezione che faccia del mondo una emanazione divina non gli concede autonomia rispetto al suo principio: la realtà non potrebbe che essere divina essa stessa; poiché invece l'uomo constata l'insufficienza delle cose, non può che considerarle uno schermo che si frappone all'eterno, cioè un limite da superare, negandolo; oppure deve concepire la creazione stessa come una caduta, facendo coincidere materialità, finitezza e male.
Il cristianesimo rende invece conto, con il concetto di creazione come separazione ma non caduta, della impressione positiva che è la prima reazione della ragione di fronte al reale; infatti esso rende ragione della positività del reale, fondandola in Dio stesso, secondo il racconto della Genesi che conclude ogni giorno della creazione con l'esplicito assenso di Dio all'esistenza delle cose. L'ottimismo trova qui la sua più alta affermazione: tutto ciò che esiste, esiste perché è stato creato, quindi è buono. Ma la filosofia cattolica non cade nel tranello dell'affermare solo una parte della verità, solo una metà del paradosso; al concetto di Creazione fa da contrappeso il concetto di Caduta.