Twilight di Stephenie Meyer 2 - "E il leone si innamorò dell'agnello"
Il fascino della storia è quello di un amore impossibile, impossibile ma reale, e per forza di cose casto.- Autore:
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Qual è il fascino di questa storia?
Cominciamo col dire che è ben scritta, agevole, veloce, emozionante. L’autrice parla del mondo dei ragazzi: il nuovo matrimonio della mamma, che non è tanto mamma quanto amica; l’altruistica decisione di Belle di tornare a vivere col padre in un'altra città per lasciare alla madre il suo spazio vitale insieme al nuovo compagno, il dramma del trasferimento dalla grande città al piccolo paesino dove tutti conoscono tutti, le difficoltà di inserimento e la sorpresa di essere invece così interessante, da avere addirittura quattro spasimanti tra cui il bellissimo vampiro... l’autrice non dimentica di parlare degli abiti, dello studio (poco), dello shopping, dei pettegolezzi tra ragazze, delle gelosie e dei gruppetti tipici dell’età. Qualsiasi ragazza può identificarsi con Belle e chi non sogna ad una certa età di cambiare vita e scoprirsi speciale?
Poi c’è il vampiro, per cui Belle dovrebbe essere solo un fantastico pranzo, e invece si innamora. “E il leone si innamorò dell’agnello” è la frase clou del romanzo. Quando Edward incontra Belle è molto attratto da lei nel senso “alimentare”, tanto da rischiare di assalirla davanti a tutti, mettendo a repentaglio tutto quanto fatto dalla sua famiglia per ricavarsi una vita tranquilla nella cittadina. L’abitudine alla repressione dei propri istinti omicidi lo rende capace di vincere questo fortissimo impulso, e il fatto che Belle non abbia paura di lui lo incanta fino a farlo innamorare. Tuttavia la sua natura è quella di un predatore, e per stare vicino alla sua innamorata deve continuamente, dolorosamente sorvegliare e tenere a bada i propri istinti.
Quando Belle inizia ad intuire cosa nascondano le stranezze di questo inquietante e fascinoso ragazzo, non fugge. Lo ama a tal punto da essere disposta a morire, se lui perdesse il controllo, pur di stare con lui. Anzi, lo ama così disinteressatamente, così altruisticamente, che quando lui la invita “fuori” in un bosco solitario, non lo dice a nessuno, perché, nel caso accada l’irreparabile, lui non possa essere sospettato e possa cavarsela; mentre lui le aveva chiesto di lasciarlo detto ai suoi cari, proprio perché la paura di compromettere la sua famiglia fosse un ulteriore deterrente contro i propri istinti predatori. Quando scopre che, con fatica e sofferenza, può farcela a dominarsi, perché l’amore è più forte della fame, esulta ripetendo più volte, lietamente “la ragione domina sugli istinti”.
Il fascino della storia è quello di un amore impossibile, impossibile ma reale, e per forza di cose casto. Un vampiro che perde il controllo e si abbandona ai sensi... mangia. Infatti, ogni volta che l’innamorata Belle si offre troppo ardentemente al suo innamorato Edward, quest’ultimo è costretto a darsela a gambe finché non recupera il controllo. Poveri maschi vampiri; ma anche, nel caso, addio povera Belle: ed il leone si innamorò dell’agnello... che stupido agnello, commenta Belle; che leone pazzo e masochista, commenta Edward.
Chi non sogna di essere amato ed amare fino al sacrificio della vita? Quale ragazza non sogna di avere un ragazzo capace di vincere i propri istinti “predatori” per stare con lei in maniera pura?
Se i vostri figli leggono questo libro, provate a parlare con loro delle pagine 233-234; 254; 259. O a chiedere loro, per esempio, perché una vampira bella, affascinante, forte, veloce, ricca e immortale invidia una ragazza ... perché lei è umana (pag. 275).