Il libro di testo della disciplina è obbligatorio
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Domanda
Gent.mo Prof.
Desidero rivolgerle un quesito di natura procedurale nel merito dell’adozione del libro di testo di Religione Cattolica.
Da più parti si ventila l’idea di considerarlo come testo consigliato per poter abbattere il tetto di spesa previsto dal Ministero.
Per quanto mi riguarda la procedura è anomala e scorretta in quanto la Religione Cattolica rientra tra gli insegnamenti obbligatori, per cui deve essere dotata.
Di un libro di testo regolarmente adottato.
Chiedo il Suo autorevole parere onde eliminare fraintendimenti e procedure normative poco corrette.
Risposta
Il libro di testo della disciplina è obbligatorio.
L’unica cosa che il consiglio di classe è tenuto a rispettare è il tetto massimo di spesa previsto per quella classe come da circolare ministeriale sull’adozione dei libri di testo.
Il libro di testo di religione deve essere necessariamente adottato!
Detto questo chiariamo subito che ogni insegnante di norma segue gli alunni per l’intero ciclo, è bene che un cambiamento del libro di testo venga fatto nella prospettiva di un uso per tutti gli anni dello stesso ciclo.
Una proposta di cambiamento nel rispetto delle norme emanate dal MIUR e delle indicazioni date dal settore IRC della CEI, deve coordinarsi con i costi complessivi dei testi di tutte le discipline e rispettare le norme relative al “Nulla osta” della CEI.
I nuovi programmi obbligano alla revisione dei testi attualmente in adozione e sarà bene tener presente se il testo proposto risponda a tali prospettive.
Il tutto, naturalmente, va vissuto in spirito di collaborazione e non di contrasto con il collegio dei docenti.
Il prezzo massimo complessivo della dotazione libraria necessaria viene normato da una Circolare che viene emessa ogni anno.
A questo punto è facile evidenziare almeno due aspetti.
Il primo. Nell’importo totale è stato calcolato anche il testo di religione cattolica, altrimenti avremmo letto che della dotazione libraria fanno parte tutti i testi tranne quello di religione.
Il secondo. L’obiettivo della norma non è quello di dare al Consiglio di classe e al Collegio dei Docenti un potere che non hanno, cioè quello di decidere in quali discipline acquistare il testo, ma quello, invece, di obbligare i docenti a scegliere testi il cui costo ricada in quello imposto dal Ministro.