Sintesi della riforma Moratti
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Domanda
Mi permetto sottoporre una domanda di documentazione che non riguarda strettamente i discorsi giuridici. Insegno religione con orario cattedra in un Liceo psico-pedagogico-sociale e linguistico. In questi giorni gli studenti stanno discutendo sulla Riforma Moratti di cui non ho che una conoscenza essenziale. Se possibile, vorrei i rimandi sull’ora di religione nella Secondaria di II° grado. Un appunto che è di condivisione e non di polemica. Ho trovato non del tutto corretto che nel riconoscimento dei titoli nell’ambito del concorso svolto lo scorso anno, non mi sia stato riconosciuto nessun punto o frazione di punto per le due abilitazioni conseguite nel 2004 presso l’Università Cattolica di Milano nella classe A36 A37 con il massimo dei voti!!!Forse perchè nei titoli aggiuntivi non erano previste le SISS!?! Ma questa è un’altra storia!
Risposta
Ecco una sintesi della legge n. 53 del 2003, cioè della Riforma Moratti
Poggia su due pilastri e delinea la riforma del sistema di istruzione e formazione:
- La legge Costituzionale (Legge 3/00) - modifica del titolo V della Costituzione
- Il regolamento DPR n. 275/99 riguardante l’autonomia delle singole scuole
I rischi
Frammentazione
- differenziazioni di qualità e quantità delle offerte formative
Polarizzazione
- Possibile differenziazione di scuole tra le diverse Regioni
L’obbligo scolastico è elevato a 18 anni di età; entro i quali deve essere completato (anche per gli alunni portatori di handicap, secondo quanto stabilito dalla Legge 104/1992) il percorso formativo minimo di 12 anni.
Il sistema d’istruzione e formazione si articola in moduli:
la Scuola dell’Infanzia,
il Primo Ciclo formato dalla scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I grado;
il Secondo Ciclo che comprende il sistema dei Licei (artistico, classico, economico, linguistico, musicale e coreutica, scientifico, tecnologico, delle scienze umane) e il Sistema dell’Istruzione e della Formazione Professionale;
L’Università e la Formazione Tecnica Superiore.
Inaugura l’ingresso nel sistema d’istruzione e formazione ed ha una durata triennale.
Innovazioni: anticipo della data di ingresso per i bambini che compiono i tre anni entro il 30 aprile dell’anno di iscrizione
Obiettivi:
- sviluppo ed educazione delle aree: affettiva, psicomotoria, cognitiva, morale, religiosa e sociale favorendo la maturazione autonoma e creativa di ciascun alunno;
- apprendimento di competenze relativamente alle aree citate secondo l’ottica generale di una parità delle opportunità formative;
- raccordo con la Scuola Primaria secondo l’ottica di una continuità che oggi vede nel Portfolio delle competenze uno strumento irrinunciabile di coerenza educativa.
Primo ciclo
La Scuola Primaria ha durata quinquennale.
Innovazioni:
- anticipo della data di ingresso per i bambini che compiono i sei anni entro il 30 aprile o entro il 31 agosto dell’anno di iscrizione;
- Si articola su un monoennio che raccorda la scuola dell’infanzia e la scuola primaria (continuità) e da due bienni (2 - 3) (4 - 5).
- Abolizione degli esami di 5 elementare.
Obiettivi:
- sviluppo della personalità con una particolare attenzione al mondo dei linguaggi, all’orientamento, all’acquisizione di competenze;
- studio di una lingua della Comunità Europea;
- conoscenza delle tecnologie più comuni e diffuse;
- conoscenza del mondo naturale e dei suoi fenomeni nonché - orientamento nello spazio; sviluppo di capacità relazionali orientate al vivere civile.
La Scuola Secondaria di I grado è triennale.
Obiettivi:
- sviluppo di modalità autonome e critiche di studio e di abilità sociali necessarie ad un’integrazione costruttiva nel tessuto sociale di appartenenza;
- studio e conoscenza delle tecnologie, soprattutto di quella informatica,
- conoscenza storico - culturale sociale e scientifica della realtà contemporanea
- studio di una seconda lingua della Comunità Europea;
- attenzione all’orientamento affinché le conoscenze acquisite e le competenze sviluppate possano favorire le scelte autonome dei giovani relativamente al ruolo che vogliono assumere nella società di cui fanno parte.
L’esame di Stato segna il passaggio dal Primo al Secondo Ciclo.
Il Secondo Ciclo è articolato in un duplice canale:
-
Licei
-
Sistema dell’Istruzione e della Formazione Professionale
Al termine del primo ciclo gli studenti dovranno decidere se continuare gli studi nella scuola superiore (Licei) o scegliere il canale della Formazione professionale. E’ diritto-dovere di ogni studente seguire i corsi di istruzione o di formazione per almeno dodici anni, in ogni caso, fino al conseguimento di una qualifica entro i diciotto anni.
Obiettivi:
- maturazione della persona - sviluppo del Sé (criticità e autonomia), acquisizione di competenze, pieno e consapevole inserimento nella società (convivenza civile e democratica), competenze nell’uso delle tecnologie e dei linguaggi multimediali.
- Il Sistema dei Licei è articolato in due bienni cui segue un monoennio (di orientamento e di approfondimento per gli studi universitari). Di liceo sono previsti otto tipi: Artistico, Classico, Delle scienze umane, Economico, Linguistico, Musicale, Scientifico e Tecnologico. L’esame di Stato concluderà il ciclo, che consente l’accesso all’Università e all’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica
Obiettivi: - Il Sistema dell’Istruzione e della Formazione Professionale, di esclusiva competenza delle Regioni, della durata di almeno quattro anni, si articola in percorsi o indirizzi, che portano al conseguimento di qualifiche e titoli.
A partire dal quindicesimo anno di età, infatti, i giovani possono alternare lo studio a momenti di lavoro (alternanza scuola-lavoro) o di apprendistato con l’acquisizione di profili educativo - culturali e professionali che confluiscono in titoli e qualifiche spendibili sull’intero territorio nazionale e della U.E.
Al termine dei quattro anni, i giovani potranno optare per l’iscrizione al 5° anno e sostenere un esame di stato finalizzato all’iscrizione all’Università o all’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica o alla Formazione Tecnica Superiore. Per l’ultimo anno di frequenza, a completamento della formazione, il Sistema dell’Istruzione e della Formazione Professionale prevede esercitazioni pratiche e stage realizzati all’estero o in Italia, nonché l’inserimento nelle realtà lavorative.
Flessibilità: possibilità di cambiare indirizzo all’interno dei licei - passare dal sistema dei licei a quello della formazione professionale e viceversa - senza limitazioni purché si sostengano esami opportunamente predisposti per i vari tipi di passaggio e si frequentino corsi integrativi. I crediti maturati nei vari corsi sono spendibili secondo l’ottica di una circolarità che non chiude la comunicazione tra formazione professionale e formazione liceale.
Programmi nazionali e quote locali: i programmi scolastici, oltre ad avere un nucleo omogeneo e obbligatorio valido su tutto il territorio nazionale (Indicazioni nazionali), prevedono anche una quota riservata alle Regioni: nei programmi scolastici potranno, dunque, essere inserite materie di interesse specifico collegate alle realtà locali.
Valutazione biennale: la valutazione dei percorsi formativi è di competenza del corpo docente che procede
- alla verifica, periodica e annuale, degli apprendimenti e della maturazione globale del soggetto,
- al raccordo con i cicli precedenti e successivi,
- all’introduzione del sistema di valutazione biennale dei periodi didattici: chi accumula debiti formativi dovrà ripetere la 2^ classe del biennio cui è iscritto.
- Nella valutazione degli studenti sarà considerato anche il comportamento; sarà quindi attribuito un voto di condotta.
Valutazione del sistema: L’Istituto Nazionale del Sistema di Istruzione procede periodicamente a verifiche sistematiche della qualità dell’offerta formativa e del servizio scolastico (organizzazione) nonché delle competenze maturate dagli studenti.
Esame di Stato:
- prove organizzate a livello locale dalle singole commissioni d’esame;
- prove predisposte a livello nazionale dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione.
Formazione dei docenti
La formazione iniziale dei docenti si svolge nelle Università presso i corsi di laurea specialistica.
L’Esame finale per il conseguimento della laurea specialistica ha valore di esame di Stato e abilita all’insegnamento.
Coloro che abbiano conseguito la laurea specialistica, ai fini dell’accesso nei ruoli organici del personale docente delle istituzioni scolastiche, svolgono, previa stipulazione di appositi contratti di formazione-lavoro, specifiche attività di tirocinio di durata almeno biennale.
Quanto poi all’ora di religione, essendo questa una disciplina concordataria, tutto resta come prima.
Relativamente all’ultima domanda rispondo che tutte le abilitazioni ottenute sono abilitazioni possedute per le relative classi di concorso per le quali si richiedeva di insegnare e non di religione cattolica, perché è la prima volta che è stato espletato un concorso del genere.