IRC: Il tutor può insegnare IRC in altre classi?
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Domanda
Caro Nicola, vorrei sapere se nella scuola primaria, ex scuola elementare, l’insegnante prevalente può insegnare religione cattolica oltre che nella sua classe anche in altre classi.
Risposta
l DPR 751/85, cioè l’Intesa, al punto 2.6 recita testualmente: “Nelle scuole materne ed elementari, in conformità a quanto disposto dal n. 5, lettera a) secondo comma, del Protocollo addizionale, l’insegnamento della religione cattolica, nell’ambito di ogni circolo didattico, può essere affidato dall’autorità scolastico, sentito l’Ordinario diocesano, agli insegnanti riconosciuti idonei”.
Dopo l’approvazione del DPR in molti circoli didattici, i Direttori didattici avendo in organico insegnanti disponibili ed idonei, facevano insegnare a questi maestri di ruolo la disciplina “religione cattolica” nelle classi dove non vi erano maestri di classe e di ruolo disponibili e/o idonei ad insegnare detta disciplina.
In tale modo avveniva che i maestri di ruolo diventavano specialisti di religione cattolica; molti maestri in effetti insegnavano religione cattolica in undici classi.
Fu nella revisione dell’Intesa, cioè col DPR 202/90 che il punto 2.6 venne così modificato: “Nelle scuole materne ed elementari, in conformità a quanto disposto dal n. 5, lettera a) secondo comma, del Protocollo addizionale, l’insegnamento della religione cattolica, nell’ambito di ogni circolo didattico, può essere affidato dall’autorità scolastica, sentito l’Ordinario diocesano, agli insegnanti di classe riconosciuti idonei, i quali possono revocare la propria disponibilità prima dell’inizio dell’anno scolastico.”
Questa nuova formulazione del comma ha fatto sì che il maestro di ruolo e di classe insegnasse religione cattolica, sempre se idoneo e disponibile, solo nelle sue classi.
Questo significava, ad esempio, che se l’insegnante faceva parte di un team di tre docenti che operavano su due classi, il maestro idoneo e disponibile poteva insegnare religione cattolica solo nelle sue due classi e tenendo presente gli ambiti disciplinari dettati dal collegio dei docenti.
Con l’entrata in vigore della legge Moratti, l’organizzazione del team è stata rivoluzionata, nel senso che viene previsto il Tutor, o chiamiamolo pure maestro prevalente.
La riforma Moratti ha previsto che il maestro tutor faccia almeno 18 ore settimanali nella stessa classe e che le restanti 9 ore, per arrivare almeno alle 27 ore settimanali previste dalla stessa riforma, vengano impartite da altri docenti.
Nello spirito della riforma è il tutor, l’insegnante titolare di quella classe; a lui tocca l’insegnamento della religione cattolica.
Nel caso di una mancanza di idoneità o indisponibilità a tale insegnamento, tale compito spetta all’insegnante specialista dichiarato idoneo dall’Ordinario diocesano competente per territorio e non ad altri insegnanti che sono in quella classe come adiuvanti del tutor e non titolari.