Cara collega io userei il telefono

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Domanda


Buongiorno,
sono una maestra di Religione. Da tre anni insegno nella stessa scuola primaria. Due settimane fa è morto il padre di un mio alunno di quarta elementare. Io mi sono limitata a dirgli che mi dispiace (gliel'ho detto in disparte) e ho parlato di resurrezione durante la lezione. Purtroppo si tratta di un alunno molto vivace e ho dovuto anche mettergli una nota sul diario. Non è la prima volta che succede. Purtroppo non ho potuto partecipare al funerale di suo padre perché insegnavo in un'altra scuola di un altro istituto. Comunque, le mie colleghe lo sapevano. Nel periodo del "ponte" è mancato il marito di una ex collega, ma io non ho potuto partecipare al funerale perché ero lontana per motivi familiari. Tutte queste cose hanno portato a delle incomprensioni con una collega (il non aver partecipato ai due funerali). Intanto, la madre del bambino rimasto senza padre ha deciso di togliere il figlio dall'ora di Religione, praticamente non rientra al pomeriggio quando ci sono io. Ad aggiungere altra incomprensione, l'ex collega di Religione che insegnava prima di me è andata ai due suddetti funerali. Le altre colleghe sono d'accordo con me nel fatto che ho messo la nota e dicono che se parlo di Resurrezione durante le mie ore riguarda solo la mia materia. La collega di cui parlavo ritiene che non avrei dovuto fare le "condoglianze" al bambino (gli ho detto solo: "mi dispiace") e non avrei dovuto parlare di Resurrezione né mettergli la nota. Tra l'altro, il bambino in questione non andava in mensa, andava a casa con la madre e rientrava alle 14.00, per fare mezz'ora di storia con la maestra di cui parlavo e poi le due ore di Religione con me. La collega è arrabbiata anche perché il bambino, non rientrando, non fa la mezz'ora di storia e ne vuole parlare con il Preside. In realtà penso che non mi riguardi la questione della mezz'ora di storia. La maestra in questione è al suo ultimo anno di insegnamento e dice di non poterne più.
Lei cosa ne pensa della situazione?
Grazie.

Risposta


Cara collega, le incomprensioni sono sempre conseguenza di un certo formalismo nei comportamenti: il sentirsi legato a determinati impegni che si ritengono vincolanti ci fanno perdere il senso della realtà e importanza di una amicizia o di un legame che val al di là di impegni formali.
Io userei il telefono, e perché no, anche farci visita per chiedere scusa delle continue disattenzioni che è meglio spezzare subito e credo che tutto può rientrare nella comprensione reciproca.